L'analisi

Mercati emergenti, rialzo azionario da confermare in un quadro positivo per le obbligazioni

Il Team CEE & Global Emeging Markets di Raiffeisen Capital Management fa il punto dopo un avvio d’anno che ha visto le azioni emergenti fare meglio di quelle sviluppate e il reddito fisso tenere bene

di Stefano Caratelli 22 Marzo 2024 15:01

financialounge -  azionario azioni obbligazioni investimenti Raiffeisen Capital Management
Il nuovo aumento dei rendimenti dei titoli di Stato in Usa e Europa non ha guastato l'umore positivo dei mercati azionari, che hanno visto i grandi indici dei Paesi Emergenti hanno guadagnato più di quelli dei mercati sviluppati e contrariamente al 2022 e 2023 le Borse di Shanghai e Hong Kong hanno registrato forti aumenti a febbraio dopo i nuovi minimi pluriennali solo il mese prima. Ma è ancora poco significativo e resta da vedere se sia solo di una breve “ribellione” in Cina, dell'inizio di una ripresa che durerà mesi o della partenza di un nuovo importante trend rialzista di lungo periodo. Al momento, tutte le varianti sembrano possibili, e anche se inizialmente fosse solo una modesta ripresa, sarebbe già una buona notizia per gli investitori in azioni emergenti.

IL CONTRIBUTO DEI BUONI RISULTATI AZIENDALI IN USA E EUROPA


È l’indicazione di Raiffeisen Capital Management in un commento del Team Cee and Emerging Markets che sottolinea che all’andamento positivo di febbraio per gli asset più rischiosi hanno contribuito anche molti buoni risultati aziendali, soprattutto Usa, con la trimestrale eccellenti di Nvidia. Nemmeno il nuovo aumento dei rendimenti obbligazionari in USA e Europa ha guastato l'umore, ma il sentiment molto positivo sui principali mercati azionari sviluppati invita un po’ alla cautela e rende più probabili correzioni, anche se sono ancora molto lontani da valori estremi o addirittura dall’euforia.

RIMBALZO DELLE AZIONI CINESI DOPO I MINIMI


I mercati azionari hanno preso atto che i tagli dei tassi non arriveranno così velocemente come scontato prima con i dati e i segnali di una possibile rapida fine della recessione globale nel settore manifatturiero che hanno contribuito anche a smorzare ulteriormente le preoccupazioni sull'economia. Le azioni cinesi hanno registrato una forte ripresa dopo essere scivolate a nuovi minimi pluriennali. Il team di Raiffeisen spiega che una parte significativa del rialzo dei corsi è probabilmente dovuta a fattori tecnici, e a misure e annunci governativi per stabilizzare il mercato. Ma i segnali nell'economia indicano ulteriore ripresa nei prossimi mesi.

DA VERIFICARE LA SOSTENIBILITÀ DEL RIALZO


Se questo darà luogo a una nuova tendenza al rialzo sostenibile dipenderà in larga misura dagli ulteriori sviluppi congiunturali, ma anche politico-economici e geopolitici. Per il momento, secondo Raiffeisen, il percorso di minor resistenza per le azioni cinesi sembra puntare verso l'alto più che al ribasso. Se dovesse riuscire un "atterraggio morbido" in Usa e l'economia cinese dovesse crescere a un ritmo modesto ma interessante, le azioni dei Paesi Emergenti potrebbero avere davanti un anno positivo. E se in seguito dovesse arrivare una ripresa economica globale, l’azionario emergente potrebbero fare meglio di quello dei paesi sviluppati anche in termini relativi. Ma è un tema per la seconda metà del 2024 o per il 2025.

IMPATTO MODESTO DEL RIALZO DEI RENDIMENTI IN USA E EUROPA


Per ora gli indicatori anticipatori mostrano lievi tendenze di ripresa in Usa, Eurozona e Gran Bretagna, mentre la crescita in India rimane molto forte e in Cina è ancora abbastanza solida. La tendenza al ribasso dell’inflazione in Usa e in Gran Bretagna ha perso slancio, e una combinazione tra crescita economica leggermente più alta e inflazione leggermente in calo potrebbe far slittare i tagli dei tassi, anche se i mercati continuano a scontarli da metà anno. Le prospettive positive per le obbligazioni emergenti restano invece intatte, secondo l’analisi del team di Raiffeisen, anche perché l'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato in USA e Eurozona ha avuto un impatto abbastanza modesto sulle obbligazioni emergenti con i premi di rischio scesi ancora una volta leggermente.

PROSPETTIVE SEMPRE POSITIVE PER LE OBBLIGAZIONI EMERGENTI

Quindi, prosegue l’analisi di Raiffeisen, il potenziale di guadagno sembra essersi esaurito per il momento mentre l'interesse degli investitori stranieri continua a rimanere abbastanza limitato, con molti che hanno ancora un'esposizione inferiore alla media. Ma le prospettive per le obbligazioni emergenti a 12-18 mesi restano positive, anche se non più come qualche mese fa. Non va inoltre ignorata la possibilità di un nuovo rafforzamento del dollaro, ad esempio, sulla scia di un’inflazione Usa in leggero aumento o solo lievemente in calo.

LA SELEZIONE DEGLI EMITTENTI RESTA ESSENZIALE


Tuttavia, conclude Raiffeisen, i rendimenti interessanti del passato delle obbligazioni in valuta locale e i rendimenti assoluti interessanti delle obbligazioni emergenti in dollari costituiscono una buona base di potenziale guadagno ancora abbastanza solida. Non vale per tutti i paesi e per tutti gli emittenti, per cui una buona selezione era e rimane essenziale per gli investitori.

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