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abrdn vede opportunità d’investimento obbligazionario in Costa d’Avorio

Un’analisi dell’investment specialist fixed income Leo Morawiecki, la definisce come “futura perla dell’Africa Occidentale”, baluardo di stabilità in una regione turbolenta, ora gettonato dagli investitori

di Stefano Caratelli 5 Aprile 2024 19:00

financialounge -  abrdn Costa d’Avorio Leo Morawiecki obbligazioni
Anche la Costa d’Avorio, come altri paesi dell'Africa Occidentale, ha avuto la sua parte di disordini sociali negli ultimi decenni, tra cui la sanguinosa guerra civile conclusa nel 2011. Ma ora è diventata un baluardo di stabilità in una regione turbolenta, riuscendo a prosperare a differenza di altri, grazie a un notevole successo economico con una crescita annua media del 7,2% nell'ultimo decennio, che ne ha fatto l'economia africana in più rapida espansione, secondo i dati del FMI.

TRACOLLO DEI PREZZI E CONFLITTI ARMATI


Ma abrdn, in un’analisi del suo investment specialist fixed income Leo Morawiecki, va oltre il dato e indica la Costa d'Avorio come futura “perla” dell'Africa Occidentale, che offre opportunità di investimento obbligazionario. Il Paese  è uno dei principali esportatori mondiali di cacao e negli anni '80, quando la domanda per la commodity subì una forte impennata, visse un periodo molto florido, ma poi i prezzi tracollarono, scatenando un conflitto armato tra i proprietari terrieri del Sud, generalmente ricchi, e quelli più poveri del Nord.

NECESSITA’ DI DIVERSIFICARE OLTRE IL CACAO


Secondo le attese, le esportazioni di cacao della Costa d'Avorio avrebbero accusato una flessione del 28% nel 2023, per un El Niño particolarmente intenso. L'aumento del prezzo del cacao ha contribuito poi a compensare alcune perdite, ma il drastico declino della produzione ha accentuato la necessità del governo di diversificare le entrate. Il timore principale per la Costa d'Avorio, rileva l’esperto di abrdn, non riguarda l'indebitamento totale, pari a un modesto 56% del PIL, né una possibile svalutazione della moneta, ancorata all'euro.

RISCHIO SHOCK MA ANCHE BUONE NOTIZIE


Il problema chiave è invece la capacità di sostenere un altro shock, come un forte rincaro di alimentari e energia, che potrebbe spingere il governo a intervenire con ingenti sussidi, che potrebbero a loro volta compromettere lo sforzo per raggiungere un deficit di bilancio al 3% entro il 2025, fissato dall'Unione Economica e Monetaria dell'Africa Occidentale. Ma abrdn segnala anche buone notizie, come la recente scoperta del giacimento offshore di petrolio e gas Baleine, che alleggerirà il conto import energetico, mentre il continuo sviluppo del settore minerario sosterrà ulteriormente i conti con l’estero. Infine, c'è la Nations Cup africana che ha temporaneamente stimolato l'attività economica.

CASO INTERESSANTE DI INVESTIMENTO OBBLIGAZIONARIO


Il tutto secondo Morawiecki  si concretizza in opportunità per gli investitori obbligazionari, per i quali la Costa d'Avorio rappresenta un caso potenzialmente interessante. Esiste un chiaro piano di consolidamento fiscale, la crescita rimane elevata e il debito/PIL è basso, con un quadro politico relativamente stabile e autorità che stanno razionalizzando le esenzioni fiscali. Il National Development Plan, fiore all'occhiello dell'attuale governo, sta dando i suoi frutti, grazie allo sviluppo di connessioni interurbane tra Abidjan a Sud e Korhogo a Nord. Ma restano altri problemi, come il fatto che solo il 56,7% dei bambini ha portato a termine l'istruzione primaria.

SUPPORTO DA PARTE DEL FMI


Dopo la pandemia, come altri Mercati Emergenti, la Costa d'Avorio ha ricevuto 3,5 miliardi di euro dal FMI a maggio 2023, ed è stata anche il primo paese dell'Africa subsahariana a tornare sul mercato obbligazionario primario, con un'emissione di eurobond da 2,6 miliardi di dollari a gennaio. Il governo ha destinato parte dei fondi alla gestione delle passività e alla razionalizzazione degli ammortamenti, ma ha anche riservato circa 1,1 miliardi di dollari a progetti di sostenibilità.

FORTE DOMANDA PER EMISSIONE DI BOND


L'emissione di debito non è riuscita a soddisfare la domanda, a conferma della fiducia degli investitori, e il vicino Benin ha seguito a ruota con una prima emissione in dollari. Operazioni che potrebbero essere il primo passo per ridare vita al mercato più in generale, dopo due anni. Attualmente il rating della Costa d'Avorio è BB, ma i l governo spera in una promozione a Investment Grade nei prossimi due anni. Non sorprende, rileva l’esperto di abrdn in conclusione, che i titoli di Stato della Costa d’Avorio, i cui spread ricadono ampiamente nella media dell’Africa Sub Sahariana, “rimangano fra i più ricercati dagli investitori”.

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