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Wellington Management vede opportunità nelle obbligazioni high yield europee

Gli esperti di Wellington Management individuano nell'Europa la regione di punta per investire in questo segmento nel nuovo regime macroeconomico: l'analisi di Konstantin Leidman, Fixed Income Portfolio Manager

di Stefano Caratelli 17 Aprile 2024 15:59

financialounge -  Konstantin Leidman mercati obbligazioni wellington management
Il nuovo regime macroeconomico, con livelli più elevati di ciclicità e dispersione tra regioni e settori e attività, offre opportunità per gli investitori del segmento High Yield, anche se la prudenza resta d’obbligo, visto che il contesto incerto e la volatilità probabilmente persisteranno. Ma gli attuali rendimenti forniscono un efficace “cuscinetto”, mentre la crescente differenziazione tra settori e regioni di questo mercato sta iniziando a creare nuove occasioni per gli investitori con un approccio bottom-up, con l’Europa che al momento è la regione di punta. È l’indicazione di un contributo di Wellington Management a cura del Fixed Income Portfolio Manager di Konstantin Leidman.

CONTESTO ESTREMAMENTE DIFFICILE DA DECIFRARE


Mentre le banche centrali sembrano aver vinto la lotta all’inflazione, i mercati hanno risposto con una notevole contrazione degli spread, che potrebbe rivelarsi prematura. Sui mercati High Yield attualmente l’Europa appare meglio posizionata degli USA, anche se esiste ancora una ragionevole probabilità di una lieve recessione globale, ma l’ago della bilancia pende sempre di più verso un atterraggio morbido, con alcune economie, Germania in particolare, ancora vulnerabili. Finora l’aumento dei tassi ha avuto un impatto limitato sugli utili, ma l’esperto di Wellington Management nei prossimi trimestri si aspetta un ulteriore peggioramento, di pari passo con il rallentamento economico.

INSOLVENZE CONTENUTE, EUROPA AVVANTAGGIATA


Ma non crede che si scatenerà un notevole aumento delle insolvenze, e prevede invece che il calo degli utili causerà probabilmente un indebolimento dei fondamentali, per cui la ricerca e la selezione saranno ancora più importanti per identificare aziende con profili di credito stabili o in miglioramento. Leidman vede insolvenze che rimarranno allineate alle medie storiche, al 4-5%, grazie anche a una qualità del mercato high yield migliore rispetto ai cicli passati, con un netto vantaggio relativo per l’Europa, dove vede diverse opportunità interessanti per aggiungere gradualmente rischio nel breve termine.

AUMENTO CONTENUTO DELLA LEVA FINANZIARIA


Non si osserva inoltre lo stesso aumento della leva finanziaria dei precedenti contesti di fine ciclo, anche perché le operazioni più rischiose sono state fuori dal mercato High Yield, nel credito privato, cresciuto molto di più del segmento ad alto rendimento. In questo ambiente incerto, l’esperto di Wellington Management ritiene ancor più importante dare priorità ad aziende con vantaggi competitivi sostenibili, come costi difficili da replicare o beni immateriali di alta qualità, fatti di marchi e brevetti, mentre diffida di aziende con vantaggi competitivi difficili da difendere.

ATTENZIONE AL CICLO DEL CAPITALE


Al proposito Leidman fa il caso di un fornitore di telecomunicazioni europeo, apprezzato da Wellington Management per la sua “scala efficiente” e la capacità di generare flussi di cassa costanti, che deve affrontare una concorrenza molto limitata con poche possibilità di passare a un altro fornitore, mentre potenziali new entry devono fare i conti con barriere all'ingresso elevate. Leidman si concentra inoltre sui cicli del capitale, avvertendo di evitare settori e regioni che stanno incrementando la capacità produttiva, perché subiranno i tassi di default più elevati in caso di inversione del ciclo.

CAUTELA SU AUTO E UTILITY, IMMOBILIARE INTERESSANTE


Per esempio, il team di Wellington Management è cauto nei confronti dei settori automobilistico e utility, poiché sta aumentando l’offerta di veicoli elettrici e di energia rinnovabile. Il settore immobiliare europeo potrebbe invece offrire opportunità interessanti, per la crescente dispersione nell’accesso al rifinanziamento tra le società “che hanno” e quelle “che non hanno”. In conclusione, Leidman prende atto dei numerosi rischi economici che si stagliano all’orizzonte, e prevede nel breve termine ulteriori aumenti di volatilità. Ma sottolinea anche l’emergere di varie opportunità, in particolare in Europa, per gli investitori disposti a intraprendere ricerche approfondite e ad avventurarsi al momento opportuno in aree “sfavorite” dal mercato.

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