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Ecco le tesi di investimento di Raiffeisen CM per un 2024 sfidante
Le aspettative sui tagli dei tassi e sulla crescita degli utili saranno sottoposte a un reality check mentre le questioni geopolitiche potrebbero avere conseguenze sull’economia globale e sui mercati finanziari
di Leo Campagna 1 Febbraio 2024 08:00
Nel 2024 ci saranno 76 elezioni politiche, alcune delle quali, come le presidenziali statunitensi, altamente significative anche per i mercati finanziari. Le scelte degli elettori potrebbero infatti determinare cambiamenti importanti sia in termini di geopolitica che di politica economica. Nel frattempo, la recessione globale resta in sospeso e dipende in modo cruciale dall’andamento dell’economia negli Stati Uniti.
“I dati economici degli States continuano a sorprendere in positivo, in particolare quelli del mercato del lavoro e i relativi consumi privati che hanno finora sostenuto la crescita, soprattutto nel settore dei servizi” fa sapere Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management.
I mercati finanziari, dal canto loro, continuano a seguire con estrema attenzione la direzione della politica monetaria delle banche centrali: quelle occidentali, in particolare, negli ultimi mesi hanno smesso di alzare i tassi di interesse e si prevede che i primi tagli possano giungere nel corso dell’anno: una dinamica già incorporata nei prezzi delle obbligazioni.
“Queste aspettative saranno sottoposte a un ‘controllo della realtà (reality check). Esattamente come le stime sugli utili, decisamente positive per il 2024 e oltre. Nel corso dell’anno si capirà se l’inversione di tendenza nella crescita degli utili aziendali continuerà. Inoltre è probabile che prendano corpo numerose scelte geopolitiche negli attuali centri nevralgici, che potrebbero avere conseguenze sull’economia globale e sui mercati finanziari” riferisce Kunrath. Secondo la quale, nonostante tutte le incertezze, non si può escludere comunque una crescita economica debolmente positiva, una ripresa significativa dei profitti aziendali, un’ulteriore calo dei prezzi al consumo e, a cascata, un nuovo calo dei tassi d’interesse nel 2024.
Guardando ai titoli di stato, si può constatare come, a fronte di un calo generalizzato dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi a breve scadenza, le scadenze più lunghe (compresi i governativi dell’area euro) abbiano evidenziato, durante alcuni giorni ad inizio gennaio, un aumento dei rendimenti. “Un incremento causato dai nuovi timori per l’inflazione. Tuttavia, non lo riteniamo giustificato e ci posizioniamo in direzione di una continuazione della tendenza al ribasso su tutta la curva dei rendimenti” spiega la CIO di Raiffeisen Capital Management.
La manager esprime poi cautela sul credito, sia investment-grade che high-yield, posizionandosi verso premi di rischio moderatamente più elevati. Il motivo? I prezzi delle obbligazioni societarie incorporano una crescita positiva, quasi nessun default, un buon contesto di rifinanziamento e condizioni geopolitiche stabili che, nel loro insieme, si possono osservare solo in misura molto limitata. C’è il rischio , secondo Kunrath, che la speranza del calo dei premi per il rischio nella speranza che i tassi di interesse vengano presto ridotti in modo sostanziale, possa essere, almeno in parte, delusa.
Infine, uno sguardo ai mercati azionari che nelle ultime settimane hanno ripreso a salire. A spingere gli indici al rialzo i dati economici complessivamente migliori del previsto (soprattutto negli Stati Uniti), un calo significativo dei rendimenti obbligazionari (e al contempo le speranze emergenti di un taglio dei tassi d’interesse) e risultati aziendali buoni nei mercati sviluppati.
Nei mercati emergenti, invece, da inizio anno l’attenzione si è nuovamente concentrata sull’azionario cinese, colpito da un violento sell-off partito da un livello già molto basso. “Ulteriori notizie negative sull’economia cinese combinate alle politiche ostili agli investitori del governo cinese hanno spinto al ribasso gli indici. Ma, nel lungo periodo, riteniamo che la valutazione fondamentale del mercato azionario cinese risulti già piuttosto interessante” conclude la CIO di Raiffeisen Capital Management.
I DATI ECONOMICI DEGLI STATES
“I dati economici degli States continuano a sorprendere in positivo, in particolare quelli del mercato del lavoro e i relativi consumi privati che hanno finora sostenuto la crescita, soprattutto nel settore dei servizi” fa sapere Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management.
LA POLITICA MONETARIA DELLE BANCHE CENTRALI
I mercati finanziari, dal canto loro, continuano a seguire con estrema attenzione la direzione della politica monetaria delle banche centrali: quelle occidentali, in particolare, negli ultimi mesi hanno smesso di alzare i tassi di interesse e si prevede che i primi tagli possano giungere nel corso dell’anno: una dinamica già incorporata nei prezzi delle obbligazioni.
IN ATTESA DI UN CONTROLLO DELLA REALTA’ (REALITY CHECK)
“Queste aspettative saranno sottoposte a un ‘controllo della realtà (reality check). Esattamente come le stime sugli utili, decisamente positive per il 2024 e oltre. Nel corso dell’anno si capirà se l’inversione di tendenza nella crescita degli utili aziendali continuerà. Inoltre è probabile che prendano corpo numerose scelte geopolitiche negli attuali centri nevralgici, che potrebbero avere conseguenze sull’economia globale e sui mercati finanziari” riferisce Kunrath. Secondo la quale, nonostante tutte le incertezze, non si può escludere comunque una crescita economica debolmente positiva, una ripresa significativa dei profitti aziendali, un’ulteriore calo dei prezzi al consumo e, a cascata, un nuovo calo dei tassi d’interesse nel 2024.
NUOVI TIMORI DI INFLAZIONE
Guardando ai titoli di stato, si può constatare come, a fronte di un calo generalizzato dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi a breve scadenza, le scadenze più lunghe (compresi i governativi dell’area euro) abbiano evidenziato, durante alcuni giorni ad inizio gennaio, un aumento dei rendimenti. “Un incremento causato dai nuovi timori per l’inflazione. Tuttavia, non lo riteniamo giustificato e ci posizioniamo in direzione di una continuazione della tendenza al ribasso su tutta la curva dei rendimenti” spiega la CIO di Raiffeisen Capital Management.
CAUTELA SULLE OBBLIGAZIONI SOCIETARIE
La manager esprime poi cautela sul credito, sia investment-grade che high-yield, posizionandosi verso premi di rischio moderatamente più elevati. Il motivo? I prezzi delle obbligazioni societarie incorporano una crescita positiva, quasi nessun default, un buon contesto di rifinanziamento e condizioni geopolitiche stabili che, nel loro insieme, si possono osservare solo in misura molto limitata. C’è il rischio , secondo Kunrath, che la speranza del calo dei premi per il rischio nella speranza che i tassi di interesse vengano presto ridotti in modo sostanziale, possa essere, almeno in parte, delusa.
RISULTATI AZIENDALI BUONI
Infine, uno sguardo ai mercati azionari che nelle ultime settimane hanno ripreso a salire. A spingere gli indici al rialzo i dati economici complessivamente migliori del previsto (soprattutto negli Stati Uniti), un calo significativo dei rendimenti obbligazionari (e al contempo le speranze emergenti di un taglio dei tassi d’interesse) e risultati aziendali buoni nei mercati sviluppati.
NUOVO VIOLENTO SELL-OFF SULL’AZIONARIO CINESE
Nei mercati emergenti, invece, da inizio anno l’attenzione si è nuovamente concentrata sull’azionario cinese, colpito da un violento sell-off partito da un livello già molto basso. “Ulteriori notizie negative sull’economia cinese combinate alle politiche ostili agli investitori del governo cinese hanno spinto al ribasso gli indici. Ma, nel lungo periodo, riteniamo che la valutazione fondamentale del mercato azionario cinese risulti già piuttosto interessante” conclude la CIO di Raiffeisen Capital Management.