Nuove prospettive

Nvidia e Tesla, i campioni dei mega trend inseguiti dai competitor

Investitori in cerca di nuovi nomi capaci di moltiplicare il valore cavalcando l’Intelligenza Artificiale e la transizione energetica. In corsa i big ma anche aziende ancora poco note e in forte crescita

di Stefano Caratelli 29 Gennaio 2024 08:29

financialounge -  Bulletin mercati Nvidia Tesla
Una settimana fa Financialounge sottolineava che gli investitori sempre più attratti dall’Intelligenza Artificiale sono in cerca dei leader del futuro per cogliere occasioni come quella rappresentata da Nvidia, schizzata dai 40 dollari di meno di 5 anni fa agli oltre 610 di oggi, che ha fine 2022 si poteva ancora comprare a meno di 150. Evidentemente era un nervo scoperto perché pochi giorni dopo Western Digital veniva promossa a ‘nuova Nvidia’ da qualche titolo di giornale. Alcune grandi case le avevano attribuito un forte potenziale di rialzo e Morgan Stanley la sostituiva proprio a Nvidia come top pick. Di certo Western Digital potrebbe essere parecchio sottovalutata, visto che viaggia sui 50 dollari dagli oltre 100 toccati tra il 2015 e il 2018, e anche avere buone carte da giocare nell’Intelligenza Artificiale, essendo specializzata nello storage di dati, di cui l’IA ha fame insaziabile. Ma l’aggettivo nuovo le si addice poco, è su piazza dal 1970, ben prima di Microsoft e Oracle.

LA FORZA DI ATTRAZIONE DI TESLA LEGATA A MUSK


Di certo Nvidia è diventata il nome simbolo dell’Intelligenza Artificiale, come Tesla è dell’auto elettrica, entrambe protagoniste delle mega forze al lavoro, la nuova frontiera digitale e la transizione energetica, a cui tutti guardano come driver di mercati e investimenti negli anni a venire. La casa di Elon Musk è tallonata e ultimamente anche superata da alcuni competitor, come la cinese BYD, che la insidia sia sul suo mercato domestico che internazionale. Ma la sua forza di attrazione è forse più nel nome del suo visionario fondatore, che spinge i confini della nuova mobilità oltre il Pianeta Terra. Di fatto, la caccia a nuovi nomi in grado di moltiplicare il valore per gli investitori (fino ad appena prima della pandemia Tesla si comprava a una trentina di dollari e oggi ne vale oltre 180 nonostante recenti batoste) è aperta, con Nvidia e Tesla nel ruolo delle lepri.

IL LUNGO ELENCO DI CHI PUNTA A INSIDIARE NVIDIA


La lista delle alternative che potrebbero spodestare Nvidia è lunga, comprende nomi blasonati come Cisco, Dell, Huawei, Broadcom, Lenovo, ad altri meno popolari tipo Arista, Extreme Networks, fino a Super Micro Computer, segnalata da Harsh Chauhan su The Motley Fool, che da inizio anno ha messo a segno un rialzo del 50%, contro ‘solo’ il 20% di Nvidia, con un potenziale di un altro 85% secondo gli analisti. Supermicro viaggia sui 475 dollari, ma il multiplo di prezzo rispetto al fatturato è appena poco sopra 3 volte, contro le 33 volte di Nvidia. Produce soluzioni modulari di server, usate per produrre i chip destinati all’Intelligenza Artificiale, e di recente ha raddoppiato le stime di fatturato per il 2024.

VANTAGGIO SIA NELL’HARDWARE CHE NEL SOFTWARE


La distanza con Nvidia resta comunque stellare, come quella degli altri competitor che stanno inseguendo quella che resta la regina incontrastata dell’IA. La sua quota di mercato globale dei chip destinati all’Intelligenza Artificiale è tra il 70% e il 90%, la capitalizzazione di Borsa a giugno ha superato i mille miliardi di dollari e la produzione dei suoi processori fatica a star dietro alla domanda. Il vantaggio competitivo sta sia nella componente hardware che nel software, ma i rivali non stanno a guardare, da Intel a AMD, mentre anche gli altri colossi già nel business del cloud come Microsoft, Google, Amazon e Meta stanno sviluppando i propri ASIC, che sta per Application-Specific Integrated Circuit, riducendo il fabbisogno dei chip di Nvidia.

POSSIBILE SORPRESA DAL GIAPPONE NELLA SFIDA DELLA MOBILITA’


Per quanto riguarda Tesla gli inseguitori, a parte le cinesi BYD, Nio, e Li Auto, e Rivian decollata con Amazon, sono i big di sempre dell’auto, da Ford a General Motors, da Volkswagen a Nissan. Tutti puntano con investimenti miliardari sull’elettrico, con i giapponesi più cauti degli altri, anche se furono i protagonisti della rivoluzione del mercato dell’auto tra gli anni 60 e 80 del secolo scorso, che ha portato Toyota ad essere il primo produttore del mondo. Forse perché il Sol Levante vede un futuro a idrogeno, non solo per la mobilità ma come alternativa energetica definitiva per tutte le attività produttive.

BOTTOM LINE


Come per la rivoluzione dell’auto di un secolo fa o quella delle telecomunicazioni, la sfida per gli investitori è scovare prima degli altri i futuri leader dell’Intelligenza Artificiale e della transizione energetica, senza trascurare quelli che già sono in testa come Nvidia e Tesla. Sul primo fronte il terreno di gioco è abbastanza chiaro, sul secondo meno. Molti vedono nella Cina il protagonista della nuova mobilità, ma magari si cela un po’ più in là, dietro il Sol Levante.

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