Obbligazioni
L’inclusione dei titoli di Stato indiani nell’indice JP Morgan cambierà il mercato dei bond
Da giugno JP Morgan inserirà i governativi indiani nel suo indice, un esempio seguito anche da Bloomberg che lo farà dal prossimo gennaio: cosa cambia sullo “scacchiere” asiatico e globale
di Antonio Cardarelli 26 Marzo 2024 11:07
La crescita dell’India è sotto gli occhi di tutti. Il Paese si candida a raccogliere il testimone della Cina come nuovo Stato guida tra gli emergenti asiatici, sfruttando le difficoltà di Pechino dopo anni di crescita impetuosa. Un ulteriore spinta verso questo cambio potrebbe arrivare dall’inclusione dei titoli di Stato indiani in due importanti indici obbligazionari.
Non solo l’indice JPMorgan Government Bond Index-Emerging Markets, come annunciato lo scorso settembre: i bond governativi indiani verranno inclusi anche da Bloomberg nel suo Emerging Market Local Currency Government Index a partire dal 31 gennaio 2025. Da giugno, invece, è prevista l’inclusione nell’indice di JP Morgan.
Molti analisti giudicano l’inclusione dei titoli di Stato indiani nei due importanti indici come un’iniezione di fiducia per la crescita del Paese, già in realtà piuttosto sostenuta, oltre a un afflusso di miliardi in investimenti. Tali inclusioni potrebbero portare ad afflussi di miliardi di dollari nel debito pubblico indiano denominato in rupie. Con l'aumento della domanda, i rendimenti obbligazionari scendono, sostenendo di conseguenza la valuta locale. Inoltre, l’India potrebbe intercettare parte degli investimenti esteri che negli ultimi mesi hanno lasciato la Cina.
Intervistato da CNBC, Deepak Agrawal, chief investment officer per il debito di Kotak Mutual Fund, ha dichiarato di aspettarsi flussi stabili di circa 25-30 miliardi di dollari nei prossimi 12-18 mesi dopo il periodo di ribilanciamento che inizierà nel giugno 2024. Secondo gli esperti di Goldman Sachs i mercati obbligazionari indiani potrebbero vedere afflussi "superiori a 40 miliardi di dollari dal momento dell'annuncio alla fine del periodo di ribilanciamento, ovvero circa 2 miliardi di dollari al mese". JPMorgan ha dichiarato che l'inclusione delle obbligazioni indiane avverrà in modo scaglionato nell'arco di 10 mesi, partendo da un 1% a giugno fino a un peso massimo del 10% nel suo indice.
Molti analisti considerano l’inclusione delle obbligazioni indiane nell’indice di JP Morgan una "pietra miliare". È il caso di Invest India, l'agenzia governativa per la promozione degli investimenti: "L'inclusione aiuterà l'India a raggiungere l'obiettivo di un'economia da 5.000 miliardi di dollari entro il 2030", ha dichiarato l'agenzia, aggiungendo che aiuterà la terza economia asiatica a integrarsi con l'economia globale. Inoltre, aiuterà l'India a raccogliere più fondi, a far fronte ai crescenti costi di finanziamento e ad aumentare la base di investitori per i titoli di Stato.
JP MORGAN E POI BLOOMBERG
Non solo l’indice JPMorgan Government Bond Index-Emerging Markets, come annunciato lo scorso settembre: i bond governativi indiani verranno inclusi anche da Bloomberg nel suo Emerging Market Local Currency Government Index a partire dal 31 gennaio 2025. Da giugno, invece, è prevista l’inclusione nell’indice di JP Morgan.
MILIARDI IN ENTRATA
Molti analisti giudicano l’inclusione dei titoli di Stato indiani nei due importanti indici come un’iniezione di fiducia per la crescita del Paese, già in realtà piuttosto sostenuta, oltre a un afflusso di miliardi in investimenti. Tali inclusioni potrebbero portare ad afflussi di miliardi di dollari nel debito pubblico indiano denominato in rupie. Con l'aumento della domanda, i rendimenti obbligazionari scendono, sostenendo di conseguenza la valuta locale. Inoltre, l’India potrebbe intercettare parte degli investimenti esteri che negli ultimi mesi hanno lasciato la Cina.
GLI AFFLUSSI PREVISTI
Intervistato da CNBC, Deepak Agrawal, chief investment officer per il debito di Kotak Mutual Fund, ha dichiarato di aspettarsi flussi stabili di circa 25-30 miliardi di dollari nei prossimi 12-18 mesi dopo il periodo di ribilanciamento che inizierà nel giugno 2024. Secondo gli esperti di Goldman Sachs i mercati obbligazionari indiani potrebbero vedere afflussi "superiori a 40 miliardi di dollari dal momento dell'annuncio alla fine del periodo di ribilanciamento, ovvero circa 2 miliardi di dollari al mese". JPMorgan ha dichiarato che l'inclusione delle obbligazioni indiane avverrà in modo scaglionato nell'arco di 10 mesi, partendo da un 1% a giugno fino a un peso massimo del 10% nel suo indice.
PIETRA MILIARE
Molti analisti considerano l’inclusione delle obbligazioni indiane nell’indice di JP Morgan una "pietra miliare". È il caso di Invest India, l'agenzia governativa per la promozione degli investimenti: "L'inclusione aiuterà l'India a raggiungere l'obiettivo di un'economia da 5.000 miliardi di dollari entro il 2030", ha dichiarato l'agenzia, aggiungendo che aiuterà la terza economia asiatica a integrarsi con l'economia globale. Inoltre, aiuterà l'India a raccogliere più fondi, a far fronte ai crescenti costi di finanziamento e ad aumentare la base di investitori per i titoli di Stato.
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