L'analisi

Candriam: ecco che impatto avranno le elezioni Usa sulle politiche climatiche

Candriam, in un’analisi di Marouane Bouchriha, vede impatto sul sentiment sulla decarbonizzazione, ma il calo dei costi delle tecnologie verdi dovrebbe rimanere il principale motore della transizione

di Stefano Caratelli 15 Marzo 2024 16:32

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In un anno elettorale globale, l'impatto delle elezioni Usa del 2024 sul tema decarbonizzazione è di fondamentale importanza. L’elezione del presidente, dell’intera Camera dei Rappresentanti e di un terzo del Senato possono definire le future politiche climatiche. L’amministrazione Biden ha fatto passi significativi sul clima con l’Inflation Reduction Act, diretto a ridurre le emissioni di gas serra del 40% entro il 2030, con un budget stimato di 400 miliardi di dollari per decarbonizzare e rivitalizzare l'economia USA con normative, incentivi e sostegno governativo. Ma il costo effettivo potrebbe superare le stime per i crediti d’imposta senza scadenza.

GLI SCENARI PER LE MISURE DI BIDEN


Marouane Bouchriha, Senior Fund Manager di Candriam, ritiene bassa la probabilità di un’abrogazione completa dell’IRA, ma l’incertezza sul suo futuro incide comunque sul tema della decarbonizzazione, con scenari che variano a seconda dei possibili risultati: una vittoria di Biden e una Camera democratica probabilmente salvaguarderebbe l'IRA, una vittoria di Biden ma con un Congresso diviso vedrebbe l'IRA ancora tutelato, mentre una vittoria di Trump con un Congresso diviso potrebbe non comportare l'abrogazione completa dell'IRA, ma portare al ritiro degli USA dall'accordo di Parigi. Una vittoria repubblicana su tutti i fronti infine, anche se ritenuta poco probabile, aumenterebbe invece gli sforzi per abrogare l'IRA.

UN’ABROGAZIONE TOTALE COMUNQUE IMPROBABILE


La difficoltà di abrogare completamente una legislazione significativa negli Usa rende improbabile un completo stravolgimento dell’IRA, come mostrano i precedenti sull’Obamacare e sui tagli fiscali di Trump. I Repubblicani hanno proposto il "Limit, Save, Grow Act" per ridimensionare l'IRA, limitando molte delle sue disposizioni. Alcuni vantaggi dell’IRA hanno inoltre anche il sostegno repubblicano: il senatore del South Dakota John Thune, numero due del partito, è un forte sostenitore dei biocarburanti. I crediti d’imposta sui veicoli elettrici sono probabilmente più a rischio, ma il consenso politico potrebbe cambiare se ci si concentrasse sulla concorrenza della Cina.

ALLA FINE LE RAGIONI DELL’ECONOMIA PREVALGONO


Nel lungo termine l’economia conta più della politica, sottolinea l’esperto di Candriam, notando che nonostante la promessa di Trump di rimettere al centro il carbone nella sua prima presidenza, la percentuale di questo combustibile nella produzione di energia negli USA è crollata dal 31% al 20%, il calo più rapido in un qualsiasi singolo mandato presidenziale. Allo stesso tempo, la quota di energia rinnovabile è salita dal 6% al 9% e il Texas, dominato dai repubblicani, ha superato la California come più grande stato produttore di energia rinnovabile.

IL CALO DEI COSTI DELLE TECNOLOGIE VERDI GUIDERÀ LA TRANSIZIONE


Il solare è ora la fonte di elettricità più economica in tutto il mondo, aggiunge Bouchriha, e anche senza sussidi e i costi delle batterie hanno ripreso il loro inesorabile calo. Pertanto, secondo Candriam, sarà l’economia più che la politica a guidare la transizione. Le elezioni USA del 2024 influenzeranno il sentiment sul tema della decarbonizzazione, con vari scenari che potrebbero incidere sul futuro dell’IRA e sulla politica climatica della superpotenza. Ma nel lungo termine l’economia conta più e il calo dei costi delle tecnologie verdi dovrebbe rimanere il principale motore della transizione.

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