Nei prossimi mesi
Raiffeisen Capital Management: le opportunità da cogliere nei Mercati emergenti, cautela sulla Cina
Il Team CEE & Global Emeging Markets di Raiffeisen Capital Management analizza quali sono le opportunità nel 2024 in contesto ancora positivo ma meno favorevole, sia per la azioni che per l’obbligazionario
di Stefano Caratelli 5 Febbraio 2024 15:00
Nell’ultimo trimestre 2023 i prezzi sono aumentati in tutte le principali asset class, ad eccezione delle materie prime, ma nei Paesi Emergenti le azioni cinesi hanno ancora una volta rappresentato la grande eccezione al ribasso frenando in modo significativo il rialzo degli indici emergenti. Ma se si escludono le azioni cinesi, quelle dei Mercati emergenti sono aumentate di oltre il 20% mentre Cina inclusa l'aumento è stato poco superiore al 10%, mentre i mercati azionari sviluppati hanno guadagnato circa il 3-5% in più. A fine anno, quelli dell’America Latina sono stati ancora una volta particolarmente forti, rappresentando la regione migliore. Anche i mercati obbligazionari hanno registrato forti rialzi.
Questi rialzi sono stati alimentati dalle aspettative di una riduzione più rapida dei tassi e di un "atterraggio morbido" negli Usa, mentre lo scenario "più alto per più tempo" è stato archiviato. In questo contesto, Raiffeisen Capital Management analizza le opportunità nel 2024 per i Mercati emergenti in un outlook a cura del Team CEE & Global Emerging Markets, evidenziando i fattori chiave per l’azionario, influenzato da una serie di elementi che si influenzano anche a vicenda.
Tra i fattori chiave gli esperti di Raiffeisen CM individuano senza dubbio la domanda interna nei Paesi emergenti e il ciclo produttivo e commerciale globale. Per quanto riguarda il primo fattore, la probabilità di una tendenza al ribasso o stagnante attualmente è stimata ancora più alta di quella di una al rialzo, anche perché il settore manifatturiero globale è in recessione, la politica fiscale in molti Paesi Emergenti sarà almeno leggermente restrittiva e i rialzi dei tassi effettuati finora continueranno ad avere un impatto. Nei prossimi mesi gli esperti di Raiffeisen CM prevedono solo pochi impulsi positivi da questo fronte.
Per quanto riguarda il ciclo, dopo oltre un anno di tendenze recessive ci sono segnali di ripresa del settore manifatturiero globale, ma ancora pochi indizi di qualcosa di più di una ripresa temporanea, soprattutto perché le scorte globali non sono particolarmente basse. Anche le tariffe del trasporto marittimo sono in forte calo, a testimonianza della ridotta attività commerciale. Ma è naturalmente del tutto possibile che l'industria manifatturiera sorprenda in positivo e passi a una nuova ripresa duratura.
In generale, secondo Raiffeisen CM, un contesto di crescita globale più debole e i problemi di indebitamento strutturali USA dovrebbero fare da argine all’upside del dollaro, ma una continua performance superiore alla media dei Mercati Azionari Emergenti non sembra troppo probabile nel prossimo futuro. Potrebbero ancora guadagnare notevolmente in scia a un eventuale trend azionario globale positivo, ma in una situazione diversa nei singoli paesi, con la Cina ancora con notevoli rischi di performance sotto la media. Anche le prospettive per le obbligazioni dei Mercati emergenti a 12-18 mesi sono positive, anche se non quanto un mese o due fa quando avevano anticipato molte aspettative sui tagli dei tassi, e presentano una buona base per un potenziale di guadagno ancora abbastanza solido, anche se la selezione rimane essenziale.
IL NUOVO SCENARIO DI ATTERRAGGIO MORBIDO USA
Questi rialzi sono stati alimentati dalle aspettative di una riduzione più rapida dei tassi e di un "atterraggio morbido" negli Usa, mentre lo scenario "più alto per più tempo" è stato archiviato. In questo contesto, Raiffeisen Capital Management analizza le opportunità nel 2024 per i Mercati emergenti in un outlook a cura del Team CEE & Global Emerging Markets, evidenziando i fattori chiave per l’azionario, influenzato da una serie di elementi che si influenzano anche a vicenda.
DOMANDA INTERNA E CICLO I FATTORI CHIAVE
Tra i fattori chiave gli esperti di Raiffeisen CM individuano senza dubbio la domanda interna nei Paesi emergenti e il ciclo produttivo e commerciale globale. Per quanto riguarda il primo fattore, la probabilità di una tendenza al ribasso o stagnante attualmente è stimata ancora più alta di quella di una al rialzo, anche perché il settore manifatturiero globale è in recessione, la politica fiscale in molti Paesi Emergenti sarà almeno leggermente restrittiva e i rialzi dei tassi effettuati finora continueranno ad avere un impatto. Nei prossimi mesi gli esperti di Raiffeisen CM prevedono solo pochi impulsi positivi da questo fronte.
SEGNI DI RIPRESA DEL MANIFATTURIERO
Per quanto riguarda il ciclo, dopo oltre un anno di tendenze recessive ci sono segnali di ripresa del settore manifatturiero globale, ma ancora pochi indizi di qualcosa di più di una ripresa temporanea, soprattutto perché le scorte globali non sono particolarmente basse. Anche le tariffe del trasporto marittimo sono in forte calo, a testimonianza della ridotta attività commerciale. Ma è naturalmente del tutto possibile che l'industria manifatturiera sorprenda in positivo e passi a una nuova ripresa duratura.
UN ARGINE ALL’UPSIDE DEL DOLLARO
In generale, secondo Raiffeisen CM, un contesto di crescita globale più debole e i problemi di indebitamento strutturali USA dovrebbero fare da argine all’upside del dollaro, ma una continua performance superiore alla media dei Mercati Azionari Emergenti non sembra troppo probabile nel prossimo futuro. Potrebbero ancora guadagnare notevolmente in scia a un eventuale trend azionario globale positivo, ma in una situazione diversa nei singoli paesi, con la Cina ancora con notevoli rischi di performance sotto la media. Anche le prospettive per le obbligazioni dei Mercati emergenti a 12-18 mesi sono positive, anche se non quanto un mese o due fa quando avevano anticipato molte aspettative sui tagli dei tassi, e presentano una buona base per un potenziale di guadagno ancora abbastanza solido, anche se la selezione rimane essenziale.