La strategia

RBC BlueBay AM: la chiave per gestire le valute dei mercati emergenti è essere flessibili

Non esiste un’unica strategia appropriata per tutti i mercati emergenti perché per le valute di questi Paesi spiccano potenzialità e rischi, sia al rialzo che al ribasso, che variano da un mercato all’altro

di Leo Campagna 4 Marzo 2024 11:20

financialounge -  BlueBay Brent David Fixed Income mercati mercati emergenti
I mercati emergenti sono caratterizzati da un elevato rischio valutario. La loro storia è costellata di esempi di inflazione galoppante e crollo valutario, per cui molti investitori vedono solo i rischi al ribasso nella volatilità della valuta locale. In realtà la strada è a doppio senso. “Un fondo obbligazionario emergente efficace deve avere la massima flessibilità per ridurre al minimo la volatilità e cogliere i vantaggi, in entrambe le direzioni del cambio valutario, sia al ribasso che al rialzo” fa sapere Brent David, BlueBay Senior Portfolio Manager, EM Currency di RBC BlueBay Asset Management.

UNA STRATEGIA D’INVESTIMENTO SENZA VINCOLI


Secondo il manager, ampliare l’universo d’investimento di un fondo ad un numero maggiore di valute è il primo passo per ridurre la volatilità e cogliere l’aumento dei valori delle monete locali quando si verificano. “L’investimento in obbligazioni dei mercati emergenti” spiega David “può essere effettuato tramite strumenti in valuta forte, per cui il valore in dollari statunitensi è bloccato, oppure in strumenti in valuta locale, dove il valore può variare con il tasso di cambio del dollaro. Ma questa non dovrebbe essere una scelta univoca, in un senso o nell’altro, quanto piuttosto una strategia d’investimento senza vincoli nell’approccio valutario”.

L’INDICE JP MORGAN EM GLOBAL DIVERSIFIED


La maggior parte degli indici dei mercati emergenti risultano infatti eccessivamente concentrati in una manciata di valute. Nell’indice JP Morgan GBI EM Global Diversified, ad esempio, il 60% del valore è denominato in sole sei valute, sulle circa 18 dei mercati emergenti in cui è possibile investire. Ampliare l’universo di investimento di un fondo emerging market a più valute è indispensabile sia per ridurre la volatilità che per incrementare le opportunità in campo valutario.

LA STRATEGIA BLUEBAY EMERGING MARKET UNCONSTRAINED BOND


“Il secondo e altrettanto importante aspetto è quello di consentire ai manager la libertà di essere flessibili nelle allocazioni tra valute locali e valute forti. A questo proposito, la strategia BlueBay Emerging Market Unconstrained Bond consente la massima flessibilità e permette di detenere il 100% di asset sovrani in valuta locale dei mercati emergenti o, al contrario, di allocare fino al 100% in strumenti in valuta forte. Il valore aggiunto di questa flessibilità sta diventando sempre più evidente a mano a mano che le economie emergenti stanno maturando e diventano sempre più diversificate” riferisce il manager di RBC BlueBay AM.

INFLAZIONE E RISCHIO VALUTARIO


Ci sono ancora economie emergenti in cui l’inflazione, e quindi il rischio valutario, rimane significativa. D’altro canto, durante il picco inflazionistico del 2022-23, molte banche centrali dei mercati emergenti hanno adottato politiche antinflazionistiche fortemente ortodosse e, in alcuni casi, hanno agito in anticipo rispetto ad alcune economie sviluppate. “Ciò riflette la maturazione di alcuni mercati emergenti, desiderosi di aumentare il debito nella propria valuta e ridurre la propria esposizione al rischio di cambio. Nel perseguimento di questo obiettivo, hanno anche emesso maggiori quantità di obbligazioni indicizzate all’inflazione” specifica David.

I TAGLI DEI TASSI DELLA FED POTREBBERO INDEBOLIRE IL DOLLARO


Nel frattempo, con i tagli attesi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nei prossimi mesi, il dollaro potrebbe scendere rispetto ad alcune valute, comprese quelle di alcuni mercati emergenti. “Lo scopo non è quello di promuovere una particolare strategia valutaria, né tantomeno di suggerire che vi sia un’unica strategia appropriata per tutti i mercati emergenti. La lezione importante è che esistono potenzialità e rischi in entrambe le direzioni per le valute dei mercati emergenti, che variano da un mercato all’altro” argomenta il manager di RBC BleyBay AM.

UN APPROCCIO FLESSIBILE


A volte sarà opportuno assumere una posizione corta (ribassista) sulle valute locali, in altre occasioni una posizione lunga (rialzista), attenuando la volatilità e cogliendo al tempo stesso le opportunità di rendimento valutario ovunque si presentino. “È raro che una strategia ‘taglia unica’ funzioni nei mercati emergenti, e un approccio rigido alle valute forti o locali non fa eccezione. La chiave per gestire le valute dei mercati emergenti consiste nell’essere flessibili” conclude David.

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