Obbligazioni
RBC BlueBay AM, ecco cosa fare dopo che le speranze di un taglio dei tassi sono rimandate
Secondo Mark Dowding (RBC BlueBay Asset Management) con i Treasury a 2 anni intorno al 5%, non sembra valere la pena possedere molta duration, soprattutto per quanto riguarda le scadenze più lunghe
di Leo Campagna 15 Aprile 2024 09:21
I dati dell’inflazione CPI USA di marzo hanno segnato il terzo aumento mensile consecutivo e ora sembra difficile sostenere la tesi che i prezzi al consumo possano attestarsi presto verso l'obiettivo della Fed del 2%. Con il rialzo delle quotazioni del petrolio, le speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed si stanno rimandando precipitosamente, anche perché, dati alla mano, non sembrano esserci evidenze che l'economia statunitense abbia bisogno di abbassare i tassi a breve.
“E’ infatti evidente la resilienza della crescita statunitense, come confermato anche dal mercato del lavoro che continua a indicare rischi di rialzo per i salari, anche se l’immigrazione e l'aggiunta netta di nuovi posti di lavoro a bassa retribuzione stanno contribuendo a ridurre i dati sui compensi a livello aggregato” sottolinea Mark Dowding, Fixed Income CIO, RBC BlueBay Asset Management. Tuttavia, a Washington si continua a dire che Powell vorrebbe tagliare i tassi, se solo i dati glielo consentissero. Comunque, se si presenterà l'opportunità, un taglio dei tassi prima delle elezioni rimane, almeno nella speranza del Presidente Biden, una possibilità.
A proposito, sul fronte politico, la corsa per le presidenziali rimane combattuta, anche se Trump è il favorito. Una vittoria netta dei repubblicani è possibile ma l’esito più probabile sembra una spaccatura tra Congresso e Senato. “Un risultato del genere significherebbe che non ci sarà molto spazio per manovre politiche, a parte nel commercio, nell'immigrazione e in politica estera. Ciò potrebbe comportare una politica fiscale più rigida, se una parte dei tagli fiscali precedenti venisse lasciata scadere nel 2025”, spiega Dowding, secondo il quale una vittoria di Trump significherebbe anche più dazi e misure sull'immigrazione, che avrebbero un effetto inflazionistico netto.
L'altro dato che emerge da Washington è che l'attenzione della politica estera statunitense rimane molto più rivolta alla Cina che all'Ucraina. Quest’ultima non è vista come particolarmente importante e viene considerata più come un problema europeo. Ci si aspetta che la Russia conquisti altri territori, prima che Putin decida di averne abbastanza. La domanda è quanto saranno estese queste conquiste e come si comporterà l’Europa.
Nel frattempo, la Bce ha annunciato questa settimana un possibile taglio dei tassi a giugno. “La realtà è che le economie statunitensi ed europee sono su traiettorie molto diverse e, quindi, una maggiore divergenza di politiche monetarie è ragionevole, arrivati a questo punto. Tuttavia, i rendimenti dei bund rischiano di essere trainati al rialzo dai Treasury e l'indebolimento dell'euro in termini di valuta estera potrebbe diventare un fattore limitante per la Bce nei prossimi mesi” riferisce il manager di RBC BlueBay AM.
Guardando avanti, la maggior parte delle previsioni sembra allineata alle proiezioni di futuri tagli dei tassi, anche se spinti più verso il 2025. Pertanto, la speranza che ha sostenuto le valutazioni degli asset sarebbe semplicemente rinviata, piuttosto che annullata. “Gli asset di rischio potrebbero avere una buona performance, con l'economia statunitense che continua a crescere a un ritmo robusto. Nella seconda metà del 2023 i titoli a due anni rendevano i 5% e l'impatto economico è stato minimo mentre, non sembrano esserci all’orizzonte timori di recessione” commenta Dowding.
Non si può tuttavia escludere che il futuro possa apparire più incerto, causando un aumento della volatilità: una dinamica che potrebbe limitare la possibilità di un forte rialzo dei mercati nelle prossime settimane. “Per il resto, con i Treasury a 2 anni intorno al 5%, non sembra affatto valere la pena possedere molta duration, soprattutto per quanto riguarda le scadenze più lunghe” conclude il Fixed Income CIO di RBC BlueBay.
LA RESILIENZA DELLA CRESCITA STATUNITENSE
“E’ infatti evidente la resilienza della crescita statunitense, come confermato anche dal mercato del lavoro che continua a indicare rischi di rialzo per i salari, anche se l’immigrazione e l'aggiunta netta di nuovi posti di lavoro a bassa retribuzione stanno contribuendo a ridurre i dati sui compensi a livello aggregato” sottolinea Mark Dowding, Fixed Income CIO, RBC BlueBay Asset Management. Tuttavia, a Washington si continua a dire che Powell vorrebbe tagliare i tassi, se solo i dati glielo consentissero. Comunque, se si presenterà l'opportunità, un taglio dei tassi prima delle elezioni rimane, almeno nella speranza del Presidente Biden, una possibilità.
FRONTE POLITICO
A proposito, sul fronte politico, la corsa per le presidenziali rimane combattuta, anche se Trump è il favorito. Una vittoria netta dei repubblicani è possibile ma l’esito più probabile sembra una spaccatura tra Congresso e Senato. “Un risultato del genere significherebbe che non ci sarà molto spazio per manovre politiche, a parte nel commercio, nell'immigrazione e in politica estera. Ciò potrebbe comportare una politica fiscale più rigida, se una parte dei tagli fiscali precedenti venisse lasciata scadere nel 2025”, spiega Dowding, secondo il quale una vittoria di Trump significherebbe anche più dazi e misure sull'immigrazione, che avrebbero un effetto inflazionistico netto.
POLITICA ESTERA STATUNITENSE
L'altro dato che emerge da Washington è che l'attenzione della politica estera statunitense rimane molto più rivolta alla Cina che all'Ucraina. Quest’ultima non è vista come particolarmente importante e viene considerata più come un problema europeo. Ci si aspetta che la Russia conquisti altri territori, prima che Putin decida di averne abbastanza. La domanda è quanto saranno estese queste conquiste e come si comporterà l’Europa.
POSSIBILE TAGLIO DEI TASSI DELLA BCE A GIUGNO
Nel frattempo, la Bce ha annunciato questa settimana un possibile taglio dei tassi a giugno. “La realtà è che le economie statunitensi ed europee sono su traiettorie molto diverse e, quindi, una maggiore divergenza di politiche monetarie è ragionevole, arrivati a questo punto. Tuttavia, i rendimenti dei bund rischiano di essere trainati al rialzo dai Treasury e l'indebolimento dell'euro in termini di valuta estera potrebbe diventare un fattore limitante per la Bce nei prossimi mesi” riferisce il manager di RBC BlueBay AM.
GLI ASSET DI RISCHIO POTREBBERO AVERE UNA BUONA PERFORMANCE
Guardando avanti, la maggior parte delle previsioni sembra allineata alle proiezioni di futuri tagli dei tassi, anche se spinti più verso il 2025. Pertanto, la speranza che ha sostenuto le valutazioni degli asset sarebbe semplicemente rinviata, piuttosto che annullata. “Gli asset di rischio potrebbero avere una buona performance, con l'economia statunitense che continua a crescere a un ritmo robusto. Nella seconda metà del 2023 i titoli a due anni rendevano i 5% e l'impatto economico è stato minimo mentre, non sembrano esserci all’orizzonte timori di recessione” commenta Dowding.
I TREASURY USA INTORNO AL 5% DI RENDIMENTO
Non si può tuttavia escludere che il futuro possa apparire più incerto, causando un aumento della volatilità: una dinamica che potrebbe limitare la possibilità di un forte rialzo dei mercati nelle prossime settimane. “Per il resto, con i Treasury a 2 anni intorno al 5%, non sembra affatto valere la pena possedere molta duration, soprattutto per quanto riguarda le scadenze più lunghe” conclude il Fixed Income CIO di RBC BlueBay.