Politica monetaria

Candriam: la Bce resta dipendente dai dati per tagliare i tassi

Nicolas Forest, CIO di Candriam, sottolinea che Christine Lagarde ha preferito lasciare senza risposta gli interrogatici sul primo taglio dei tassi, che non dovrebbe comunque arrivare prima di metà 2024

di Stefano Caratelli 26 Gennaio 2024 12:33

financialounge -  BCE economia mercati politica monetaria tassi
Nella sua prima riunione del nuovo anno, non ci sono state sorprese nella politica monetaria della Banca centrale europea, che come previsto ha lasciato i tassi di riferimento invariati, confermando lo status quo di dicembre, con il tasso sui depositi al 4% a fronte di un’inflazione inferiore al 3%. la linea della banca centrale guidata da Christine Lagarde continua a essere in territorio restrittivo, lasciando aperti gli interrogativi su quando avrà luogo il primo allentamento.

LAGARDE HA PREFERITO NON SCOPRIRE LE CARTE


Con gli operatori di mercato che anticipano un primo taglio in estate, Lagarde ha preferito non scoprire le carte indicando possibili date, e ha confermato che si prenderà il suo tempo prima di allentare la politica monetaria, rimanendo più dipendente dai dati economici che da qualsiasi calendario. Intanto diversi analisti di grandi banche e anche il mercato europeo dei titoli di Stato sembrano considerare la possibilità di una o più mosse nei prossimi mesi

MONITORARE CON ATTENZIONE LE VARIE COMPONENTI DELL’INFLAZIONE


Le dinamiche di inflazione dovranno essere attentamente monitorate da parte degli investitori, oltre che dalla Banca centrale, nei prossimi mesi. Allo stesso modo andranno monitorate sia l’inflazione interna, con alcune componenti sotto pressione, sia le aspettative di inflazione, che hanno registrato un rimbalzo all’inizio dell’anno, anche per il riaccendersi di tensioni geopolitiche, come la crisi nel Mar Rosso.

ALLENTAMENTO IN ARRIVO, MA NON PRIMA DI GIUGNO


Se il processo di disinflazione continuerà, sottolinea in conclusione l’esperto di Candriam, la Bce potrà allentare la propria politica monetaria e fornire ulteriore sostegno ai mercati obbligazionari, ma non prima di giugno.

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