Le parole

Georgieva (Fmi): “La Cina è a un bivio, servono politiche economiche nuove per reinventarsi”

La direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale è intervenuta al China Development Forum di Pechino, esortando il governo a mettere in campo interventi per rilanciare i consumi interni

di Antonio Cardarelli 25 Marzo 2024 10:52

financialounge -  cina economia Kristalina Georgieva
Le difficoltà dell’economia cinese, che nei mesi scorsi hanno inciso pesantemente anche sul mercato azionario, continuano a tenere banco. Il governo sta mettendo in atto una serie di misure per rilanciare i consumi e mettersi alle spalle la crisi immobiliare, che ha scatenato poi conseguenze sull’economia del Paese. Ma per il momento gli effetti non sono stati quelli desiderati.

GEORGIEVA AL FORUM SULLO SVILUPPO


Nella giornata di oggi sono arrivate le rassicurazioni del premier Li Qiang, che ha parlato di una situazione meno grave rispetto a quanto si creda. Ma l’appello arrivato da Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), direttamente da Pechino, nel corso del Forum sullo sviluppo (China Development Forum), lasciano poco spazio all’immaginazione.

“LA CINA DEVE REINVENTARSI”


Georgieva ha detto che la Cina deve ricorrere a nuove politiche economiche per “reinventarsi”, accelerare la risoluzione della crisi immobiliare e stimolare i consumi interni. "La Cina si trova di fronte a un bivio: fare affidamento sulle politiche che hanno funzionato in passato, oppure reinventarsi per inaugurare una nuova era di crescita di alta qualità”, ha dichiarato Georgieva. Una ripartenza che dovrebbe cominciare proprio dal settore immobiliare, perché secondo la direttrice dell’Fmi la Cina dovrebbe adottare misure “decisive” per completare i progetti immobiliari abbandonati dai costruttori in bancarotta e ridurre i rischi associati ai debiti delle amministrazioni locali.

INCIDERE SUI CONSUMI INTERNI


Il secondo passo sarebbe un intervento sui consumi, con la Cina che dovrebbe aumentare il potere di spesa delle famiglie, dal momento che una “crescita di alta qualità” è associata ad una “maggiore dipendenza dai consumi interni”. In base alle analisi del Fondo monetario internazionale, un mix di politiche maggiormente incentrato sui consumatori potrebbe far lievitare l’economia cinese di 3.500 miliardi di dollari nei prossimi 15 anni. Tra gennaio e febbraio, l’afflusso di investimenti stranieri si è ridotto di quasi il 20 per cento, dopo che nel 2023 gli investimenti diretti esteri si sono contratti di otto punti percentuali. Il Forum cinese sullo sviluppo, è stato organizzato proprio con lo scopo di riavvicinare gli investitori stranieri alla Cina.

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