Il provvedimento
In arrivo un nuovo condono edilizio?
Discussione aperta nel governo sulla possibilità di introdurre una sorta di mini condono edilizio in vista dell’approvazione del Piano Casa per il 2025: ecco cosa sta succedendo
di Antonio Cardarelli 13 Febbraio 2024 12:34
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini avrebbe rilanciato l’idea di un condono edilizio. L’indiscrezione è stata riportata da La Stampa, che ha parlato di un intervento del leader della Lega nel corso di una discussione relativa al Piano Casa per il 2025.
La misura, stando a quanto riportato dal quotidiano, sarebbe una sorta di “mini-condono” rivolto alle piccole irregolarità e abusi. Non un vero condono edilizio per ville e case interamente abusive, quindi, ma un provvedimento per sanare difformità rispetto ai progetti iniziali, come pareti, cantine, verande e box. Secondo il retroscena riportato da La Stampa, un intervento di questo tipo – è l’idea di Salvini – permetterebbe a milioni di cittadini di tornare a vendere e affittare case, abbassando così i prezzi degli immobili.
Già nei mesi scorsi Matteo Salvini aveva parlato della possibilità di introdurre misure di questo tipo, pur non avendo mai citato la parola “condono”. Sempre secondo le indiscrezioni di stampa, la reazione degli alleati di governo – a cominciare da Fratelli d’Italia – sarebbe stata piuttosto tiepida. Attualmente il mercato immobiliare italiano, secondo gli ultimi dati, sta vivendo una fase di contrazione, soprattutto a causa delle difficoltà di accesso al credito e ai tassi di interesse elevati. Ma non è detto che un mini-condono, come pensato da Salvini, possa rilanciare le compravendite immobiliari.
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Molti osservatori hanno letto la mossa di Salvini in ottica elezioni europee, con la volontà di intercettare una parte di elettorato in vista dell'appuntamento del 9 giugno. Anche in Sicilia, nel frattempo, va registrato l'inserimento di un emendamento "salva-villette" già passato in Commissione nell'Assemblea regionale e proposto proprio da Fratelli d'Italia. In questo caso, secondo le prime stime, l'intervento andrebbe a sanare circa 150mila immobili costruiti in Sicilia. Come per il mini-condono proposto da Salvini, anche in questo caso i vertici nazionali di Fratelli d'Italia sarebbero contrari al provvedimento.
L’IDEA DI SALVINI
La misura, stando a quanto riportato dal quotidiano, sarebbe una sorta di “mini-condono” rivolto alle piccole irregolarità e abusi. Non un vero condono edilizio per ville e case interamente abusive, quindi, ma un provvedimento per sanare difformità rispetto ai progetti iniziali, come pareti, cantine, verande e box. Secondo il retroscena riportato da La Stampa, un intervento di questo tipo – è l’idea di Salvini – permetterebbe a milioni di cittadini di tornare a vendere e affittare case, abbassando così i prezzi degli immobili.
LA SITUAZIONE DEL MERCATO IMMOBILIARE
Già nei mesi scorsi Matteo Salvini aveva parlato della possibilità di introdurre misure di questo tipo, pur non avendo mai citato la parola “condono”. Sempre secondo le indiscrezioni di stampa, la reazione degli alleati di governo – a cominciare da Fratelli d’Italia – sarebbe stata piuttosto tiepida. Attualmente il mercato immobiliare italiano, secondo gli ultimi dati, sta vivendo una fase di contrazione, soprattutto a causa delle difficoltà di accesso al credito e ai tassi di interesse elevati. Ma non è detto che un mini-condono, come pensato da Salvini, possa rilanciare le compravendite immobiliari.
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Molti osservatori hanno letto la mossa di Salvini in ottica elezioni europee, con la volontà di intercettare una parte di elettorato in vista dell'appuntamento del 9 giugno. Anche in Sicilia, nel frattempo, va registrato l'inserimento di un emendamento "salva-villette" già passato in Commissione nell'Assemblea regionale e proposto proprio da Fratelli d'Italia. In questo caso, secondo le prime stime, l'intervento andrebbe a sanare circa 150mila immobili costruiti in Sicilia. Come per il mini-condono proposto da Salvini, anche in questo caso i vertici nazionali di Fratelli d'Italia sarebbero contrari al provvedimento.
