Bruxelles contro Cupertino
Maxi multa da 1,8 milioni dell'Antitrust europeo contro Apple, e il titolo perde a Wall Street
L'accusa contro l'azienda americana è di non aver favorito, per quasi 10 anni, di scaricare servizi di streaming musicali più economici per tutelare Apple Music. Ma da Cupertino replicano: "L'Ue non ha fornito prove credibili ai danni dei consumatori. La sanzione favorisce solo Spotify, azienda europea"
di Davide Lentini 4 Marzo 2024 16:06
Il titolo di Apple a Wall Street cede l'1,5% nel premercato, dopo che l'Antitrust dell’Union europea ha inflitto una multa record da 1,8 miliardi di euro alla società di Cupertino per violazioni alle regole sulla concorrenza con i servizi di streaming musicale. È la prima maxi sanzione per l’azienda americana. Secondo quanto emerso dall'indagine, Apple bloccava agli sviluppatori di app la possibilità di informare gli utenti possessori di iPhone e iPad dell’esistenza di servizi di streaming musicali alternativi e più economici, per avvantaggiare Apple Music. Una posizione illegale secondo le norme antitrust europee.
Nel fissare l'importo dell'ammenda, la Commissione ha tenuto conto della gravità e della durata dell'infrazione, protrattasi per quasi 10 anni, oltre che del fatturato totale e della capitalizzazione di mercato di Apple. E ha inoltre tenuto conto del fatto che l’azienda “ha fornito informazioni errate nell'ambito del procedimento amministrativo”. Inoltre, la Commissione ha deciso di aggiungere all'importo di base dell'ammenda un'ulteriore somma forfettaria di 1,8 miliardi di euro per garantire che l'ammenda complessiva inflitta ad Apple sia sufficientemente deterrente. Quella di oggi è una delle multe più alte comminate dalla Ue.
Dal quartier generale di Cupertino arriva una ferma condanna per la sanzione: “La decisione - si legge in una nota - è stata presa nonostante l'incapacità della Commissione europea di scoprire prove credibili di danni ai consumatori e ignora la realtà di un mercato fiorente, competitivo e in rapida crescita”.
La replica di Apple non si ferma qui: “Il principale sostenitore e più grande beneficiario della decisione dell’Unione europea - prosegue la nota - è Spotify, società con sede a Stoccolma, in Svezia”. Apple ricorda che Spotify “ha la più grande app di streaming musicale al mondo e che ha incontrato la Commissione europea più di 65 volte durante questa indagine” e detiene una quota del 56% del mercato europeo dello streaming musicale. Apple sottolinea che non riceve alcun compenso per i servizi che hanno contribuito a rendere Spotify uno dei marchi più riconoscibili al mondo. Di qui una prima conclusione: “Siamo orgogliosi di svolgere un ruolo chiave nel supportare il successo di Spotify - dicono da Cupertino - come abbiamo fatto per gli sviluppatori di tutte le dimensioni, fin dai primi giorni dell'App Store”. Apple infine rileva che “oggi gli sviluppatori competono ad armi pari sull'App Store”.
UNA DELLE MULTE PIÙ ALTE IN EUROPA
Nel fissare l'importo dell'ammenda, la Commissione ha tenuto conto della gravità e della durata dell'infrazione, protrattasi per quasi 10 anni, oltre che del fatturato totale e della capitalizzazione di mercato di Apple. E ha inoltre tenuto conto del fatto che l’azienda “ha fornito informazioni errate nell'ambito del procedimento amministrativo”. Inoltre, la Commissione ha deciso di aggiungere all'importo di base dell'ammenda un'ulteriore somma forfettaria di 1,8 miliardi di euro per garantire che l'ammenda complessiva inflitta ad Apple sia sufficientemente deterrente. Quella di oggi è una delle multe più alte comminate dalla Ue.
LA DIFESA DI CUPERTINO
Dal quartier generale di Cupertino arriva una ferma condanna per la sanzione: “La decisione - si legge in una nota - è stata presa nonostante l'incapacità della Commissione europea di scoprire prove credibili di danni ai consumatori e ignora la realtà di un mercato fiorente, competitivo e in rapida crescita”.
"LA MULTA FAVORISCE SPOTIFY"
La replica di Apple non si ferma qui: “Il principale sostenitore e più grande beneficiario della decisione dell’Unione europea - prosegue la nota - è Spotify, società con sede a Stoccolma, in Svezia”. Apple ricorda che Spotify “ha la più grande app di streaming musicale al mondo e che ha incontrato la Commissione europea più di 65 volte durante questa indagine” e detiene una quota del 56% del mercato europeo dello streaming musicale. Apple sottolinea che non riceve alcun compenso per i servizi che hanno contribuito a rendere Spotify uno dei marchi più riconoscibili al mondo. Di qui una prima conclusione: “Siamo orgogliosi di svolgere un ruolo chiave nel supportare il successo di Spotify - dicono da Cupertino - come abbiamo fatto per gli sviluppatori di tutte le dimensioni, fin dai primi giorni dell'App Store”. Apple infine rileva che “oggi gli sviluppatori competono ad armi pari sull'App Store”.
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