Analisi e strategie

PGIM: una nuova resilienza per offrire più rendimenti nel nuovo regime di investimento

Il presidente e CEO David Hunt, dopo essersi confrontato con i CIO globali di PGIM, spiega come attrezzarsi in un mondo profondamente cambiato negli ultimi anni, puntando anche su liquidità e asset privati

di Stefano Caratelli 6 Febbraio 2024 09:44

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Entrati ormai nel 2024, investitori e mercati, più che dedicarsi alle previsioni per il nuovo anno, devono piuttosto riflettere sul profondo impatto dei cambiamenti che hanno fatto irruzione sulla scena globale negli ultimi anni e a come i gestori rispondono nella costruzione dei portafogli. Dopo essersi confrontato a livello globale con i propri CIO, David Hunt, presidente e Ceo di PGIM, ha illustrato le implicazioni di investimento dei nuovi grandi temi. Un’analisi che ha spaziato su diversi argomenti: dal nuovo significato assunto dai concetti di rischio e resilienza, all’approccio verso un ambiente macroeconomico caratterizzato da inflazione e tassi più elevati, alla continua evoluzione e crescita delle alternative di investimento private, in un contesto che vede emergere interessanti opportunità su cui lavorare insieme ai clienti per soddisfarne i bisogni.

L'AUMENTO DEGLI SHOCK


Hunt parte dal nuovo significato di resilienza e rischio, sottolineando che negli ultimi anni la tradizionale correlazione tra performance degli investimenti e andamento del ciclo è stata messa a dura prova dall’irrompere di una serie di shock, dalla pandemia alla geopolitica all’energia, fino alla cybersecurity, con rischi molto più idiosincratici che non in passato. Questo ha indotto i CIO a cercare nuove strategie, con due importanti implicazioni.

LIQUIDITÀ E DIVERSIFICAZIONE


La prima è un ruolo molto più importante della liquidità, cruciale per cogliere le occasioni offerte dalla volatilità, la seconda è la diversificazione, a tutti i livelli, settoriale e geografico, in un nuovo ambiente fatto di inflazione e tassi di interesse più elevati.

L’IMPORTANZA DEL CREDITO, ANCHE PRIVATO


Di qui il ritorno dell’importanza del credito per la generazione di ritorni, dopo anni di disperata caccia al rendimento praticamente assente nel reddito fisso, e di un’estensione dell’allocazione di portafoglio su una gamma ampia di asset class, sia quotate che private, queste ultime sempre più importanti. Il che induce secondo Hunt a investire nei fondi di private equity sia sul lato del General Partner, sia su quello dei Limited Partner, data la progressiva ritirata delle banche nei mercati sviluppati. I CIO devono andare sempre più alla ricerca di allocazioni alternative nel finanziamento del credito, seguendo un trend che si profila di lungo termine.

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO


Di qui, sottolinea Hunt, un’altra ragione per assegnare un ruolo più importante alla liquidità, in una prospettiva di lungo termine, per cogliere le opportunità che offrono i mercati privati. In sintesi, nel nuovo mondo plasmato dagli eventi degli ultimi anni, diventano così cruciali la valutazione del rischio rispetto alla resilienza, tenendo conto dell’ambiente di tassi e inflazione più elevati e più a lungo, tutti temi sui quali i CIO di PGIM si stanno confrontando a livello globale per costruire portafogli che diano ai clienti prospettive attraenti di rendimento nel lungo termine.

LAVORARE ALLA NUOVA RESILIENZA


In conclusione, secondo David Hunt, lavorare insieme ai CIO sui nuovi paradigmi, a partire da una resilienza di portafoglio attrezzata a fronteggiare un mondo profondamente cambiato, è la chiave per offrire agli investitori una prospettiva di rendimenti duraturi e gratificanti.

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