La view

Amundi ricalibra il posizionamento: costruttiva sulle azioni europee, neutrale in Usa

Francesco Sandrini, head of multi-asset strategies, e John O’Toole, head of multi-asset investment solutions, sono positivi anche sui Btp. Crescita giapponese e inflazione principali rischi da monitorare

di Stefano Caratelli 20 Maggio 2024 14:33

financialounge -  Amundi azionario Francesco Sandrini John O’Toole
Con il passare dei mesi si fa più chiaro l’andamento della crescita economica e dell’inflazione nei Paesi sviluppati, la prima è solida e la seconda in stallo ma non in ripresa, per cui le banche centrali dovrebbero tagliare i tassi con maggior cautela. Il contesto è positivo ma è già stato scontato dai mercati, e ora gli investitori dovrebbero esaminare le diverse classi di attivi in ogni regione per adeguare il posizionamento ed esplorare idee che offrano un robusto potenziale rischio-rendimento in Europa e nei Paesi emergenti.

LEGGERMENTE COSTRUTTIVI SULL’AZIONARIO DEI PAESI SVILUPPATI


E’ l’indicazione di Amundi, che ha ora un orientamento leggermente costruttivo nei confronti delle azioni dei Paesi sviluppati, in particolare Regno Unito e una view positiva sul Giappone, mentre rimane neutrale sugli Usa, dove i mercati dovrebbero beneficiare dei dividendi elevati, delle basse valutazioni e dell’esposizione al settore energetico, e nei Paesi Emergenti è positiva sull’Asia. Un commento firmato da Francesco Sandrini, head of multi-asset strategies, e di John O’Toole, head of multi-asset investment solutions, Amundi spiega di aver però modificato le view e di essere ora leggermente meno positiva sulla Corea del Sud, avendo diversificato a favore del Messico.

LA FED TAGLIERÀ COMUNQUE NEL 2024, POSITIVI SUI BTP


Sulla duration Usa Amundi rimane positiva, dopo che i rendimenti sono aumentati in modo significativo da inizio anno, vista la valutazione dei mercati riguardo alle azioni della Fed. Sandrini e O’Toole prendono atto del nuovo orientamento più da “falco” ma continuano a credere che la banca centrale Usa taglierà i tassi in corso dell’anno. Il quadro è leggermente più chiaro in Europa, motivo per cui Amundi rimane costruttiva sul Vecchio Continente e anche sui Btp italiani, mentre il profilo rischio-rendimento delle obbligazioni giapponesi appare asimmetrico e induce Sandrini e O’Toole a rimanere negativi.

L’INVESTMENT GRADE EUROPEO CONTINUA A OFFIRE OPPORTUNITÀ


I due esperti spiegano che la crescita giapponese e l’inflazione sono i principali rischi da monitorare, mentre le obbligazioni Investment Grade europee continuano a offrire delle opportunità. Il segmento dovrebbe infatti beneficiare di valutazioni migliori rispetto all’High Yield e della traiettoria più lineare della politica della Bce. Amundi rimane anche positiva sulle obbligazioni dei Paesi Emergenti, mentre ritiene che l’inflazione ostinata in Usa potrebbe spingere la Fed a effettuare un numero inferiore di tagli ai tassi.

POSITIVI SUL DOLLARO NEL BREVE TERMINE


Questo nuovo scenario potrebbe avere a breve termine ripercussioni sul dollaro e sui rendimenti delle obbligazioni dei Paesi Emergenti. Secondo Sandrini e O’Toole la moneta USA potrebbe beneficiare di un rialzo dei rendimenti e di un’impennata della volatilità dei tassi, per cui restano nel breve termine positivi sul biglietto verde e non sono più prudenti rispetto allo yen, anche se quest’ultimo dovrebbe tuttavia rafforzarsi sul franco svizzero, mentre l’euro/sterlina probabilmente beneficerà del carry migliore.

RIDOTTO LEGGERMENTE IL POSIZIONAMENTO SULLE MATERIE PRIME


Infine, gli esperti di Amundi si dicono costruttivi su rupia indiana/yuan e su real brasiliano/euro, spiegando che la copertura della duration Usa e dei rischi geopolitici è cruciale e fornisce un contesto favorevole. Amundi ha invece ridotto leggermente il posizionamento sulle materie prime dopo le forti oscillazioni dei prezzi del petrolio osservate da inizio anno.

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