Focus sul settore
PGIM vede una stagione di opportunità di rendimento nel Real Estate
Un’analisi di Rick Romano sottolinea come la fine del ciclo restrittivo della Fed apra la porta a una serie di opportunità in vari segmenti del settore, dal sanitario e servizi collegati, agli affitti, fino all’M&A
di Stefano Caratelli 17 Marzo 2024 12:00
Con il ciclo di rialzi dei tassi che si avvia alla conclusione si apre una fase di opportunità per l’investimento nel settore immobiliare con occasioni di crescita e trend positivi attesi nel corso del 2024 e oltre. Lo sottolinea in un intervento l’esperto di PGIM Real Estate Rick Romano delineando l’outlook trimestrale per il settore. Per gli investitori il 2023 è stato un anno volatile, caratterizzato dall’incertezza sul percorso dei tassi di interesse. Ma già dall’ultimo trimestre dello scorso anno è emerso con chiarezza che la Fed si avviava alla fine del ciclo restrittivo con l’inflazione in ritirata in gran parte del mondo che induceva gli investitori a ritenere che l’obiettivo dell’atterraggio morbido fosse raggiunto.
Questo ha spinto in rally il real estate globale, ma gli asset quotati del settore continuano ad essere prezzati molto diversamente rispetto a quelli privati. L’esperto di PGIM osserva che ogni volta che si è assistito a disconnessione di prezzo di questa entità, con il real estate privato a forte sconto, il segmento quotato ha sovra-performato su una prospettiva triennale. In aggiunta, si è anche assistito a una significativa attività di M&A e consolidamento una volta stabilizzato il mercato.
Nel contesto che si è creato ora nel 2024, PGIM va alla ricerca delle migliori opportunità nelle aziende immobiliari in grado di utilizzare il vantaggio di costo del capitale per generare crescita esterna addizionale. Romano spiega che PGIM si sta anche focalizzando su aree interessate da domanda difensiva, come il settore sanitario e in particolare le residenze con servizi di assistenza alle persone. I livelli di occupazione restano sotto quelli pre-covid mentre ci sono anche margini di rialzo per il segmento in affitto.
PGIM si focalizza anche su situazioni speciali su selezionati possibili target di M&A. Guardando alla seconda metà dell’anno e anche al 2025 e al 2026, in termini di offerta destinata a ridursi fortemente, Romano vede spazi in aree come i magazzini e i depositi e gli appartamenti, il cui ciclo è in uscita da alcuni fondamentali in decelerazione. Andando verso un 2025 con offerta limitata, si potrà certamente registrare una crescita accelerata di opportunità di rendimento in queste aree.
Con la Fed arrivata alla fine del ciclo restrittivo e avviata verso una fase di allentamento già nel 2024, si è già assistito a un calo significativo del costo del debito per i prenditori di credito del real estate. Per questo l’esperto di PGIM si aspetta che il declino dei tassi di interesse apra spazi al mercato delle compravendite nel 2024. Ci sono centinaia di miliardi di dollari di potenziale di investimento “in panchina” in attesa di essere dislocati nel real estate, e quando questo processo si avvierà si otterrà trasparenza sulle compravendite e sui prezzi, da scoprire nel corso del 2024.
DIVARICAZIONE TRA ASSET QUOTATI E PRIVATI
Questo ha spinto in rally il real estate globale, ma gli asset quotati del settore continuano ad essere prezzati molto diversamente rispetto a quelli privati. L’esperto di PGIM osserva che ogni volta che si è assistito a disconnessione di prezzo di questa entità, con il real estate privato a forte sconto, il segmento quotato ha sovra-performato su una prospettiva triennale. In aggiunta, si è anche assistito a una significativa attività di M&A e consolidamento una volta stabilizzato il mercato.
ALLA RICERCA DI AZIENDE AVVANTAGGIATE DAL MINOR COSTO DEL CAPITALE
Nel contesto che si è creato ora nel 2024, PGIM va alla ricerca delle migliori opportunità nelle aziende immobiliari in grado di utilizzare il vantaggio di costo del capitale per generare crescita esterna addizionale. Romano spiega che PGIM si sta anche focalizzando su aree interessate da domanda difensiva, come il settore sanitario e in particolare le residenze con servizi di assistenza alle persone. I livelli di occupazione restano sotto quelli pre-covid mentre ci sono anche margini di rialzo per il segmento in affitto.
ANCHE SITUAZIONI SPECIALI, POSSIBILI TARGET DI M&A
PGIM si focalizza anche su situazioni speciali su selezionati possibili target di M&A. Guardando alla seconda metà dell’anno e anche al 2025 e al 2026, in termini di offerta destinata a ridursi fortemente, Romano vede spazi in aree come i magazzini e i depositi e gli appartamenti, il cui ciclo è in uscita da alcuni fondamentali in decelerazione. Andando verso un 2025 con offerta limitata, si potrà certamente registrare una crescita accelerata di opportunità di rendimento in queste aree.
CENTINAIA DI MILIARDI IN ATTESA “IN PANCHINA”
Con la Fed arrivata alla fine del ciclo restrittivo e avviata verso una fase di allentamento già nel 2024, si è già assistito a un calo significativo del costo del debito per i prenditori di credito del real estate. Per questo l’esperto di PGIM si aspetta che il declino dei tassi di interesse apra spazi al mercato delle compravendite nel 2024. Ci sono centinaia di miliardi di dollari di potenziale di investimento “in panchina” in attesa di essere dislocati nel real estate, e quando questo processo si avvierà si otterrà trasparenza sulle compravendite e sui prezzi, da scoprire nel corso del 2024.