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DPAM: per investire nel credito bisogna guardare oltre i dati della solidità aziendale

La disparità a livello di resilienza societaria sottolinea che non tutte le opportunità d’investimento sono uguali, mettendo in evidenza come i driver di performance nel 2024 saranno legati a un’accurata selezione

di Leo Campagna 8 Marzo 2024 07:55
financialounge -  Bernard Lalièrè DPAM mercati obbligazioni

La fine dei rialzi aggressivi dei tassi segnalata dalle banche centrali di tutto il mondo sembra indicare che sia vicino un equilibrio tra la lotta all'inflazione e la garanzia di stabilità finanziaria. Una dinamica che si riflette nelle aspettative dei mercati che prevedono tre tagli dei tassi entro luglio 2024, sia in Europa che negli Stati Uniti.

RAGGIUNTO IL PICCO DEI TASSI


Oltre alla chiara indicazione della Fed di aver raggiunto il picco dei tassi, le notizie sul rallentamento dell'inflazione e sul raffreddamento dei mercati del lavoro negli Stati Uniti, delineano un quadro apparentemente positivo. Ma, come sottolinea Bernard Lalière, Head of Credit di Degroof Petercam Asset Management (DPAM), dietro la facciata di una ripresa economica, si nascondono preoccupanti segnali di stallo della crescita.

LEADING INDICATOR GLOBALI ORIENTATI VERSO VALORI NEGATIVI


“I leading indicator globali, sia per il settore manifatturiero sia per quello dei servizi, si stanno orientando verso valori negativi, e anche i sondaggi effettuati tra i dirigenti aziendali sono sempre meno favorevoli. Le economie stanno proseguendo il loro precedente slancio positivo, tuttavia l’impatto previsto del rallentamento della domanda e dell’inasprimento delle condizioni finanziarie potrebbe portare a un rapido cambiamento dei mercati”, argomenta il manager.

UNA VALIDA OPPORTUNITÀ PER UN BUON RITORNO ALL’INVESTITORE


In Europa, in particolare, a fronte di un miglioramento dei prezzi al consumo nell’area dell’euro persistono dati economici tedeschi che potrebbero suggerire problematiche strutturali di fondo in una delle maggiori economie europee. Inoltre, se è vero che i tagli dei tassi dovrebbero comportare la fine della stretta finanziaria, gli investitori potrebbero non essere impreparati ad affrontare un eventuale rallentamento economico. “Nonostante tutte queste complessità, emergono diversi aspetti positivi. I rendimenti delle obbligazioni societarie restano complessivamente interessanti e offrono una valida opportunità per assicurarsi un buon ritorno all’investitore” puntualizza Lalière.

SITUAZIONI DISOMOGENEE


In parallelo è solida la capacità di resilienza delle imprese, con buoni margini aziendali, consistenti riserve di liquidità e una generale rinuncia al re-leverage durante l’ultimo ciclo. Tuttavia emergono alcune distinzioni tra le aziende, specialmente in settori soggetti a un'intensa concorrenza e dal limitato potere di determinazione dei prezzi. Un aspetto che conferma quanto siano disomogenee le situazioni, anche all’interno dello stesso settore, in termini di resilienza e salute finanziaria.

CREDITO INVESTMENT GRADE PARTICOLARMENTE INTERESSANTE


“Nel complesso le aziende sembrano comunque più preparate rispetto ai precedenti periodi di rallentamento, grazie alle caute strategie finanziarie adottate in risposta a sfide globali come il COVID-19 e la guerra in Ucraina” riferisce il manager di DPAM convinto che uno dei fattori chiave d’investimento che guiderà le performance 2024 sarà l’attenzione alla selezione creditizia. In quest’ottica, il credito investment grade (IG) risulta particolarmente interessante: l’affidabilità creditizia degli emittenti in questo segmento è in crescita, come dimostra il maggior numero di upgrade nel rating rispetto ai downgrade. Con un buon spread rispetto al tasso privo di rischio, aggiunge Lalière , questi titoli combinano infatti bilanci sani e profili di scadenza equilibrati.

PREMIO AL RISCHIO DISCRETO PER L’HIGH YIELD


Per quanto riguarda invece l’high-yield, più volatile rispetto all’investment grade, il premio per il rischio di credito è discreto per gli emittenti selezionati che hanno mantenuto o migliorato il proprio profilo creditizio. Infine, se non saranno annunciate importanti operazioni di M&A o LBO (leveraged buyout), la necessità di nuove emissioni potrebbe ridursi rispetto agli anni precedenti.

SCENARIO TECNICO FAVOREVOLE


“Lo scenario tecnico rimane favorevole con flussi intensi di investimento sia nell’IG che nell’high yield. Se le imprese si rifinanzieranno a tassi migliori, evitando di aumentare la leva finanziaria, le prospettive per i mercati creditizi dovrebbero confermarsi promettenti, anche a fronte delle incertezze economiche. La chiave del successo risiede tuttavia nella selezione strategica e in una profonda attenzione all'evoluzione del panorama economico” conclude l’ Head of Credit di DPAM.
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