L'appuntamento

Al via il workshop Ambrosetti: “Eccesso di burocrazia blocca Pmi, sviluppo e innovazione”

A Cernobbio si è aperta la trentacinquesima edizione del workshop organizzato da The European House – Ambrosetti. Tra gli ospiti Klaas Knot e Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia

di Antonio Cardarelli 5 Aprile 2024 12:01

financialounge -  economia Forum Ambrosetti mercato unico
“Offrire alla classe dirigente internazionale e italiana un’occasione di approfondimento seria e qualificata sugli scenari geopolitici, economici, tecnologici e sociali, e sulle loro implicazioni per le imprese e per i Paesi”. È l’obiettivo della trentacinquesima edizione del workshop organizzato da The European House – Ambrosetti a Cernobbio. L’appuntamento, ormai un classico nel mondo economico, si è aperto oggi e durerà fino a domani, sabato 6 aprile.

OSPITI E TEMI


Tra gli ospiti più attesi a Villa d’Este ci sono il ceo di Ubs, Sergio Ermotti, il presidente della Banca Centrale dei Paesi Bassi, Klaas Knot, e il Commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni. A loro, tra gli altri, il compito di affrontare i temi caldi dell’economia e dei mercati, con focus su temi specifici come l’intelligenza artificiale, le valute digitali, i rischi per gli investimenti e la politica economica e monetaria europea.

OPPORTUNITÀ DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


Come sempre, i lavori del workshop Ambrosetti prenderanno spunto da ricerche e studi presentati in anteprima. Nel primo rapporto presentato, “Il futuro del Mercato Unico europeo”, si è parlato anche delle potenzialità di crescita economica derivanti dall’Intelligenza Artificiale, con l’Europa che si sta posizionando tra i leader dell’innovazione ma che rischia di autolimitarsi a causa delle regolamentazioni dell’AI Act. Il timore, secondo il report, è che si possa perdere competitività nei confronti di Cina e Usa. Secondo l'Eprs (European Parliamentary Research Service), infatti, le politiche dell'Ue che regolano l'automazione e le tecnologie dell'AI hanno “il potenziale per sbloccare un valore aggiunto stimato in 206 miliardi di euro all'anno per l'economia europea' e 'dando la priorità a queste misure, l'Ue può rafforzare la sua posizione di hub globale dell'IA ed evitare di rimanere un attore secondario”.

SCOLLAMENTO TRA MERCATO UNICO E PMI


L’edizione di quest’anno del workshop è stata l’occasione per fare il punto sui 30 anni dalla creazione del Mercato Unico europeo. “La comunità imprenditoriale chiede all'Europa più mercato, ma permane un persistente scollamento fra le Pmi e il Mercato Unico di cui colgono maggiormente gli aspetti legati alle complicazioni amministrative e all'aumento dei costi di compliance”, emerge dal report. Nell’analisi si evidenzia un Mercato Unico a velocità diverse a seconda del settore, con le criticità maggiori che arrivano da energia, trasporti e settore finanziario, dove prevalgono ancora approcci più localistici. A creare barriere, secondo l’analisi, sono la sovrabbondanza di norme, la tendenza all'avversione al rischio e le difficoltà di attuazione, mentre lo sviluppo di un nuovo Mercato Unico potrebbe creare nuove opportunità e innovazione.

UNIONE BANCARIA ANCORA LONTANA


Nella sessione di apertura del workshop Ambrosetti è stato toccato anche il tema dell'unione bancaria che “ancora non si vede”. “L'assenza di un efficiente meccanismo di backstop per il sistema bancario - si legge nel dossier - intensifica il rischio di contagio finanziario e di instabilità economica in tutta l'Eurozona e il quadro normativo frammentato impediscono la competitività delle imprese". Da questo punto di vista, emerge “l'urgente necessità di un'unione bancaria per affrontare i rischi sistemici e promuovere l'integrazione e la stabilità finanziaria: i meccanismi istituiti per fronteggiare la sfida bancaria del 2011 hanno avuto un impatto positivo sul mercato” mentre “i fattori che impediscono il loro pieno funzionamento sono legati alla riluttanza degli Stati a condividere il rischio finanziario e a preoccupazioni relative alla sovranità nazionale”.

Trending