Analisi e previsioni
Eleva Capital spiega la view positiva a sostegno dei mercati azionari
Sulla scia di questa view macro il posizionamento di portafoglio del fondo Eleva Absolute Return Europe evidenzia una forte convinzione sui ciclici a livello settoriale
di Leo Campagna 8 Aprile 2024 14:26
L’indicatore macroeconomico proprietario Eleva Capital Index nel terzo trimestre 2023 ha raggiunto un punto di svolta e, da quel momento, ha continuato a confermare l’idea della ripartenza del ciclo economico. Una dinamica che ha spinto gli esperti di Eleva Capital ad allestire i portafogli fin da settembre/ottobre, pronti a cogliere le possibili opportunità di una ripresa con un certo anticipo e maggiore convinzione sulla scia del forte andamento economico degli Stati Uniti.
Diversi gli elementi a sostegno di una view positiva sull’azionario a cominciare della fine della fase di riduzione delle scorte di magazzino, superate, dopo un ciclo di riduzione delle giacenze aziendali durato quasi 2 anni, dai nuovi ordini. “Un’inversione di tendenza che dovrebbe portare ad un aumento della produzione e ad un ulteriore miglioramento degli indici PMI. In parallelo la combinazione positiva della crescita dei salari e della remunerazione dei risparmi dovrebbe contribuire ad un incremento di circa il 6% delle entrate dei consumatori, contro un’inflazione che in Europa si sta dirigendo verso il 2%, con ricadute positive sui consumi”, spiegano i manager di Eleva Capital.
A proposito di inflazione, in Europa potrebbe scendere sotto al 2% già nei prossimi mesi, con un probabile taglio dei tassi di 25 punti base (-0,25%) durante il meeting Bce di giugno. Al contrario, la Fed potrebbe essere costretta ad attendere prima di tagliare, dal momento che la dinamica inflattiva statunitense si mostra più persistente.
Per quanto riguarda poi gli utili aziendali, la cui crescita in Europa è stimata a circa il 5% (escluso il settore energy), non si può escludere che possano spingersi al +7/8% nel 2024. “Potrebbe accadere se ci fosse un miglioramento delle condizioni macro, il sostegno dei piani di buyback ed un aumento della produttività (favorita da intelligenza artificiale, automazione, efficienza energetica)”, fanno sapere i professionisti di Eleva Capital. Secondo i quali, mentre le valutazioni azionarie restano nella media, nonostante cinque mesi di rally, il sentiment degli investitori non è euforico, come confermato anche dai flussi di investimento sull’azionario europeo tornati positivi solo di recente ed in maniera marginale.
In ogni caso, meglio restare vigili perché un possibile surriscaldamento dell’economia americana, un ritorno dell’inflazione o possibili escalation nei conflitti in Ucraina e medio-oriente potrebbero favorire una correzione dei mercati. Al momento, tuttavia, prevalgono i fattori di supporto all’azionario e l’esposizione netta del fondo Eleva Absolute Return Europe viene mantenuta al 35%, con un sovrappeso di dieci punti percentuali rispetto alla media storica del 25%.
“A livello settoriale abbiamo una forte convinzione sui ciclici, sia nel segmento growth che in quello value” riferiscono gli esperti di Eleva Capital. Nel primo, ne sono un esempio aziende ad alta crescita come Adyen, nelle soluzioni di pagamento digitali, o che beneficiano del nuovo ciclo, come i produttori di apparecchiature (Schneider Electric) e semiconduttori (ASML), e i beni di lusso (Hermes, LVMH). In ambito value, invece, privilegiate le banche (BBVA, Intesa Sanpaolo, Barclays e KBC) che, oltre ad accantonamenti più bassi, beneficiano di un margine netto di interesse elevato, e i materiali di base nella chimica (come BASF e Arkema), nelle costruzioni (CRH) e nel cartario (Stora Enso).
Sottopeso, al contrario, nei settori più difensivi, come i beni di consumo di prima necessità, farmaceutici, telecom ed energia: in quest’ultimo settore Eleva Capital ritiene che peseranno nel 2024 le incertezze sulla domanda globale, in particolare da parte della Cina. Tra le utility, emerge invece un posizionamento su E.ON per cavalcare il tema della transizione energetica. “Continuiamo poi a privilegiare le mega e large cap. Le small cap stentano ancora a riprendersi e, nonostante la nostra visione costruttiva su di esse, siamo pronti a investirvi con maggiore decisione in corrispondenza dell’inizio dei tagli sui tassi di interesse”, concludono i manager di Eleva Capital.
UNA VIEW POSITIVA SULL’AZIONARIO
Diversi gli elementi a sostegno di una view positiva sull’azionario a cominciare della fine della fase di riduzione delle scorte di magazzino, superate, dopo un ciclo di riduzione delle giacenze aziendali durato quasi 2 anni, dai nuovi ordini. “Un’inversione di tendenza che dovrebbe portare ad un aumento della produzione e ad un ulteriore miglioramento degli indici PMI. In parallelo la combinazione positiva della crescita dei salari e della remunerazione dei risparmi dovrebbe contribuire ad un incremento di circa il 6% delle entrate dei consumatori, contro un’inflazione che in Europa si sta dirigendo verso il 2%, con ricadute positive sui consumi”, spiegano i manager di Eleva Capital.
INFLAZIONE: IN DISCESA IN EUROPA, PIU’ PERSISTENTE NEGLI USA
A proposito di inflazione, in Europa potrebbe scendere sotto al 2% già nei prossimi mesi, con un probabile taglio dei tassi di 25 punti base (-0,25%) durante il meeting Bce di giugno. Al contrario, la Fed potrebbe essere costretta ad attendere prima di tagliare, dal momento che la dinamica inflattiva statunitense si mostra più persistente.
UTILI AZIENDALI: IN EUROPA POSSONO SPINGERSI AL +7/8% NEL 2024
Per quanto riguarda poi gli utili aziendali, la cui crescita in Europa è stimata a circa il 5% (escluso il settore energy), non si può escludere che possano spingersi al +7/8% nel 2024. “Potrebbe accadere se ci fosse un miglioramento delle condizioni macro, il sostegno dei piani di buyback ed un aumento della produttività (favorita da intelligenza artificiale, automazione, efficienza energetica)”, fanno sapere i professionisti di Eleva Capital. Secondo i quali, mentre le valutazioni azionarie restano nella media, nonostante cinque mesi di rally, il sentiment degli investitori non è euforico, come confermato anche dai flussi di investimento sull’azionario europeo tornati positivi solo di recente ed in maniera marginale.
PREVALGONO I FATTORI DI SUPPORTO ALL’AZIONARIO
In ogni caso, meglio restare vigili perché un possibile surriscaldamento dell’economia americana, un ritorno dell’inflazione o possibili escalation nei conflitti in Ucraina e medio-oriente potrebbero favorire una correzione dei mercati. Al momento, tuttavia, prevalgono i fattori di supporto all’azionario e l’esposizione netta del fondo Eleva Absolute Return Europe viene mantenuta al 35%, con un sovrappeso di dieci punti percentuali rispetto alla media storica del 25%.
UNA FORTE CONVINZIONE SUI CICLICI
“A livello settoriale abbiamo una forte convinzione sui ciclici, sia nel segmento growth che in quello value” riferiscono gli esperti di Eleva Capital. Nel primo, ne sono un esempio aziende ad alta crescita come Adyen, nelle soluzioni di pagamento digitali, o che beneficiano del nuovo ciclo, come i produttori di apparecchiature (Schneider Electric) e semiconduttori (ASML), e i beni di lusso (Hermes, LVMH). In ambito value, invece, privilegiate le banche (BBVA, Intesa Sanpaolo, Barclays e KBC) che, oltre ad accantonamenti più bassi, beneficiano di un margine netto di interesse elevato, e i materiali di base nella chimica (come BASF e Arkema), nelle costruzioni (CRH) e nel cartario (Stora Enso).
SOTTOPESO NEI SETTORI PIÙ DIFENSIVI
Sottopeso, al contrario, nei settori più difensivi, come i beni di consumo di prima necessità, farmaceutici, telecom ed energia: in quest’ultimo settore Eleva Capital ritiene che peseranno nel 2024 le incertezze sulla domanda globale, in particolare da parte della Cina. Tra le utility, emerge invece un posizionamento su E.ON per cavalcare il tema della transizione energetica. “Continuiamo poi a privilegiare le mega e large cap. Le small cap stentano ancora a riprendersi e, nonostante la nostra visione costruttiva su di esse, siamo pronti a investirvi con maggiore decisione in corrispondenza dell’inizio dei tagli sui tassi di interesse”, concludono i manager di Eleva Capital.
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