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Candriam: come costruire un portafoglio con il miglior profilo rischio-rendimento

Steeve Brument, Global Head of Alternative Investments, analizza l’andamento dei portafogli modello dal 1990 per suggerire l’introduzione di un 30% di strategie alternative alla composizione classica

di Virgilio Chelli 15 Maggio 2024 08:00

financialounge -  Candriam mercati Steeve Brument
Il portafoglio 60/40 è da tempo considerato la modalità ideale di allocazione di un portafoglio diversificato, ma l’innovazione del mondo della finanza ha nel tempo reso disponibili agli investitori finali anche molte strategie alternative una volta accessibili solo agli istituzionali. Candriam è andata ad analizzare l’andamento dei portafogli modello dal 1990 per concludere che l’introduzione di un 30% delle principali strategie alternative tende a migliorare il profilo rendimento/rischio, con un portafoglio 40/30/30. Steeve Brument, Global Head of Alternative Investments di Candriam, spiega che il 30% che si aggiunge è fatto di un mix dei quattro principali stili degli hedge fund, vale a dire Global Macro, Directional, Event-Driven e Relative Value, e una strategia diversificata di fondi di fondi hedge.

IL DETTAGLIO DELL’ANALISI DAL 1990 AD OGGI


L’esperto di Candriam ha adottato il modello di costruzione del portafoglio media-varianza di Markowitz e, partendo dal portafoglio di riferimento 60/40, ha effettuato una serie di ottimizzazioni vincolate, con il portafoglio di riferimento pesato tra 70%- 90%, strategie alternative fino al 30% del totale con un minimo del 2,5% su ciascun segmento per garantire diversificazione, rappresentate dagli indici BARCCTA (Global Macro e Direzionale), HFRIEDI (Event-Driven), HFRIEMNI (Equity Market Neutral, che rappresenta strategie di valore relativo), e HFRIFOF (Fondi di fondi). Partendo dal 1990, l’analisi di Candriam evidenzia che, a sostanziale parità di rendimento annualizzato, un portafoglio che avesse incluso il 30% di strategie alternative avrebbe migliorato lo Sharpe Ratio del portafoglio 60/40 e abbassato il Max Drawdown. In altre parole, spiega Brument, a parità di rendimento, rispetto al 60/40 un portafoglio 40/30/30 avrebbe ridotto la volatilità del 2,3% e il drawdown massimo del 7,36%.

EFFICACE IN SCENARIO MACRO SIA POSITIVO CHE NEGATIVO


Per quanto riguarda l’allocazione di portafoglio per il 2024, l’esperto di Candriam vede due possibili percorsi per l’economia globale: un ciclo di espansione oppure una fase di picco seguita da una recessione, e identifica la migliore allocazione in base all’analisi condotta. Nel primo scenario il rendimento annualizzato di un portafoglio 60/40 sarebbe del 5,45%, mentre a parità di rendimento, il portafoglio ottimizzato 40/30/30 migliorerebbe l'indice di Sharpe di 0,15 e ridurrebbe il drawdown massimo dal 21,73% al 16,99%. Nel secondo, il contributo delle strategie alternative sarebbe ancora più importante, perché il rendimento annualizzato di un portafoglio 60/40 sarebbe di -6,96% mentre un portafoglio ottimizzato 40/30/30 migliorerebbe tutti i parametri, anche quello di rendimento annualizzato, che salirebbe a -4,04%, mentre l'indice di Sharpe passerebbe da -0,54 a -0,45 e 0,15 e il drawdown massimo dal 45,83% al 31,02%.

PERFORMANCE MIGLIORE E MINOR RISCHIO


La conclusione dell’esperto di Candriam è che diversificare un portafoglio tradizionale 60/40 con strategie alternative di ritorno assoluto con la formula 40730/30 tende a migliorare il profilo rendimento/rischio sia aumentando la performance sia riducendo il rischio di volatilità e drawdown. Le strategie alternative da inserire indicate da Brument sono CTA, Event Driven, Equity Market Neutral e Fondi di Fondi, il cui mix ottimale varia in funzione della fase economica, con un sovrappesa di Event-Driven quando l'economia sembra sana e di CTA ed Equity Market Neutral in casi contrario.

VANTAGGIO STRUTTURALE DOPO LA FINE DELL’ERA DEI TASSI ZERO


L’analisi di Candriam chiude sottolineando che il paradigma “Whatever it takes” dell’era Draghi è finito con il 2022, insieme ai tassi zero, mentre ora abbiamo di fronte a noi abbiamo un contesto duraturo di tassi elevati, dal quale le strategie alternative tendono a trarre vantaggio strutturalmente, per cui si profila un contesto futuro favorevole per il portafoglio 40/30/30, più efficace del classico 60/40.

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