L'evento

Fondi pensione, asset strategico per il portafoglio

Nell’evento di Anima Sgr dedicato alla pensione complementare emergono i vantaggi di uno strumento poco valutato in ottica di investimento a lungo termine

di Annalisa Lospinuso 14 Marzo 2024 10:47

financialounge -  Alessandro Melzi d'Eril anima holding Anima Sgr castello sgr Kairos longevità longevity economy
Viviamo più a lungo e meglio. La popolazione dei longevi è rilevante e in continua crescita, con bisogni e comportamenti in evoluzione. La società deve adeguarsi ai cambiamenti demografici, assicurando servizi ma nello stesso tempo sfruttando le opportunità offerte dalla longevity economy. Come? Intanto creando maggiore consapevolezza sulla necessità di avere entrate economiche aggiuntive alla fine del ciclo lavorativo. Il tema è stato al centro del convegno “Anima è previdente”, che si è tenuto a Milano lo scorso 5 marzo, organizzato da Anima Sgr. Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding ha sottolineato l’importanza della previdenza complementare in una società sempre più longeva. “La previdenza è un settore strategico, in un periodo in cui i clienti vedono perdere il potere d’acquisto a causa dell’inflazione e l’economia globale è assediata da incertezze. La previdenza complementare può rappresentare anche un volano per la crescita del Paese”, ha sottolineato Melzi d’Eril. Per questo motivo Anima, il più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia, integra la previdenza complementare nella sua offerta, con l’obiettivo di assicurare sostenibilità e valore ai clienti nel lungo termine. “Oggi copriamo tutti i settori del risparmio gestito – ha aggiunto l’ad del gruppo – grazie anche alle recenti acquisizioni (Castello Sgr e Kairos, ndr). Cerchiamo di offrire prodotti che diano rendimento e la previdenza complementare si sposa perfettamente con questa mission”.

LA LONGEVITY ECONOMY


Non viviamo più nella società dei nostri nonni, la vita è cambiata e anche gli stili e le abitudini. Viviamo di più, viviamo meglio, ma dobbiamo vivere in buona salute, cercando anche di preservare le risorse del pianeta. È il punto di vista sottolineato nel suo intervento dal professor Alberto Brambilla, Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali. Brambilla ha evidenziato come la società stia invecchiando sempre più, le nascite diminuiscono, ma non ci sono politiche adattive che affrontano seriamente la transizione demografica: nessun piano di prevenzione e logistica per i silver, scarso utilizzo dei pensionati nella società, insomma un percorso senza bussola. “Noi occidentali abbiamo vissuto una situazione culturale e di benessere che non si è mai verificata nella storia e che forse non si verificherà più in futuro; mai le disuguaglianze sono state così ridotte e i livelli di istruzione mondiali, così elevati. Ma senza accorgerci, o quasi, abbiamo profondamente modificato il nostro pianeta, la nostra unica casa. Se vogliamo continuare ad avere la nostra Terra, oggi siamo di fronte a grandi sfide”, ha aggiunto Brambilla.

LA CONSAPEVOLEZZA DEGLI ITALIANI


Se è vero che gli italiani stanno acquisendo maggiore consapevolezza sulla necessità di dotarsi di una previdenza integrativa, non sempre sono in grado di prendere le giuste decisioni, come emerge dalla ricerca di Anima presentata da Matteo Tagliaferri, Head of marketing and communication di Anima Sgr. Il 52% degli intervistati ritiene abbastanza importante investire nel proprio futuro previdenziale (il 37% pensa sia molto importante), il 93% del campione ci ha pensato in questi anni, ma soltanto il 30% si è attivato per cercare soluzioni. Integrare la pensione pubblica è vista come priorità per maggiore sicurezza finanziaria in futuro (57%), per ottenere un beneficio fiscale (39%), beneficiare dei rendimenti (4%). Il 34% del campione ha deciso di lasciare il Tfr in aziende, mentre il 27% l’ha destinato a un fondo pensione.

L'IMPORTANZA DELLA CONSULENZA


In realtà la longevità, sebbene presenti molte sfide, è anche un’opportunità per tutta la società. Giulio Carlo Dell’Amico, head of Asset and wealth management Italy di Kpmg Advisory, ha sottolineato che ci sono 300 miliardi di euro di patrimoni che passeranno alle generazioni più giovani nei prossimi 10 anni e l’80% dei patrimoni gestiti dai private banker appartiene a clienti Over 55. Una sfida per la consulenza finanziaria che deve essere sempre più in grado da una parte di offrire servizi a chi è esce dal mondo del lavoro e dall’altra di gestire il passaggio generazionale dei patrimoni.

LE SFIDE POLITICHE


Anche la politica deve fare la sua parte, spingendo l’acceleratore sul tema della previdenza integrativa e ponendo un limite ad anni di ritardi. Come ha sottolineato Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, un primo passo potrebbe riguardare la long term care (LTC) servizio accessorio alla previdenza complementare che in altri Paesi d’Europa è stato introdotto già dagli anni 80. Negli ultimi anni sono state introdotte molte le novità fiscali in materia previdenziale, ma occorre spingere ulteriormente sui vantaggi fiscali per incentivare le persone a prendere coscienza della necessità di provvedere da subito al loro futuro, come ha sottolineato Paolo Pellegrini, vice direttore generale Mefop. Perché il futuro si costruisce da oggi.

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