Nuove prospettive
RBC BlueBay AM: ampliare l’universo d’investimento nel debito emergente in valuta locale
Le opportunità di diversificazione sono vaste, con una moltitudine di emittenti sovrani e societari, debito nominale e legato all’inflazione, con e senza copertura del cambio valutario
di Leo Campagna 27 Marzo 2024 12:44
L’universo del debito emergente in valuta locale offre diversificazione, forti sacche di liquidità e interessanti opportunità di alfa. Eppure, è stato difficile ricavare performance positive su base costante in questa asset class. Brent David, BlueBay Senior Portfolio Manager, Emerging Markets, e Gautam Kalani, BlueBay Portfolio Manager and EM FX Strategist, suggeriscono tuttavia di non limitarsi a osservare le tradizionali misure “beta” (indici di mercato e strategie passive che li replicano) per valutare l’asset class in quanto fuorvianti.
Le opportunità di diversificazione sono infatti vaste, con una moltitudine di emittenti sovrani e societari, debito nominale e legato all’inflazione, con e senza copertura del cambio valutario. Nonostante l’ampiezza dell’insieme di opportunità, l’indice più comunemente utilizzato – il JPM GBI-EM Global Diversified index– riflette solo un sottoinsieme molto specifico dell’universo, limitato ai soli mercati più grandi e liquidi.
I due manager di RBC BlueBay AM ritengono che ampliando l’universo di investimento si possono cogliere i reali vantaggi di diversificazione offerti dalla classe di attività, selezionando all’interno dell’intera gamma di mercati e strumenti per creare un portafoglio contenente le migliori opportunità di rendimento aggiustate per il rischio. “Ampliare il campo di applicazione aprirebbe inoltre la strada a strategie più efficaci per mitigare il rischio in diversi momenti del ciclo di investimento. Consigliamo di mantenere l’indice mainstream come punto di riferimento, consentendo però una maggiore flessibilità attraverso un tracking error più elevato” spiegano David e Kalani.
Nell’ultimo decennio, l’universo in valuta locale dei mercati emergenti ha registrato una crescita significativa con, in parallelo, lo sviluppo dei mercati dei capitali nazionali. Una dinamica che ha propiziato la creazione di una curva dei rendimenti nazionali. Questo sviluppo, tuttavia, non ha portato all’ampliamento e all’ulteriore diversificazione degli indici di valuta locale di riferimento per gli investitori internazionali. Sebbene l’universo delle valute locali abbia superato l’equivalente di 23.000 miliardi di dollari in asset, il principale indice sovrano locale JPM GBI-EM continua a rappresentare meno del 20% dell’universo attuale, e cioè soltanto 20-25 paesi su oltre 75 e 20 valute sulle quasi 40 investibili, per non parlare dell’esclusione dei principali strumenti di mercato.
L’indice locale non sovrano ICE (ICE BofA Diversified Local EM Non-Sovereign Index), che contiene solo la componente “euroclearable” (regolata attraverso la camera di compensazione con sede a Bruxelles) del mercato delle obbligazioni societarie in valuta locale (Figura 1), ha registrato una crescita e una diversificazione significative nell’ultimo decennio. Con una maggiore ponderazione verso emittenti e valute asiatiche e quindi una maggiore esposizione a valute più gestite, questo paniere ha mostrato un indice di Sharpe di gran lunga superiore rispetto all’indice GBI-EM tradizionale. Questo indice evidenzia una duration inferiore (~ 3 anni) e circa 180 punti base (+1,80%) di rendimento rispetto all’universo sovrano tradizionale: uno spread notevole, considerando la prevalenza del rating investment grade a livello di indice.
Caratteristiche dell’ICE BofA Diversified Local EM Non-Sovereign Index
La crescita dei mercati di frontiera offre ulteriori interessanti caratteristiche di diversificazione rispetto ai tradizionali titoli sovrani dei mercati emergenti, avendo offerto risultati molto stabili e corretti per la volatilità. Nell’ultimo anno e mezzo, l’elevata inflazione globale e la stretta di liquidità hanno messo sotto pressione i paesi con elevate esigenze di finanziamento e valute gestite. “Si tratta tuttavia di una componente del mercato che, con un’attenta selezione, può offrire forti opportunità di rendimento alfa quando le peculiarità nazionali sono positive e il contesto macroeconomico è relativamente stabile” riferiscono David e Kalani.
Secondo i due manager di RBC BlueBay AM questo segmento dovrebbe continuare a crescere, con un numero sempre maggiore di paesi emergenti che cercheranno di approfondire i propri mercati dei capitali nazionali. Il loro obiettivo è ridurre la dipendenza sul finanziamento a livello internazionale attraverso valute forti ed evitare esposizioni valutarie indesiderate e rischi per la sostenibilità del proprio debito.
VASTE OPPORTUNITÀ DI DIVERSIFICAZIONE
Le opportunità di diversificazione sono infatti vaste, con una moltitudine di emittenti sovrani e societari, debito nominale e legato all’inflazione, con e senza copertura del cambio valutario. Nonostante l’ampiezza dell’insieme di opportunità, l’indice più comunemente utilizzato – il JPM GBI-EM Global Diversified index– riflette solo un sottoinsieme molto specifico dell’universo, limitato ai soli mercati più grandi e liquidi.
RENDIMENTO AGGIUSTATO PER IL RISCHO
I due manager di RBC BlueBay AM ritengono che ampliando l’universo di investimento si possono cogliere i reali vantaggi di diversificazione offerti dalla classe di attività, selezionando all’interno dell’intera gamma di mercati e strumenti per creare un portafoglio contenente le migliori opportunità di rendimento aggiustate per il rischio. “Ampliare il campo di applicazione aprirebbe inoltre la strada a strategie più efficaci per mitigare il rischio in diversi momenti del ciclo di investimento. Consigliamo di mantenere l’indice mainstream come punto di riferimento, consentendo però una maggiore flessibilità attraverso un tracking error più elevato” spiegano David e Kalani.
UN UNIVERSO DI INVESTIMENTO POCO RAPPRESENTATO
Nell’ultimo decennio, l’universo in valuta locale dei mercati emergenti ha registrato una crescita significativa con, in parallelo, lo sviluppo dei mercati dei capitali nazionali. Una dinamica che ha propiziato la creazione di una curva dei rendimenti nazionali. Questo sviluppo, tuttavia, non ha portato all’ampliamento e all’ulteriore diversificazione degli indici di valuta locale di riferimento per gli investitori internazionali. Sebbene l’universo delle valute locali abbia superato l’equivalente di 23.000 miliardi di dollari in asset, il principale indice sovrano locale JPM GBI-EM continua a rappresentare meno del 20% dell’universo attuale, e cioè soltanto 20-25 paesi su oltre 75 e 20 valute sulle quasi 40 investibili, per non parlare dell’esclusione dei principali strumenti di mercato.
L’INDICE ICE BOFA DIVERSIFIED LOCAL EM NON-SOVEREIGN
L’indice locale non sovrano ICE (ICE BofA Diversified Local EM Non-Sovereign Index), che contiene solo la componente “euroclearable” (regolata attraverso la camera di compensazione con sede a Bruxelles) del mercato delle obbligazioni societarie in valuta locale (Figura 1), ha registrato una crescita e una diversificazione significative nell’ultimo decennio. Con una maggiore ponderazione verso emittenti e valute asiatiche e quindi una maggiore esposizione a valute più gestite, questo paniere ha mostrato un indice di Sharpe di gran lunga superiore rispetto all’indice GBI-EM tradizionale. Questo indice evidenzia una duration inferiore (~ 3 anni) e circa 180 punti base (+1,80%) di rendimento rispetto all’universo sovrano tradizionale: uno spread notevole, considerando la prevalenza del rating investment grade a livello di indice.
Caratteristiche dell’ICE BofA Diversified Local EM Non-Sovereign Index
DIVERSIFICAZIONE GEOGRAFICA
La crescita dei mercati di frontiera offre ulteriori interessanti caratteristiche di diversificazione rispetto ai tradizionali titoli sovrani dei mercati emergenti, avendo offerto risultati molto stabili e corretti per la volatilità. Nell’ultimo anno e mezzo, l’elevata inflazione globale e la stretta di liquidità hanno messo sotto pressione i paesi con elevate esigenze di finanziamento e valute gestite. “Si tratta tuttavia di una componente del mercato che, con un’attenta selezione, può offrire forti opportunità di rendimento alfa quando le peculiarità nazionali sono positive e il contesto macroeconomico è relativamente stabile” riferiscono David e Kalani.
UN SEGMENTO IN CRESCITA
Secondo i due manager di RBC BlueBay AM questo segmento dovrebbe continuare a crescere, con un numero sempre maggiore di paesi emergenti che cercheranno di approfondire i propri mercati dei capitali nazionali. Il loro obiettivo è ridurre la dipendenza sul finanziamento a livello internazionale attraverso valute forti ed evitare esposizioni valutarie indesiderate e rischi per la sostenibilità del proprio debito.