L'apertura dei mercati
Borse caute dopo le parole di Powell sull'inflazione
Apertura nel segno della prudenza per i listini europei nella prima seduta dopo il meeting della Fed, che ha lasciato invariati i tassi di interesse
di Antonio Cardarelli 2 Maggio 2024 09:12
Le Borse europee aprono contrastate nella penultima seduta della settimana. Il Ftse Mib di Piazza Affari parte poco sotto la parità nonostante il buon avvio dei titoli bancari. Ancora sotto pressione Stellantis dopo i giudizi negativi degli analisti.
Il meeting della Federal Reserve ha rispettato le attese dei mercati, con la banca centrale Usa che ha lasciato invariati i tassi di interesse al 5,25-5,5%. Tuttavia, la Fed ha annunciato una frenata nel ritmo di riduzione del suo bilancio, riducendo le vendite dei titoli in suo possesso a un massimo di 25 miliardi di dollari al mese. Nella conferenza stampa post meeting Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha ha affermato che probabilmente ci vorrà più tempo del previsto prima che la banca centrale si fidi che l'inflazione si stia avvicinando all'obiettivo del 2%.
Lo stesso Powell ha però frenato le speculazioni secondo cui la Fed potrebbe aver bisogno di aumentare nuovamente i tassi per controllare gli aumenti dei prezzi. “Penso che sia improbabile che la prossima mossa del tasso ufficiale sarà un aumento”, ha chiarito. Attualmente gli analisti prevedono un solo ritocco dei tassi di interesse, al ribasso, nel corso dell’anno (probabilmente a novembre) contro i tre tagli che erano stati preventivati nei mesi scorsi per il 2024.
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Sui mercati asiatici chiusura in leggero calo (-0,1%) per l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo, frenato dai titoli dei settori auto ed elettronica. La cautela si è diffusa dopo il rimbalzo dello yen che ha alimentato nuove speculazioni su un intervento delle autorità giapponesi sul mercato dei cambi. In Cina, con Shanghai chiusa per festività, decolla la Borsa di Hong Kong che a poco dalla chiusura guadagna il 2,4%.
Sul valutario, il cambio l'euro dollaro si attesta a 1,07141 (1,069 alla chiusura del 30 aprile), l'euro/yen a 166,688 (da 167, 58). In salita il petrolio con il Brent luglio che scambia a 84,02 dollari al barile (+0,7%) e il Wti giugno a 79,54 dollari (+0,68%). Il gas naturale scambia a 29 euro al megawattora (+0,94%).
LA FED NON TOCCA I TASSI
Il meeting della Federal Reserve ha rispettato le attese dei mercati, con la banca centrale Usa che ha lasciato invariati i tassi di interesse al 5,25-5,5%. Tuttavia, la Fed ha annunciato una frenata nel ritmo di riduzione del suo bilancio, riducendo le vendite dei titoli in suo possesso a un massimo di 25 miliardi di dollari al mese. Nella conferenza stampa post meeting Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha ha affermato che probabilmente ci vorrà più tempo del previsto prima che la banca centrale si fidi che l'inflazione si stia avvicinando all'obiettivo del 2%.
LE PAROLE DI POWELL
Lo stesso Powell ha però frenato le speculazioni secondo cui la Fed potrebbe aver bisogno di aumentare nuovamente i tassi per controllare gli aumenti dei prezzi. “Penso che sia improbabile che la prossima mossa del tasso ufficiale sarà un aumento”, ha chiarito. Attualmente gli analisti prevedono un solo ritocco dei tassi di interesse, al ribasso, nel corso dell’anno (probabilmente a novembre) contro i tre tagli che erano stati preventivati nei mesi scorsi per il 2024.
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Sui mercati asiatici chiusura in leggero calo (-0,1%) per l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo, frenato dai titoli dei settori auto ed elettronica. La cautela si è diffusa dopo il rimbalzo dello yen che ha alimentato nuove speculazioni su un intervento delle autorità giapponesi sul mercato dei cambi. In Cina, con Shanghai chiusa per festività, decolla la Borsa di Hong Kong che a poco dalla chiusura guadagna il 2,4%.
VALUTE E PETROLIO
Sul valutario, il cambio l'euro dollaro si attesta a 1,07141 (1,069 alla chiusura del 30 aprile), l'euro/yen a 166,688 (da 167, 58). In salita il petrolio con il Brent luglio che scambia a 84,02 dollari al barile (+0,7%) e il Wti giugno a 79,54 dollari (+0,68%). Il gas naturale scambia a 29 euro al megawattora (+0,94%).
