I numeri

L’inflazione dell’Eurozona rallenta a marzo

L’Eurostat stima un aumento del 2,4%, in calo rispetto al +2,6% di febbraio e leggermente al di sotto delle attese. Un segnale importante in vista delle prossime decisioni della Bce sui tassi di interesse

di Antonio Cardarelli 3 Aprile 2024 11:27

financialounge -  economia inflazione
Segnali incoraggianti dall’inflazione della zona euro nel mese di marzo. La stima di Eurostat vede un’inflazione dei prezzi al consumo in crescita del 2,4% su base annua, in calo rispetto al +2,6% di febbraio e leggermente inferiore rispetto alle previsioni di un aumento pari al 2,5%.

2% SEMPRE PIÙ VICINO


Su base mensile la crescita del carovita nell’Eurozona è stata dello 0,8%. Altri dati positivi, quindi, dopo quelli della scorsa settimana arrivati dall’Italia, dove l’inflazione a marzo è salita dell’1,3% su base annuale. In vista delle prossime riunioni della Banca centrale europea, quindi, l’inflazione sembra ormai vicina all’obiettivo del 2%, che potrebbe portare a un primo taglio dei tassi di interesse. Dall’altra parte dell’oceano, inoltre, sono arrivati altri segnali di un’inflazione che sta lentamente tornando sotto controllo e che potrebbe avvicinare la Federal Reserve al taglio dei tassi.

LE COMPONENTI


Guardando alle componenti dell’inflazione di marzo nell’Eurozona, si prevede che i servizi registreranno il tasso annuo più elevato a marzo (4%, stabile rispetto a febbraio), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (2,7%, rispetto al 3,9% di febbraio), i beni industriali non energetici (1,1%, contro 1,6% a febbraio) e l'energia (-1,8%, contro -3,7% a febbraio). Sempre nella giornata di oggi l’Eurostat ha reso noto il dato sul tasso di disoccupazione destagionalizzato dell'area euro, che a febbraio si è attestato al 6,5%, stabile rispetto a gennaio 2024 e in calo rispetto al 6,6% di febbraio 2023.

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