Il fondo
Amundi con IFC raccoglie 436 milioni di dollari per sostenere la ripresa green
L’iniziativa ha lo scopo di contribuire ad ampliare la disponibilità e la domanda di segmenti poco sviluppati del mercato delle obbligazioni sostenibili, con un focus sui mercati emergenti
di Fabrizio Arnhold 18 Aprile 2024 12:06
Sostenere la ripresa green. Amundi, primo asset manager europeo fra i primi 10 operatori a livello mondiale e IFC, membro del Gruppo Banca Mondiale, hanno annunciato il closing finale di Seed, acronimo di Sustainable Emerging Economy Development Debt, un comparto di Amundi Planet II, Sa Sicav-Raif. Il fondo, lanciato nel 2021 a margine della COP26 di Glasgow, ha raccolto 436 milioni di dollari da investitori istituzionali, tra cui IFC, Alecta, Cassa depositi e prestiti e APK-Pensionskasse, mobilitando così investimenti privati in obbligazioni sostenibili dei mercati emergenti. L’obiettivo è quello di promuovere una ripresa economica green, resiliente e inclusiva.
Il fondo è classificato come articolo 8 del Regolamento SFDR. L’iniziativa ha lo scopo di contribuire ad ampliare la disponibilità e la domanda di segmenti poco sviluppati del mercato delle obbligazioni sostenibili, rafforzando la classe di attivi e destinando maggiori risorse ad aree prioritarie come la mitigazione del clima e l’uguaglianza di genere. Il capitale è strutturato per limitare il rischio per gli investitori istituzionali che, diversamente, potrebbero essere meno interessati a investire in obbligazioni orientate all’impatto, soprattutto nei mercati meno sviluppati.
La strategia, oltre a mobilitare il capitale necessario, offre ad altri asset manager e investitori istituzionali un nuovo modello da replicare, amplificando così ulteriormente il suo impatto. “Questo fondo sottolinea il crescente interesse per le obbligazioni sostenibili e la loro resilienza di fronte all'incertezza economica globale", ha dichiarato Tomasz Telma, Director and Global Head di IFC’s Financial Institutions Group. "Soluzioni di finanziamento innovative come il fondo SEED consentono una maggiore mobilitazione di capitali del settore privato verso i mercati emergenti, con l'obiettivo di colmare un'enorme carenza di finanziamenti e incanalare le risorse per affrontare le sfide globali”.
"Siamo orgogliosi di svolgere un ruolo guida nella finanza responsabile insieme a IFC, affrontando sfide fondamentali come la disuguaglianza e il cambiamento climatico”, ha commentato Jean-Jacques Barbéris, Head of the Institutional and Corporate Clients Division and ESG di Amundi. “Questo fondo è un ottimo esempio dei benefici che derivano dalle partnership di tipo pubblico-privato nella creazione di nuovi mercati per contribuire a colmare le lacune di finanziamento nelle regioni in cui il finanziamento è più necessario”.
“L'investimento offre ad Alecta l'opportunità di sostenere uno sviluppo più sostenibile incoraggiando l'emissione di obbligazioni green, sociali e legate alla sostenibilità nei mercati emergenti", ha dichiarato Tony Persson, Head of Fixed Income and Strategy di Alecta. "Il fondo si basa sull’esperienza pregressa di Amundi nell'emissione di obbligazioni verdi con Amundi Planet, SICAV-SIF - Emerging Green One, un approccio di successo nella mobilitazione di finanziamenti green nei mercati emergenti. È un esempio dell'ambizione di Alecta di coniugare rendimenti interessanti e impatto positivo per i nostri aderenti”. Paolo Lombardo, Head of International Cooperation for Development di Cdp ha dichiarato: “Siamo lieti di aderire a un'iniziativa volta a promuovere investimenti ad alto impatto nei paesi che sono nostri partner strategici”.
"In termini di sostenibilità, molti emittenti dei mercati emergenti non sono attualmente conformi ai nostri standard ESG”, ha aggiunto Poul Thybo, Head of Investment di APK. “Il mancato coinvolgimento o il disinvestimento non cambieranno questo dato di fatto. Questo investimento di APK è un perfetto esempio di come possiamo promuovere un cambiamento positivo nei mercati emergenti, garantendo al contempo rendimenti interessanti per i nostri clienti”. Il fondo richiede che gli investimenti siano conformi agli International Capital Markets Association Principles (ICMA) che regolano le obbligazioni sostenibili e implementerà meccanismi di revisione e rendicontazione dell'impatto per verificare che tali investimenti siano allineati con gli obiettivi della strategia.
PIÙ OBBLIGAZIONI SOSTENIBILI
Il fondo è classificato come articolo 8 del Regolamento SFDR. L’iniziativa ha lo scopo di contribuire ad ampliare la disponibilità e la domanda di segmenti poco sviluppati del mercato delle obbligazioni sostenibili, rafforzando la classe di attivi e destinando maggiori risorse ad aree prioritarie come la mitigazione del clima e l’uguaglianza di genere. Il capitale è strutturato per limitare il rischio per gli investitori istituzionali che, diversamente, potrebbero essere meno interessati a investire in obbligazioni orientate all’impatto, soprattutto nei mercati meno sviluppati.
NUOVO MODELLO DA REPLICARE
La strategia, oltre a mobilitare il capitale necessario, offre ad altri asset manager e investitori istituzionali un nuovo modello da replicare, amplificando così ulteriormente il suo impatto. “Questo fondo sottolinea il crescente interesse per le obbligazioni sostenibili e la loro resilienza di fronte all'incertezza economica globale", ha dichiarato Tomasz Telma, Director and Global Head di IFC’s Financial Institutions Group. "Soluzioni di finanziamento innovative come il fondo SEED consentono una maggiore mobilitazione di capitali del settore privato verso i mercati emergenti, con l'obiettivo di colmare un'enorme carenza di finanziamenti e incanalare le risorse per affrontare le sfide globali”.
RUOLO GUIDA NELLA FINANZA RESPONSABILE
"Siamo orgogliosi di svolgere un ruolo guida nella finanza responsabile insieme a IFC, affrontando sfide fondamentali come la disuguaglianza e il cambiamento climatico”, ha commentato Jean-Jacques Barbéris, Head of the Institutional and Corporate Clients Division and ESG di Amundi. “Questo fondo è un ottimo esempio dei benefici che derivano dalle partnership di tipo pubblico-privato nella creazione di nuovi mercati per contribuire a colmare le lacune di finanziamento nelle regioni in cui il finanziamento è più necessario”.
INCORAGGIARE EMISSIONI GREEN
“L'investimento offre ad Alecta l'opportunità di sostenere uno sviluppo più sostenibile incoraggiando l'emissione di obbligazioni green, sociali e legate alla sostenibilità nei mercati emergenti", ha dichiarato Tony Persson, Head of Fixed Income and Strategy di Alecta. "Il fondo si basa sull’esperienza pregressa di Amundi nell'emissione di obbligazioni verdi con Amundi Planet, SICAV-SIF - Emerging Green One, un approccio di successo nella mobilitazione di finanziamenti green nei mercati emergenti. È un esempio dell'ambizione di Alecta di coniugare rendimenti interessanti e impatto positivo per i nostri aderenti”. Paolo Lombardo, Head of International Cooperation for Development di Cdp ha dichiarato: “Siamo lieti di aderire a un'iniziativa volta a promuovere investimenti ad alto impatto nei paesi che sono nostri partner strategici”.
PROMUOVERE CAMBIAMENTO POSITIVO
"In termini di sostenibilità, molti emittenti dei mercati emergenti non sono attualmente conformi ai nostri standard ESG”, ha aggiunto Poul Thybo, Head of Investment di APK. “Il mancato coinvolgimento o il disinvestimento non cambieranno questo dato di fatto. Questo investimento di APK è un perfetto esempio di come possiamo promuovere un cambiamento positivo nei mercati emergenti, garantendo al contempo rendimenti interessanti per i nostri clienti”. Il fondo richiede che gli investimenti siano conformi agli International Capital Markets Association Principles (ICMA) che regolano le obbligazioni sostenibili e implementerà meccanismi di revisione e rendicontazione dell'impatto per verificare che tali investimenti siano allineati con gli obiettivi della strategia.