Strategie digital
Al via la piattaforma Max, Discovery alla conquista della streaming Tv
Dal 21 maggio in Europa. L’ad Araimo punta a conquistare una posizione forte anche nel mercato digital. In Italia, i gruppi televisivi sembrano ancora indietro nello sviluppo di piattaforme in grado di competere con i big globali
di Annalisa Lospinuso 15 Maggio 2024 11:57
Dopo tanta attesa, ora Max è pronta a sbarcare in Europa dalla prossima settimana. Martedì 21 maggio, la piattaforma di streaming Tv nata dalla fusione di Hbo Max e Discovery+ che Warner Bros. Discovery ha lanciato lo scorso anno partendo dagli Stati Uniti, sarà attiva anche in alcuni Paesi europei. Il lancio prenderà il via nei Paesi nordici, in Spagna, Portogallo e in Europa centro-orientale. Poco dopo sarà proposto anche in Polonia, nei Paesi Bassi, in Francia e in Belgio. In Italia, Germania, Austria, Irlanda e Gran Bretagna, dove i diritti sui contenuti Warner sono nelle mani di Sky fino al 2025, arriverà in una seconda fase.
Alessandro Araimo, amministratore delegato ed executive vice president South Europe di Warner Bros. Discovery, in un post di Linkedin dichiara: “È un altro traguardo straordinario che mi rende orgoglioso e rafforza la nostra ambizione di posizionare Max tra le migliori piattaforme streaming al mondo”.
Un passo in avanti per posizionare Max nell’olimpo delle piattaforme streaming. “Durante l’attesissimo lancio di Max in Portogallo e Spagna la scorsa settimana – ha scritto Araimo nel post - ho ribadito il nostro impegno per offrire un intrattenimento senza precedenti in un numero crescente di Paesi. Come gruppo, siamo fermamente impegnati a trasformare questo obiettivo in realtà, abbracciando una visione a lungo termine per consolidare la nostra posizione sul mercato e creare partnership di grande impatto con una pianificazione meticolosa”.
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Dunque, il gruppo Warner Bros che sembra sempre più impegnato a rivoluzionare il mercato della free television mostra di avere una strategia chiara e forte anche per quanto riguarda le piattaforme di streaming Tv. Nel nostro paese Discovery sta chiaramente puntando a conquistare una fetta importante del mercato della tv generalista, insidiando i gruppi televisivi tradizionali. Con Max punterà a conquistare leadership nello streaming. Il management di Discovery è molto deciso, tutti i competitor sono avvisati. Per quanto riguarda i servizi di streaming Tv nel nostro Paese, dove già sono arrivati player del calibro di Netflix e Amazon Prime Video, i gruppi italiani appaiono ancora indietro e quindi urge sempre più una strategia digital realmente convincente.
LA STRATEGIA DI DISCOVERY
Alessandro Araimo, amministratore delegato ed executive vice president South Europe di Warner Bros. Discovery, in un post di Linkedin dichiara: “È un altro traguardo straordinario che mi rende orgoglioso e rafforza la nostra ambizione di posizionare Max tra le migliori piattaforme streaming al mondo”.
OBIETTIVI NEL MERCATO DELLO STREAMING
Un passo in avanti per posizionare Max nell’olimpo delle piattaforme streaming. “Durante l’attesissimo lancio di Max in Portogallo e Spagna la scorsa settimana – ha scritto Araimo nel post - ho ribadito il nostro impegno per offrire un intrattenimento senza precedenti in un numero crescente di Paesi. Come gruppo, siamo fermamente impegnati a trasformare questo obiettivo in realtà, abbracciando una visione a lungo termine per consolidare la nostra posizione sul mercato e creare partnership di grande impatto con una pianificazione meticolosa”.
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Dunque, il gruppo Warner Bros che sembra sempre più impegnato a rivoluzionare il mercato della free television mostra di avere una strategia chiara e forte anche per quanto riguarda le piattaforme di streaming Tv. Nel nostro paese Discovery sta chiaramente puntando a conquistare una fetta importante del mercato della tv generalista, insidiando i gruppi televisivi tradizionali. Con Max punterà a conquistare leadership nello streaming. Il management di Discovery è molto deciso, tutti i competitor sono avvisati. Per quanto riguarda i servizi di streaming Tv nel nostro Paese, dove già sono arrivati player del calibro di Netflix e Amazon Prime Video, i gruppi italiani appaiono ancora indietro e quindi urge sempre più una strategia digital realmente convincente.
