L'apertura dei mercati

Pechino fa liquidare Evergrande e stoppa gli shortisti su tutti i titoli cinesi

Scatta la liquidazione per il colosso immobiliare cinese dopo il mancato accordo sulla ristrutturazione del debito. Per sostenere il mercato azionario nazionale il governo ha deciso di fermare la vendita allo scoperto dei titoli

di Antonio Cardarelli 29 Gennaio 2024 09:22

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Partenza interlocutoria per le Borse europee. Il Ftse Mib di Piazza Affari apre intorno alla parità, partenza negativa per Parigi e Francoforte.

EVERGRANDE IN LIQUIDAZIONE


Nuova puntata nella saga di Evergrande, il colosso immobiliare cinese in crisi a causa di un debito da 330 miliardi di dollari. Il tribunale di Hong Kong ha disposto l’ordine di liquidazione dopo il mancato accordo con i creditori più importanti per la ristrutturazione del debito. I dettagli della decisione sono attesi nelle prossime ore, anche se non è ancora chiaro come una decisione presa da un tribunale di Hong Kong possa poi concretizzarsi nella Cina continentale. Dopo la notizia le azioni di Evergrande sono scese del 20% prima della sospensione.

STOP ALLA VENDITA ALLO SCOPERTO


A proposito di mercato azionario cinese, il governo ha deciso di dare una stretta sulla vendita allo scoperto dei titoli. L’autorità cinese che controlla i mercati ha annunciato che gli investitori non potranno più prestare azioni di negoziazione per un determinato periodo di tempo. L’obiettivo dell’autorità è “creare un mercato più equo”. A marzo sono attesi altri interventi del governo cinese, che sta lavorando per dare stabilità ai mercati azionari. La Borsa di Hong Kong ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,84%, mentre Shanghai ha chiuso in calo dello 0,92%. Tokyo apre la settimana in positivo con l’indice Nikkei che guadagna lo 0,84%.

ATTESA PER LA FED


Sulle Borse occidentali la settimana si concentra sul meeting della Federal Reserve, che si concluderà mercoledì, su quello della Banca d’Inghilterra in programma giovedì. Come accaduto la scorsa settimana per la Bce, anche la Fed non dovrebbe cominciare a tagliare i tassi di interesse, ma il mercato attende indicazioni dal discorso del presidente Jerome Powell sul probabile ammorbidimento della politica monetaria. Intanto, a Wall Street in settimana sono previste le trimestrali di Apple, Amazon, Microsoft e Alphabet.

PETROLIO E VALUTE


Il petrolio non reagisce per il momento all'attacco con droni alle forze americane in Giordania, costato la vita a tre militari statunitensi: i future del Wti marzo salgono dello 0,19% a 78,16 dollari al barile, quelli del Brent di pari scadenza dello 0,26% a 83,75 dollari. Poco mossi i prezzi del gas scambiato ad Amsterdam che, dopo avere segnato una prima posizione a 28,8 euro al megawattora, salgono dello 0,4% a 28,2 euro. Sul valutario, l'euro resta sotto quota 1,09 dollari e passa di mano a 1,0849 dollari (1,0844 venerdì in chiusura). La moneta unica vale anche 160,394 yen (160,11 venerdì). Il cambio dollaro/yen è a 147,81.

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