Vini pregiati

Moët & Chandon inaugura il trend dell'alta enologia con una cuvée sartoriale su misura

La Maison del big del lusso Lvmh dà una scossa al mercato e ai conti del gruppo con Creation n.1, una cuvée sartoriale. Mentre il Liv-ex Champagne 50 riprende quota

di Paola Jadeluca 24 Aprile 2024 10:14

financialounge -  economia Mood vini
Per gli appassionati di vini pregiati una nuova cuvée che inaugura l’era dell’Haute Oenologie, l’alta enologia, Creation n. 1 di Moët & Chandon. “C’è l’alta sartoria, l’alta orologeria, l’alta gioielleria, è il momento dell’alta enologia che non può che partire dagli champagne”, racconta Benoît Gouez, chef de caves di Moët & Chandon, capo di tutta la produzione della maison di Épernay, la più grande casa di champagne che fa capo al colosso del lusso Lvmh. Creation n. 1  esce sul mercato per segnare i 280 anni di storia della maison.

Un assemblaggio di sette annate straordinarie selezionate nell’arco di 20 anni, prodotte in modo unico e lasciate invecchiare attraverso diversi processi di maturazione, per poi essere riunite in’unica etichetta. Gouez ha un particolare talento per progetti innovativi e grazie a lui Moët & Chandon, finita un tempo all’ombra di altri brand più prestigiosi, ha rialzato la testa.

OUTLOOK POSITIVO DOPO LA FRENATA


E’ questo è il momento giusto per creare un esemplare raro, per pochi ricchi estimatori, che possono contribuire a sollevare verso l’alto gli indici mondiali del vino. Dopo anni di rincorsa, infatti, lo champagne ha fatto registrare una frenata sul Liv-ex, la Borsa dei Fine Wine, arrivando addirittura a perdere il 22,9% in un anno. Anche per Lvmh il settore wine& spirits - che ha sempre rallegrato i conti di Bernard Arnault fondatore, presidente e ceo - ha rallentato. I risultati della prima trimestrale, segnano meno 16% sullo stesso periodo dell’anno precedente, perdita di fatturato dovuta in particolare a una flessione proprio degli champagne.

INDICI IN RIPRESA


L’outlook resta però positivo. Sul Liv-ex l’indice Champagne 50 ha invertito la rotta. E in casa Lvmh si investe sul futuro: “Wines & Spirits continuano a perseguire una strategia di valore, sposando la tradizione e l’innovazione”, scrive Bernard Arnault nel report finanziario annuale, che vede come valore in crescita gli investimenti operativi, destinati proprio a riportare verso l’alto fatturato e profitti.

TRADIZIONE E INNOVAZIONE LA LEVA DEL BUSINESS


Innovazione, la leva del business su tutti i fronti. Ma innovare uno champagne sembra un’operazione impossibile. Si può lavorare sul design, sui cofanetti, sulle etichette. Ma il contenuto è sacro: l’impronta della maison, lo stile della casa, è la chiave di volta della storia e del successo delle bollicine francesi. Benoît Gouez è la prova che si può fare innovazione nella tradizione anche nello champagne. Primo a inventare Ice Imperial, champagne da bere con il ghiaccio, un’eresia per i puristi e che invece ha conquistato  subito i gusti dei consumatori, copiato a ruota da altre case. Gouez ha addirittura inventato MCIII, una etichetta tra le più pregiate, assemblaggio di 3 diversi strati di materiali- acciaio, legno, vetro- e di diversi millesimati. E’ su questa strada che si inserisce la Collection Impériale Création No. 1, un intricato assemblaggio che inizia con Grand Vintage 2013, maturato in vasche di acciaio inox, cui si aggiungono la raffinata annata 2012, la potente 2010, la tesa 2008, la corposa 2006, la vivace 2000 (invecchiata in botti di rovere) per terminare con l'elegante 2004, affinata sui lieviti in bottiglia dopo la seconda fermentazione.

I COLLEZIONISTI TENGONO ALTE LE QUOTAZIONI


Uno champagne Brut Nature senza zuccheri aggiunti nel dosaggio; un vino, strutturato e sofisticato, in edizione limitata. “Oggi, la nostra “biblioteca” di vini di riserva, una delle più grandi della regione, mi ha permesso di dare vita a questa creazione, che racchiude tutta la profondità del tempo”, commenta Gouez nel suo roadshow a Roma, una delle tappe di presentazione per operatori e appassionati. A tenere alte le quotazioni sono i collezionisti: in questo ambito di investimenti cosiddetti di passione, vedono ogni etichetta allo stesso tempo come un bene prezioso da riporre in cantina, e un nettare da gustare con amici o anche da soli. Esperti in prima fila al borsino delle novità, a fianco di specialisti e operatori. Soprattutto quando si tratta di uno champagne, il prodotto che maggiormente racchiude il senso del lusso.

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