Tensione in crescita

Gli Usa varano dazi del 102,5% sulle auto elettriche prodotte in Cina

Raffica di aumenti delle imposte relative ai prodotti Made in China. Non solo auto ma anche batterie, chip e pannelli fotovoltaici. L’irritazione di Pechino: “A rischio la cooperazione tra i due Paesi”

di Antonio Cardarelli 14 Maggio 2024 15:42

financialounge -  dazi economia Usa-Cina
Una raffica di imposte sulle merci prodotte in Cina. L’amministrazione Biden ha varato un pacchetto di misure per contrastare la concorrenza di Pechino, a cominciare da quella sulle auto elettriche. Per le vetture prodotte in Cina, infatti, è stato deciso un aggravio del 102,5%.

AUTO ELETTRICHE NEL MIRINO


La lista dei prodotti Made in China finiti nel mirino del governo Usa è lunga. Secondo le prime stime saranno colpiti circa 18 miliardi di dollari di merci dalle misure che entreranno in vigore tra il 2024 e il 2026.  Tornando ai settori, si tratta prevalentemente di ambiti ritenuti strategici dall’amministrazione Usa. Per quanto riguarda le auto elettriche, i dazi sono stati praticamente quadruplicati: dall’attuale 27,5% al 102,5%. Anche le batterie al litio prodotte in Cina sono state tassate al rialzo, dal 7,5% al 25%.

SEMICONDUTTORI E PANNELLI SOLARI


Il governo Usa ha inoltre raddoppiato i dazi sui pannelli solari Made in China, dal 25% al 50%. Secondo diverse stime, l’80% dei pannelli solari venduti nel mondo viene prodotto in Cina, dove il costo di produzione è inferiore di oltre la metà rispetto agli Usa. Un altro settore strategico “protetto” dall’aumento dei dazi è quello dei semiconduttori. In questo caso l’amministrazione Biden ha portato le imposte sui chip cinesi al 50% dal 25%. Anche siringhe e aghi sono finite nelle norme sui dazi, così come respiratori e mascherine. Infine, come annunciato da tempo, le tariffe su alcuni tipi di acciaio e alluminio saliranno al 25%.

LA RISPOSTA DI PECHINO


La raffica di dazi sulle merci cinesi esportate negli Usa, ovviamente, non è stata accolta positivamente da Pechino. Il ministero del Commercio cinese, in una nota, esprime "forte insoddisfazione" e ha presentato rimostranze contro l'iniziativa americana sottolineando di voler adottare "misure risolute a difesa dei propri interessi”. Secondo Pechino l'incremento dei dazi viola gli impegni presi dal presidente americano Biden per evitare di frenare lo sviluppo economico cinese e rischiano di "compromettere seriamente" il clima di cooperazione tra i due Paesi.

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