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Mercati emergenti: Raiffeisen Capital Management studia come sfruttare le opportunità

Le obbligazioni dei Paesi in via di sviluppo offrono interessanti rendimenti e risultano poco presenti nei portafogli degli investitori stranieri mentre le azioni emerging markets possono dare il meglio tra 6-12 mesi

di Leo Campagna 27 Febbraio 2024 15:34

financialounge -  mercati mercati emergenti Raiffeisen Capital Management
Se i dati congiunturali negli USA continueranno all’insegna di un "atterraggio morbido" dell’economia il clima abbastanza favorevole per i mercati azionari dovrebbe proseguire. E’ tuttavia necessario, secondo il Team Cee and Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management, che arrivino buone notizie anche dal fronte dei profitti aziendali affinchè ci possa essere un ulteriore aumento sostenuto degli indici di Borsa.

BORSA CINESE SUI MINIMI DEGLI ULTIMI ANNI


Guardando in particolare all’indice MSCI globale dei mercati emergenti, il forte calo di gennaio (-4,7%) è imputabile soprattutto alle azioni cinesi, scivolate a nuovi minimi degli ultimi anni. Brasile e Polonia, invece, hanno registrato solo lievi cali, mentre alcuni listini azionari emergenti, come l’India, l’Ungheria e la Turchia, hanno fissato nuovi massimi di sempre.

I TITOLI OBBLIGAZIONARI HANNO SOFFERTO


I recenti dati, sorprendentemente positivi, sulla crescita economica negli USA, le previsioni di crescita leggermente più alta per l'economia globale, il calo dei prezzi al consumo e la prospettiva di tagli dei tassi d'interesse di riferimento hanno determinato un contesto abbastanza favorevole per i mercati azionari. “Al contrario, i titoli obbligazionari hanno sofferto perché gli attesi tagli dei tassi d'interesse negli USA potrebbero materializzarsi più tardi e in misura inferiore rispetto a quanto scontato finora” spiegano gli esperti del Team di Raiffeisen CM.

LE OBBLIGAZIONI EMERGENTI HANNO TENUTO BENE


Nel reddito fisso, tuttavia, mentre i rendimenti dei titoli di Stato negli USA e nella zona euro sono lievemente saliti (e i prezzi scesi) le obbligazioni emergenti in valuta forte, nel complesso, hanno tenuto bene nonostante il volume record di nuove emissioni. “Meglio ancora l’andamento della maggior parte delle obbligazioni in valuta locale. Il tutto mentre l’esposizione degli investitori stranieri ai bond emerging markets risulta ancora inferiore alla media storica” spiegano i manager di Raiffeisen CM.

PROSPETTIVE POSITIVE PER I PROSSIMI 12-18 MESI


Secondo i quali, le prospettive per questa asset class restano positive per i prossimi 12-18 mesi. Certo, ammettono, i rialzi dei prezzi degli ultimi mesi hanno anticipato molto delle aspettative sui tagli dei tassi d'interesse: esiste pertanto una percentuale di rischio per una potenziale di delusione, almeno temporanea, se eventuali tagli dei tassi d'interesse negli USA e in Europa dovessero essere ulteriormente posticipati.

SERVE UNA RIGOROSA SELEZIONE DEI PAESI E DEGLI EMITTENTI


Resta il fatto che i rendimenti delle obbligazioni in valuta locale e il premio di rischio abbastanza elevato delle obbligazioni dei mercati emergenti in dollari USA, rispetto ai titoli di Stato USA, possono propiziare un potenziale di guadagno ancora abbastanza solido. A patto, aggiungono dal Team di Raiffeisen CM, che sia effettuata una rigorosa selezione perché non tutti i paesi e gli emittenti sono interessanti allo stesso modo, sia in ambito obbligazionario che azionario.

I PROBLEMI DELLA TURCHIA


Per esempio, secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI) la crescita della Turchia dovrebbe scendere quest’anno al 3,25% dal 4% del 2023. Sempre secondo il FMI il deficit delle partite correnti dovrebbe attestarsi al 3% del PIL mentre l'inflazione ridursi al 46% alla fine del 2024 rispetto all'attuale 69%. La Turchia si propone di accumulare riserve valutarie ma il suo basso rating lo rende possibile solo fino a un certo volume e a tassi d’interesse relativamente elevati.

L’APPEAL DELL’INDIA


Nel caso dell’India, invece, le valutazioni del mercato azionario sono generalmente abbastanza care. Ma lo sono state anche negli ultimi anni e questo non ha impedito agli indici del Paese di stabilire sempre nuovi massimi. “Questo lo rende uno dei mercati azionari più suscettibili a correzioni, ma riteniamo comunque probabile che nel prossimo futuro l'India rimanga uno dei mercati emergenti preferiti dagli investitori internazionali” riferiscono i manager del Team Cee and Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management.

MERCATI AZIONARI EMERGENTI: IL MEGLIO TRA 6-12 MESI


Se dopo essere riuscito un "atterraggio morbido" negli USA, facesse seguito una nuova ripresa economica globale, i mercati azionari emergenti potrebbero registrare, anche nel complesso, un andamento migliore di quello dei paesi industrializzati. “Questo potrebbe probabilmente rappresentare piuttosto un tema per la seconda metà del 2024 o per il 2025” concludono gli esperti del Team.

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