I numeri

AllianzGI: ecco come ha votato nelle assemblee globali e in Italia nel 2023

Opposizione al 18% delle proposte in materia di capitale, al 24% di quelle relative ai membri dei CdA e al 41% di quelle sulle remunerazioni: tutti i numeri sulle scelte nelle aziende

di Stefano Caratelli 2 Marzo 2024 09:30

financialounge -  Allianz Global Investors Antje Stobbe ESG finanza sostenibile good Matt Christensen
Allianz Global Investors ha pubblicato l’analisi annuale dei voti che ha espresso alle assemblee degli azionisti in tutto il mondo, basata sulla sua partecipazione a 9.137 assemblee e sul voto in merito a quasi 100.000 proposte avanzate da azionisti e vertici aziendali. Ha votato contro o si è astenuta su almeno un punto all’ordine del giorno nel 71% di tutte le assemblee e si è opposta al 18% delle proposte in materia di capitale, al 24% di quelle relative ai membri dei Consigli di Amministrazione e al 41% delle proposte sulle remunerazioni, riflettendo le elevate aspettative sugli standard di governance.

LINEE GUIDA SU REMUNERAZIONI, DIVERSITY E CLIMA


Nel 2024 AllianzGI rafforzerà ulteriormente le sue linee guida in materia di voto su politiche di remunerazione, diversità di genere e clima. Il voto del 2023 ha evidenziato alcune criticità in merito all’elezione di amministratori indipendenti e all’overboarding, mentre le politiche di remunerazione continuano a essere una delle principali preoccupazioni negli USA. Guardando a quest’anno, AllianzGI intende continuare a rafforzare le sue linee guida sulla sostenibilità in tre modalità principali: Remunerazione, estendendo anche fuori dall’Europa e alle imprese minori il voto contro in assenza di indicatori chiave di performance ESG, Diversità di genere, con obiettivi più severi innalzando la soglia al 40% per le grandi società di Regno Unito, Italia e Francia, Clima, riconoscendo crescenti responsabilità in assenza di una strategia credibile sugli obiettivi "net zero".

PREOCCUPAZIONE PER LE POLITICHE DI RETRIBUZIONE IN EUROPA


Nel dettaglio dei voti espressi nel 2023, AllianzGI continua a nutrire preoccupazione per le politiche di remunerazione in Europa, con il maggior numero di "voti contro" in Germania (48%), Italia (55%) e Belgio (61%), evidenziando timori sulla trasparenza in Germania e Italia. Per quanto riguarda il clima, Matt Christensen, Global Head of Sustainable and Impact Investing, ha sottolineato che AllianzGI ha dimostrato il suo costante impegno a favore delle principali delibere ESG, e intendiamo continuare a contribuire a un futuro più sostenibile. Antje Stobbe, Head of Stewardship in AllianzGI, segnala inoltre il problema delle modifiche ai piani climatici dopo essere stati sottoposti al voto, una pratica che continuerà a contrastare.

L’ANALISI DEL VOTO ESPRESSO IN ITALIA


Stobbe ha aggiunto che AllianzGI continua a rafforzare le aspettative in materia di indipendenza e chiede ai CdA di dotarsi di un Presidente indipendente per il Comitato Audit e Remunerazioni a partire dal 2024, ricordando che di solito viene espresso voto contro quando i dirigenti a tempo pieno assumono più di un ruolo non esecutivo, o quando gli amministratori non esecutivi assumono troppi incarichi in società pubbliche e private. AllianzGI fornisce anche un’analisi dei voti in Italia, dove ha votato contro il 36% di tutte le delibere nel 2023, leggermente sopra il 32% del 2022, astenendosi su un ulteriore 3%.

OPPOSIZIONE ELEVATA SULLA REMUNERAZIONE DEI VERTICI


La remunerazione dei vertici rimane il tema con il più alto tasso di opposizione in Italia, con il 55% dei voti contro le proposte di remunerazione e l’astensione sul 10% delle stesse. Il mercato italiano risulta ancora indietro in materia per consentire agli investitori di valutare meglio il legame tra gli incentivi e la strategia/performance aziendale. Per quanto riguarda il "voto di lista", Allianz GI nota che l’Italia è l’ultimo Paese europeo a utilizzare il sistema, e sarebbe favorevoli a eleggere gli amministratori su base individuale.

IMPATTO DEL DDL CAPITALI


Sempre in Italia, i voti contrari sull’autorizzazione di programmi di riacquisto di azioni e alla riemissione delle azioni riacquistate rimangono stabili rispetto al 2022 al 23%. Il problema principale sul mercato, secondo AllianzGI, rimane la richiesta di programmi di riacquisto di azioni per il 20% del capitale, mentre intende sostenerli solo fino al 10%. Quest’anno, infine, sarà caratterizzato dal "DDL Capitali", che mira a migliorare la competitività dei mercati italiani, che potrà avere un impatto anche sulla stagione assembleare del 2024.

Trending