GAM: il lusso riparte trainato dai Very Important Clients dei Paesi emergenti

Ad aprile 2022 fa cominciava in Cina un lockdown di due mesi con negozi chiusi, servizi al minimo e strade presidiate, ma a Shanghai qualche fortunato ebbe la gradita sorpresa di vedersi recapitati a casa pasti caldi con dessert, non ordinati. Si trattava dei gentili omaggi che le case del lusso avevano cominciato a spedire ai clienti. I fortunati destinatari delle premure erano registrati come “Very Important Clients” da Maison del lusso, negozi specializzati, centri commerciali più eleganti come l’iconico Sixty Six Plaza.

VIC AVANGUARDIA DI UN MERCATO CHE RIPARTE

Carlo Benetti, Market Specialist di GAM SGR, vede un settore del lusso ripartire con i VIC che sono la sua avanguardia, Very Important Clients ad alta capacità di spesa che le case del lusso conoscono di persona e lusingano con speciali attenzioni. Dalla Cina arrivano i primi segnali di una ripartenza ma Benetti avverte che gli investitori più cauti possono evitare l’esposizione diretta con i titoli del lusso. L’esperto di GAM spiega che i VIC sono clienti conosciuti personalmente, invitati ai vernissage, con accessi riservati alle lounge esclusive, poltrone alla serata degli Oscar o a Wimbledon. Il legame fu coltivato in Cina anche nel lockdown di due anni fa, con la “vendita” di una attrazione emotiva e di fedeltà al marchio.

POCHI MA “PESANTI” SOPRATTUTTO NEI PAESI EMERGENTI

L’analisi di GAM spiega che nelle Economie Emergenti la crescita della ricchezza, e delle disuguaglianze, sta allargando la base del mercato del lusso, gli attuali 400 milioni cresceranno a 500 milioni entro il 2030, e si distinguono i super-ricchi, che vantano spese annuali dai 15.000 a oltre il milione di dollari. Pochi ma “pesanti”, i VIC contribuiscono al risultato economico del settore, in cui i clienti più spendaccioni possono arrivare al 30 o 40% delle vendite del “personal luxury”. I VIC più ricercati e lusingati sono cinesi: più numerosi, con alta propensione alla spesa, danno molta importanza allo “status”, non spendono solo per il possesso del bene di lusso, ma anche per lo status di cliente privilegiato.

IN RAPIDA E CONTINUA CRESCITA IN CINA

In Cina, nel 2010, le persone con un reddito disponibile sopra i trentacinquemila e i centomila dollari, candidabili alla “premiumisation”, ovvero la tendenza all’acquisto di prodotti di qualità e prezzo superiori, erano una porzione trascurabile, oggi la porzione di famiglie con reddito disponibile superiore ai trentacinquemila dollari costituisce l’11% dei consumatori mentre coloro che godono di un reddito disponibile sopra i centomila dollari sono circa il 2%. Nel giro di una manciata di anni, entro la fine del decennio, si stima che rappresenteranno rispettivamente il 24% e l’8% della popolazione dei consumatori cinesi.

MERCATO INTERNO VERSO IL SORPASSO SU USA E EUROPA

Benetti segnala che in Cina le vendite del lusso sono ripartite, citando dati Bain & Company secondo cui il mercato del lusso personale è cresciuto di circa il 12% nel 2023, rappresentando circa il 16% del mercato globale, e che entro il 2030 raggiungerà almeno il 20%. Nei prossimi anni proseguirà il rimpatrio degli acquisti del lusso, i cinesi continueranno a essere i migliori clienti ma acquisteranno meno in Europa e in USA e molto di più in patria, dove le transazioni rappresenteranno già il 60-70% della spesa complessiva, in un mercato che supererà sia l'Europa che gli USA.

TENSIONE A CRESCERE CARATTERISTICA DEL LUSSO RISPETTO AGLI ALTRI SETTORI

Secondo l’esperto di GAM, quest’anno è ragionevole aspettarsi una crescita attorno al 5% o 6%, qualcosa di più nel 2025 e un verosimile ritorno a tassi di crescita annuali tra il sei e il sette per cento nel lungo termine. In GAM sono fortemente convinti che la tensione a crescere sia una caratteristica distintiva del settore del lusso rispetto agli altri segmenti del consumo.