Strategie di investimento

AllianceBernstein: è il momento migliore per passare dal cash alle obbligazioni

John Taylor, Director Global Multi-Sector, sottolinea l’impatto positivo sulle obbligazioni dei tagli ai tassi della BCE in arrivo mentre i rendimenti della liquidità sono destinati ad assottigliarsi

di Stefano Caratelli 4 Marzo 2024 15:41

financialounge -  AllianceBernstein John Taylor mercati obbligazioni
Chi rimane investito troppo a lungo in liquidità potrebbe scoprire di aver perso un'occasione. Il contesto impegnativo e i rendimenti storicamente elevati hanno indotto molti a privilegiare asset liquidi e a basso rischio, come i fondi monetari. Ma l'equilibrio fra rischi e opportunità sta cambiando, e per i molti finora rimasti in disparte potrebbe essere giunto il momento di entrare in azione. Con il calo dell'inflazione nell'Eurozona, i tagli dei tassi provocheranno probabilmente un aumento dei corsi obbligazionari e un calo dei rendimenti della liquidità, e gli investitori abbastanza coraggiosi da acquistare subito obbligazioni continueranno a percepire livelli di reddito elevati, con un potenziale di guadagno in conto capitale.

TEMPISMO FONDAMENTALE PER NON PERDERE L’OCCASIONE


E’ l’indicazione di John Taylor, Director, Global Multi-Sector di AllianceBernstein, secondo cui il tempismo è fondamentale per non perdere l'occasione. L’analisi della stessa AllianceBernstein, basata su una lunga serie storica di dati USA, rivela che i capitali tendono a defluire dai fondi monetari quando la banca centrale comincia ad allentare. Su questa base, Taylor ritiene che flussi verso i mercati monetari in euro dovrebbero registrare presto un'inversione, con il dirottamento verso i mercati obbligazionari, e considerando le ingenti somme coinvolte l'impatto sui prezzi delle obbligazioni potrebbe essere considerevole.

BCE SEMPRE PIU’ VICINA AL TAGLIO DEI TASSI


L’esperto di AllianceBernstein vede la BCE “sempre più vicina a ridurre i tassi” e ha segnalato che potrebbe cominciare in estate. Il consensus indica che le prime sforbiciate potrebbero arrivare già ad aprile. Per questo il tempismo è importante, storicamente le quotazioni obbligazionarie hanno cominciato a salire prima dell'avvio dei tagli. A realizzare i maggiori guadagni sono stati gli investitori che si sono mossi per primi, mentre quelli rimasti in disparte, parcheggiati sul cash o nei fondi monetari in attesa che i tassi scendessero, hanno perso l'occasione dei primi guadagni.

PROTEZIONE DAL RISCHIO DI REINVESTIMENTO


Anche se alcuni fondi monetari offrono ancora rendimenti interessanti, investono in titoli a breve, e a ogni riduzione dei tassi devono essere reinvestiti a rendimenti più bassi, mentre privilegiando gli investimenti obbligazionari a più lunga scadenza si può posticipare il rischio di reinvestimento. I rendimenti possono sorprendere, ma l'asimmetria premia gli obbligazionisti, sottolinea Taylor. Il quadro geopolitico rimane preoccupante e potrebbe causare uno shock inflazionistico, mentre l'inflazione dei servizi potrebbe continuare a preoccupare le banche centrali. Ma Taylor ritiene che i potenziali rischi di ribasso per i corsi obbligazionari siano adeguatamente remunerati dai livelli attualmente elevati.

ANCHE L'ASIMMETRIA GIOCA A FAVORE


Secondo l’analisi di AllianceBernstein, oggi i rendimenti offrono un margine sufficientemente ampio da compensare un possibile aumento dei tassi dell'1%, fornendo al contempo il potenziale di guadagni quasi a doppia cifra in caso di una riduzione della stessa entità. Nonostante i rischi, quest’asimmetria gioca a favore degli investitori obbligazionari. Inoltre, l'obbligazionario europeo offre rendimenti molto alti rispetto al recente passato, e potrebbero scendere notevolmente generando performance interessanti. Le economie dell'Eurozona non possono tollerare che i tassi rimangano elevati a tempo indeterminato. In definitiva, secondo Taylor, la domanda non è se abbandonare la liquidità, ma quando.

NON C’E’ MOMENTO MIGLIORE PER PASSARE ALLE OBBLIGAZIONI


L’esperto di AllianceBernstein aggiunge in conclusione che il progressivo calo dei rendimenti nei prossimi mesi sarà verosimilmente accompagnato da una persistente volatilità, ma data la probabile impennata della domanda di obbligazioni e l'attesa diminuzione dei rendimenti della liquidità, gli investitori che si muovono subito hanno maggiori chance di realizzare guadagni sostanziosi. Anche se in passato la liquidità l'ha fatta da padrone, “non c'è momento migliore di adesso per passare all'obbligazionario”.

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