L'analisi
Azioni small cap dei Mercati Emergenti: opportunità trascurata e sottovalutata secondo abrdn
Un commento a cura di abrdn sottolinea che le azioni dei Mercati Emergenti sono un'asset class ricca al cui interno le small cap offrono un ampio universo di diversificazione per settore e paese con oltre 2.500 titoli
di Stefano Caratelli 14 Febbraio 2024 17:05
Variegati ma sottovalutati, i Mercati Emergenti sono diventati il motore della crescita globale guidando il 65% della performance dell'ultimo decennio. Dopo un decennio di sottoperformance, è arrivato il momento della riscossa per le azioni emergenti, in prima linea nelle principali tematiche che plasmeranno il futuro, dalla transizione green alla rivoluzione tecnologica. E le small cap dei Mercati Emergenti in particolare offrono un'esposizione unica a questi temi, assenti negli indici che includono large cap.
E’ l’indicazione di un commento di abrdn che comunque consiglia un approccio attivo, perché in questo universo le informazioni societarie possono essere frammentarie o di bassa qualità, con un quinto delle aziende non seguita o coperta da un solo analista. Chi investe e opera sul campo, come abrdn, può aiutare a superare il problema grazie a oltre 50 specialisti degli investimenti azionari dei mercati emergenti con sette sedi da San Paolo a Shanghai, che forniscono le informazioni di prima mano per esplorare efficacemente questa “affascinante” asset class.
Le azioni emergenti rimangono sottorappresentate negli indici globali mentre è diffusa la convinzione che siano un'asset class rischiosa, in particolare le small cap. abrdn ritiene invece che gli investitori che le trascurano stiano perdendo un'occasione, spiegando che offrono diversificazione rispetto ai mercati sviluppati, i cui investimenti però sono in parte sostanziale destinati all'acquisto di beni prodotti dai Paesi Emergenti, dai chip per computer ai motori per auto, e ora vendono alimentati anche dal nearshoring, dalla transizione green e dalla rivoluzione tecnologica.
Anche il debito corporate non rappresenta un problema in generale per i mercati emergenti dove il rapporto con il capitale netto è contenuto al 24% contro il 77% in USA. abrdn ritiene che questi fattori porranno fine a un decennio di costante forza del mercato americano e stimoleranno un marcato aumento degli utili dei Paesi Emergenti. In questo universo spiccano le small cap con oltre 2.500 aziende con una capitalizzazione inferiore a 5 miliardi di dollari, molto diversificate per settore e paese, ma rappresentano solo l'1% delle allocazioni totali degli investitori.
Le small cap emergenti vantano un ottimo track record a lungo termine, sovraperformando le large cap emergenti, le small cap globali e numerosi mercati sviluppati, e a partire dal 2021 hanno generato un rendimento doppio rispetto alle large cap emergenti. Inoltre sono più resilienti alle oscillazioni della liquidità globale. Mentre la Cina domina l'indice degli Emergenti, l'India occupa un posto di rilievo in quello delle Small Cap, sta beneficiando del cambiamento delle catene di fornitura e degli investimenti interni. A livello settoriale, le società industriali e immobiliari hanno le maggiori ponderazioni dell'indice Small Cap.
Tra i trend strutturali che stanno stimolando le small cap emergenti, abrdn cita il nearshoring, che avvantaggia gli operatori più piccoli, come nello sviluppo immobiliare, mentre la rivoluzione tecnologica sta spingendo anche gli utili di numerose small cap con competenze di nicchia e di livello mondiale. Una spinta arriva anche dal contrasto al cambiamento climatico, un campo in cui molte small cap emergenti sono in prima linea in importanti segmenti, compresi i veicoli elettrici e la cattura del carbonio.
Le small cap, sottolinea infine abrdn, sono esposte alla classe media dei Mercati Emergenti, in rapida crescita e sempre più ricca. Una classe che dispone di capacità di spesa da impiegare in proprietà immobiliari e consumi, di cui beneficiano aziende come Prestige Estates, che aiuta a soddisfare la domanda di alloggi nelle città in espansione dell'India. Le small cap dei Mercati Emergenti offrono un'esposizione unica a queste tematiche, contrariamente agli indici orientati alle large cap.
UNA ASSET CLASS “AFFASCINANTE”
E’ l’indicazione di un commento di abrdn che comunque consiglia un approccio attivo, perché in questo universo le informazioni societarie possono essere frammentarie o di bassa qualità, con un quinto delle aziende non seguita o coperta da un solo analista. Chi investe e opera sul campo, come abrdn, può aiutare a superare il problema grazie a oltre 50 specialisti degli investimenti azionari dei mercati emergenti con sette sedi da San Paolo a Shanghai, che forniscono le informazioni di prima mano per esplorare efficacemente questa “affascinante” asset class.
MA SOTTO RAPPRESENTATA NEGLI INDICI
Le azioni emergenti rimangono sottorappresentate negli indici globali mentre è diffusa la convinzione che siano un'asset class rischiosa, in particolare le small cap. abrdn ritiene invece che gli investitori che le trascurano stiano perdendo un'occasione, spiegando che offrono diversificazione rispetto ai mercati sviluppati, i cui investimenti però sono in parte sostanziale destinati all'acquisto di beni prodotti dai Paesi Emergenti, dai chip per computer ai motori per auto, e ora vendono alimentati anche dal nearshoring, dalla transizione green e dalla rivoluzione tecnologica.
IL DEBITO CORPORATE NON È UN PROBLEMA
Anche il debito corporate non rappresenta un problema in generale per i mercati emergenti dove il rapporto con il capitale netto è contenuto al 24% contro il 77% in USA. abrdn ritiene che questi fattori porranno fine a un decennio di costante forza del mercato americano e stimoleranno un marcato aumento degli utili dei Paesi Emergenti. In questo universo spiccano le small cap con oltre 2.500 aziende con una capitalizzazione inferiore a 5 miliardi di dollari, molto diversificate per settore e paese, ma rappresentano solo l'1% delle allocazioni totali degli investitori.
GENERANO UTILI E SONO RESILIENTI ALLE OSCILLAZIONI
Le small cap emergenti vantano un ottimo track record a lungo termine, sovraperformando le large cap emergenti, le small cap globali e numerosi mercati sviluppati, e a partire dal 2021 hanno generato un rendimento doppio rispetto alle large cap emergenti. Inoltre sono più resilienti alle oscillazioni della liquidità globale. Mentre la Cina domina l'indice degli Emergenti, l'India occupa un posto di rilievo in quello delle Small Cap, sta beneficiando del cambiamento delle catene di fornitura e degli investimenti interni. A livello settoriale, le società industriali e immobiliari hanno le maggiori ponderazioni dell'indice Small Cap.
I TREND A FAVORE: NEARSHORING E SVOLTA ENERGETICA
Tra i trend strutturali che stanno stimolando le small cap emergenti, abrdn cita il nearshoring, che avvantaggia gli operatori più piccoli, come nello sviluppo immobiliare, mentre la rivoluzione tecnologica sta spingendo anche gli utili di numerose small cap con competenze di nicchia e di livello mondiale. Una spinta arriva anche dal contrasto al cambiamento climatico, un campo in cui molte small cap emergenti sono in prima linea in importanti segmenti, compresi i veicoli elettrici e la cattura del carbonio.
L’ESPOSIZIONE ALLA CLASSE MEDIA EMERGENTE
Le small cap, sottolinea infine abrdn, sono esposte alla classe media dei Mercati Emergenti, in rapida crescita e sempre più ricca. Una classe che dispone di capacità di spesa da impiegare in proprietà immobiliari e consumi, di cui beneficiano aziende come Prestige Estates, che aiuta a soddisfare la domanda di alloggi nelle città in espansione dell'India. Le small cap dei Mercati Emergenti offrono un'esposizione unica a queste tematiche, contrariamente agli indici orientati alle large cap.