Mercati finanziari

Aggrapparsi solo alla liquidità è rischioso e non paga, Pictet AM spiega perché

Shaniel Ramjee, Senior Investment Manager, sottolinea che con i tagli dei tassi in arrivo gli investimenti a breve perdono appeal, vanno considerati altri asset come il credito e le azioni

di Stefano Caratelli 25 Marzo 2024 14:30

financialounge -  liquidità mercati Pictet Asset Management Shaniel Ramjee
Con l'inflazione post-pandemica, i rendimenti interessanti della liquidità hanno attratto gli investitori in cerca di protezione dalle perdite, ma oggi, con i tagli dei tagli delle banche centrali in arrivo, i ritorni degli strumenti a breve termine hanno iniziato a subire delle flessioni. Investimenti a breve come i mercati monetari e le scadenze ultra-short evitano di correre rischi legati all'instabilità di politica monetaria, ma nel contesto attuale, gli investitori dovrebbero prendere in considerazione anche altri asset, come credito ad alto rendimento, mercato azionario specie se tematico, e Mercati Emergenti, che offrono protezione e adeguati compensi per il rischio.

OGGI I MERCATI QUOTATI POSSONO OFFRIRE RENDIMENTI A DUE CIFRE


Sono le indicazioni di Shaniel Ramjee, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management, che in un commento sui rischi legati alla eccessiva detenzione di liquidità ricorda che alla vigilia della pandemia gli investitori rincorrevano incrementi di rendimento, anche minimi, come già per gran parte del decennio successivo alla crisi finanziaria globale. Ma tutto è cambiato con l'impennata globale dell'inflazione post-pandemia. Oggi gli investitori possono ottenere guadagni interessanti dai mercati degli asset quotati, compresi rendimenti a due cifre in certe aree dell'universo del credito, dell’azionario e dei mercati emergenti, ma molti preferiscono ancora aggrapparsi alla liquidità.

RESTA LA RILUTTANZA A RIDURRE L’ESPOSIZIONE SUL MONETARIO


L’esperto di Pictet AM stima che a livello globale gli investitori detengono 2.600 miliardi di dollari in più sui mercati monetari rispetto al 2018, e osserva che nonostante la direzione mutata dei tassi persiste una certa riluttanza a ridurre l’esposizione al mercato monetario per spostare il capitale verso asset a più alto rendimento o con durate più lunghe. La cautela potrebbe essere dovuta in parte al fatto che gli investitori stanno ricalibrando non solo propensione, ma anche i livelli di rischio sul mercato, dopo che la fiammata dell'inflazione ha ricordato che il debito sovrano è tutt’altro che totalmente sicuro.

VALUTARE ANCHE GLI HIGH YIELD E SEGMENTI AZIONARI


Ora, anche senza movimenti drastici di portafoglio, gli investitori potrebbero iniziare a considerare asset che offrono un generoso compenso per il rischio, tra cui l’esperto di Pictet AM cita un fetta del credito High Yield, segmenti azionari tematici, come il digitale e la robotica, e alcuni Mercati Emergenti. Gli investimenti a brevissima scadenza evitano ancora di correre rischi legati all'instabilità monetaria, con i rendimenti di breakeven tra i più alti dell’ultimo decennio. Per quanto riguarda l’azionario, la volatilità è diminuita ma le valutazioni sono relativamente elevate, il mercato ha resistito molto bene al ciclo monetario restrittivo rispetto alle obbligazioni.

LA RESILIENZA DEGLI UTILI AZIENDALI E DELLE ECONOMIE


Le aziende sono state in grado di reagire all’evolversi delle condizioni di mercato, e sebbene gli utili societari abbiano inizialmente sofferto per l’aumento dell'inflazione, da allora hanno registrato una rapida ripresa. Questa resilienza, unita al fatto che la maggior parte delle principali economie sembrano destinate a sfuggire la recessione quest'anno, secondo l’analisi dell’esperto di Pictet AM dovrebbe sostenere le azioni e i rispettivi rendimenti in un contesto di tassi in calo.

CONIUGARE LA PROTEZIONE A BREVE CON GLI OBIETTIVI DI LUNGO PERIODO


Se gli ultimi due anni hanno dimostrato qualcosa, sottolinea in conclusione Shaniel Ramjee, è che il rischio non può essere evitato. Gli investitori hanno bisogno di un margine di sicurezza, ma anche di un approccio di più lungo termine, che offra stabilità e fissi obiettivi concreti nel tempo. Il suggerimento finale è tenere una quota di portafoglio in asset a breve, diversificando però in funzione del corso dei mercati. Quindi non limitarsi a conservare liquidità, approfittando del margine di sicurezza offerto da rendimenti e spread, ma posizionarsi su differenti asset class che offrono ritorni interessanti, in un’ottica di medio-lungo periodo.

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