Politica monetaria

LGIM: il taglio della Bce a giugno è lo scenario più probabile

Un commento di Simon Bell, Fund Manager per l’Active Fixed Income, sottolinea che è ora più cruciale che mai l’arrivo di dati positivi, che indichino un’inflazione convergente verso gli obiettivi prefissati

di Stefano Caratelli 12 Aprile 2024 10:40

financialounge -  BCE LGIM Simon Bell
Nessuna novità nella politica monetaria, ma un’affermazione che lascia presagire un atteggiamento più distensivo. Così Simon Bell, Fund Manager per l’Active Fixed Income di Legal & General Investment Management (LGIM), riassume quanto emerso dal meeting della BCE, sottolineando le parole della presidente Christine Lagarde: “Se le prospettive del Consiglio circa l’andamento dell’inflazione, le dinamiche dell’inflazione sottostante e l’impatto dei provvedimenti presi dovessero migliorare a tal punto da aumentare la speranza di una convergenza verso gli obiettivi prefissati, allora sarebbe opportuna la riduzione delle attuali restrizioni della politica monetaria”.

ABBANDONATE LE PRECEDENTI POSIZIONI DI NEUTRALITÀ


L’esperto di LGIM osserva che la BCE ha abbandonato le sue precedenti posizioni di neutralità sintetizzate nella formula “Mantenere il livello attuale per un periodo sufficientemente lungo”, senza però impegnarsi formalmente per un taglio dei tassi a giugno. Ma allo stesso tempo ha dato un segnale forte quando ha fatto riferimento ai dati futuri, facendo intuire che, se questi si dovessero dimostrare in linea con le aspettative, allora il taglio ci sarà davvero.

POSSIBILE ALLENTARE ANCHE PRIMA DELLA FED


Tra i punti importanti toccati in conferenza stampa da Lagarde, Bell segnala la possibilità di abbassare i tassi d’interesse prima della Fed. A differenza di ciò che ci si poteva aspettare, la presidente della BCE non ha del tutto escluso questa eventualità, affermando che, sebbene le dinamiche globali siano un fattore importante nei modelli decisionali, gli elementi che determinano l’inflazione in Europa sono diversi e potrebbe essere così anche in futuro.

SEGNALI DA ALCUNI MEMBRI DEL BOARD


Ulteriore speranza verso un taglio dei tassi a giugno, secondo Bell, la dà anche il fatto che alcuni esponenti del Consiglio della BCE sarebbero stati favorevoli a un taglio già in questo meeting, un elemento che non deve sorprendere visto quanto siano diventati più espliciti alcuni membri “colombe” dopo le buone notizie di marzo.

DATI POSITIVI PIÙ CRUCIALI CHE MAI


In conclusione, sottolinea Bell, nonostante i dati che arrivano circa l’andamento dell’inflazione e dell’indice dei prezzi al consumo in USA, LGIM ritiene che giugno resti comunque la data più probabile per assistere a un primo taglio dei tassi. Ma, aggiunge, “dobbiamo comunque considerare che l’arrivo di dati positivi, che indicano una convergenza verso gli obiettivi prefissati, ora è più cruciale che mai”.

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