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Perché Eleva Capital è costruttiva sul fronte macroeconomico 2024
Rispetto ai settori difensivi Eleva Capital ha una forte convinzione verso i ciclici, all’interno dei quali figurano titoli di aziende favorite da una crescita economica positiva, nei settori dei semiconduttori, materiali e bancari
di Leo Campagna 26 Gennaio 2024 10:00
Una ripresa a V nel 2024 è improbabile ma vale la pena essere costruttivi sul fronte macroeconomico. Lo affermano gli esperti di Eleva Capital, alla luce anche della lettura dell’indicatore macroeconomico proprietario, Eleva Capital Index, che ha raggiunto un punto di svolta nel terzo trimestre del 2023 e che, sebbene di lieve entità, comincia ad evidenziare un’inflessione positiva.
“Ci aspettiamo un leggero miglioramento macroeconomico nel 2024, migliore rispetto alle previsioni e al consenso di mercato, per una serie di fattori” fanno sapere i manager di Eleva Capital. Tra gli aspetti che ‘giocano a favore’ spiccano condizioni economiche globali più favorevoli (esclusa la Cina), mentre non dovrebbe materializzarsi la recessione, né in Europa e nemmeno negli USA.
“Prevediamo un rallentamento statunitense rispetto agli ottimi numeri del 2023, tuttavia i consumi dovrebbero restare robusti mentre gli effetti positivi degli stimoli (incluso l’IRA) dovrebbero continuare a sostenere la crescita. Nei mercati emergenti la situazione è tendenzialmente positiva, soprattutto in India, al contrario della Cina: le aziende sembrano indicare una stabilizzazione del contesto economico, ma restiamo cauti riguardo alle sfide che la Cina deve affrontare nel lungo termine (demografia, mercato immobiliare, ecc.)” spiegano i professionisti di Eleva Capital.
Secondo i quali i consumi europei dovrebbero migliorare, grazie alla disinflazione, all’incremento dei risparmi privati (ora remunerati a tassi d’interesse attraenti) e all’aumento del 5-7% dei salari, In parallelo, sembra volgere al termine il lungo periodo di diffusa riduzione delle scorte, come evidenziato dal miglioramento dei PMI europei, con ricadute positive per la produzione industriale.
Guardando invece al contesto aziendale, secondo le previsioni di Eleva Capital l’incremento degli utili nel 2024 dovrebbe attestarsi tra il 5% e il 10% (in linea con il consensus). Da un lato si nota un miglioramento della produttività, grazie al focus aziendale sull’efficienza (attraverso intelligenza artificiale, automazione, ottimizzazione energetica) mentre proseguono gli importanti piani di riacquisto di azioni proprie (buyback) in Europa.
“L'esposizione netta del fondo Eleva Absolute Return Europe” riferiscono gli esperti della casa d’investimento “è pari a circa il 27%, poco sopra la sua media storica del 25%, ma in calo rispetto al 37% di novembre: sul finire dell’anno abbiamo approfittato del forte rally per ricostruire alcune posizioni short (che permettono di guadagnare sui ribassi), anticipando un possibile consolidamento del mercato, che aveva bisogno di tirare il fiato.
Rispetto a quelli difensivi, Eleva Capital ha una forte convinzione verso i settori ciclici, all’interno dei quali figurano titoli di aziende favorite da una crescita economica positiva, e che possono essere sia value che growth. “La ripresa macroeconomica potrebbe favorire il segmento value, mentre la disinflazione ed il calo dei tassi d’interesse dovrebbero aiutare i titoli growth, ma resta sempre fondamentale la selezione dei titoli” specificano i manager di Eleva Capital. Nel segmento value, per esempio, sono privilegiati i titoli dei materiali e bancari mentre sulla parte growth piacciono i semiconduttori.
Entrando più nello specifico dei singoli titoli si nota una maggiore esposizione ai materiali di base (Stora Enso, Novozymes), all'edilizia (CRH), ai prodotti chimici (Arkema, BASF), penalizzati dal ciclo di riduzione delle scorte nel 2022 e 2023, e ai semiconduttori (ASML, Infineon, Besi). Lieve aumento dell'esposizione ai beni di consumo discrezionali (Stellantis), mentre prevale la cautela sui beni di lusso. Esposizione ridotta, infine, sui consumi di base e sanità, mentre nelle utility il focus è sulla transizione energetica (Iberdrola).
“Preferiamo ancora large e mega cap, ma abbiamo iniziato ad aggiungere alcune mid cap, come Gruppo Sandoz, Arkema, Stora Enso, Endered, Besi: la sottoperformance negli ultimi anni, la disinflazione e la prospettiva di tassi di interesse più bassi sembrano favorire questo segmento” concludono i professionisti di Eleva Capital.
UN LEGGERO MIGLIORAMENTO MACROECONOMICO NEL 2024
“Ci aspettiamo un leggero miglioramento macroeconomico nel 2024, migliore rispetto alle previsioni e al consenso di mercato, per una serie di fattori” fanno sapere i manager di Eleva Capital. Tra gli aspetti che ‘giocano a favore’ spiccano condizioni economiche globali più favorevoli (esclusa la Cina), mentre non dovrebbe materializzarsi la recessione, né in Europa e nemmeno negli USA.
PREVISTO UN RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA USA
“Prevediamo un rallentamento statunitense rispetto agli ottimi numeri del 2023, tuttavia i consumi dovrebbero restare robusti mentre gli effetti positivi degli stimoli (incluso l’IRA) dovrebbero continuare a sostenere la crescita. Nei mercati emergenti la situazione è tendenzialmente positiva, soprattutto in India, al contrario della Cina: le aziende sembrano indicare una stabilizzazione del contesto economico, ma restiamo cauti riguardo alle sfide che la Cina deve affrontare nel lungo termine (demografia, mercato immobiliare, ecc.)” spiegano i professionisti di Eleva Capital.
I CONSUMI EUROPEI DOVREBBERO MIGLIORARE
Secondo i quali i consumi europei dovrebbero migliorare, grazie alla disinflazione, all’incremento dei risparmi privati (ora remunerati a tassi d’interesse attraenti) e all’aumento del 5-7% dei salari, In parallelo, sembra volgere al termine il lungo periodo di diffusa riduzione delle scorte, come evidenziato dal miglioramento dei PMI europei, con ricadute positive per la produzione industriale.
UTILI IN CRESCITA TRA IL 5% E IL 10% NEL 2024
Guardando invece al contesto aziendale, secondo le previsioni di Eleva Capital l’incremento degli utili nel 2024 dovrebbe attestarsi tra il 5% e il 10% (in linea con il consensus). Da un lato si nota un miglioramento della produttività, grazie al focus aziendale sull’efficienza (attraverso intelligenza artificiale, automazione, ottimizzazione energetica) mentre proseguono gli importanti piani di riacquisto di azioni proprie (buyback) in Europa.
POSIZIONAMENTO PRO-CICLICO
“L'esposizione netta del fondo Eleva Absolute Return Europe” riferiscono gli esperti della casa d’investimento “è pari a circa il 27%, poco sopra la sua media storica del 25%, ma in calo rispetto al 37% di novembre: sul finire dell’anno abbiamo approfittato del forte rally per ricostruire alcune posizioni short (che permettono di guadagnare sui ribassi), anticipando un possibile consolidamento del mercato, che aveva bisogno di tirare il fiato.
FOCUS SUI SETTORI MATERIALI, BANCHE E SEMICONDUTTORI
Rispetto a quelli difensivi, Eleva Capital ha una forte convinzione verso i settori ciclici, all’interno dei quali figurano titoli di aziende favorite da una crescita economica positiva, e che possono essere sia value che growth. “La ripresa macroeconomica potrebbe favorire il segmento value, mentre la disinflazione ed il calo dei tassi d’interesse dovrebbero aiutare i titoli growth, ma resta sempre fondamentale la selezione dei titoli” specificano i manager di Eleva Capital. Nel segmento value, per esempio, sono privilegiati i titoli dei materiali e bancari mentre sulla parte growth piacciono i semiconduttori.
STORA ENSO, CRH, BASF, ASML E STELLANTIS
Entrando più nello specifico dei singoli titoli si nota una maggiore esposizione ai materiali di base (Stora Enso, Novozymes), all'edilizia (CRH), ai prodotti chimici (Arkema, BASF), penalizzati dal ciclo di riduzione delle scorte nel 2022 e 2023, e ai semiconduttori (ASML, Infineon, Besi). Lieve aumento dell'esposizione ai beni di consumo discrezionali (Stellantis), mentre prevale la cautela sui beni di lusso. Esposizione ridotta, infine, sui consumi di base e sanità, mentre nelle utility il focus è sulla transizione energetica (Iberdrola).
AGGIUNTE ALCUNE MID CAP IN PORTAFOGLIO
“Preferiamo ancora large e mega cap, ma abbiamo iniziato ad aggiungere alcune mid cap, come Gruppo Sandoz, Arkema, Stora Enso, Endered, Besi: la sottoperformance negli ultimi anni, la disinflazione e la prospettiva di tassi di interesse più bassi sembrano favorire questo segmento” concludono i professionisti di Eleva Capital.
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