Contesto dinamico

RBC BlueBay AM prevede un calo dei default aziendali dei mercati emergenti

Le prospettive 2024 per le società dei mercati emergenti rivelano motivi di cauto ottimismo nel contesto dinamico dei cambiamenti economici: l’attenzione si sposta sui trend regionali e sulle vulnerabilità settoriali

di Leo Campagna 20 Maggio 2024 10:00

financialounge -  Fixed Income obbligazioni Polina Kurdyavko RBC BlueBay Asset Management
Le prospettive delle aziende dei mercati emergenti nel 2024 stanno cambiando in meglio. I tassi di default previsti in calo, le dinamiche regionali e i rischi settoriali segnalano nell’insieme un quadro societario più favorevole con un contesto di rischio all’orizzonte inferiore. “Il tasso di default dell’indice per le società dei mercati emergenti è salito al 6,8% nel 2023, segnando il suo punto più alto in un decennio. Tuttavia, le nostre proiezioni per il 2024 dipingono un quadro più ottimista, con un tasso del 4,3% nel nostro universo Credit Emerging Markets Bond Index High Yield. Questo calo, che però resta ancora al di sopra della media decennale, disegna inoltre un contesto più favorevole all’analisi del rischio aziendale nei prossimi mesi” fa sapere Polina Kurdyavko, Head of BlueBay Emerging Markets di RBC BlueBay Asset Management.

EVITARE POTENZIALI INSIDIE


Questa convinzione può essere attribuita in parte ai cambiamenti nelle economie di Cina, Ucraina e Russia che, complessivamente, hanno contribuito a più della metà dei default dello scorso anno. “Mentre la crisi immobiliare cinese prosegue, prevediamo che le società ucraine potrebbero trovarsi alle prese con contrattazioni più difficili sui mercati. Pertanto, escludendo questi paesi, possiamo prevedere che i default rimanenti saranno piuttosto stabili. Vale inoltre la pena ricordare che molte delle valutazioni potenzialmente più a rischio o sono già incorporate nei prezzi di mercato oppure potranno soffrire col manifestarsi di Borse in difficoltà, e non a seguito di veri e propri default” spiega Kurdyavko.

I MAGGIORI RISCHI NEI SETTORI TMT, OIL & GAS, E BENI DI CONSUMO


Passando ad una prospettiva regionale, i tassi di default in America Latina e Africa si prevede che si aggireranno in media intorno al 3%, nell'Europa emergente tra il 3% e poco sotto il 4% e in Medio Oriente intorno all’1%. “A livello invece settoriale, a parte le sfide in corso nell’immobiliare cinese, scorgiamo maggiori rischi nei settori TMT, Oil & Gas e beni di consumo. I principali rischi al ribasso a questo riguardo saranno causati da periodi prolungati di calo dei prezzi delle materie prime o da picchi inattesi dell’inflazione” riferisce la manager di RBC BlueBay AM.

DOVE RICERCARE VALORE NASCOSTO


Dal 2021 in poi, in un contesto di flussi ridotti di liquidità, gli emittenti di obbligazioni societarie dei mercati emergenti hanno ridotto in modo significativo la leva finanziaria, migliorando al tempo stesso la liquidità del loro bilancio. Entrambi i parametri risultano migliori dei concorrenti dei mercati sviluppati, fornendo un robusto supporto in termini di fondamentali a favore dell’asset class.

PERCHÉ OPTARE PER UN APPROCCIO BOTTOM UP


“Inoltre, anche le obbligazioni societarie emerging markets rispetto alle società high yield statunitensi sono molto competitive, in particolare nei segmenti con rating BB e B” puntualizza Kurdyavko secondo la quale gli investitori farebbero bene a non farsi influenzare troppo dallo scenario di default per le società dei mercati emergenti frutto delle turbolenze nel 2023. “Nonostante le sfide continue in Cina, dovrebbero essere presi in considerazione molti altri paesi, regioni e settori che possono offrire finestre di opportunità. Ancora meglio se l’investimento viene effettuato tramite un approccio bottom-up che consente di selezionare gli emittenti e di sfruttare il valore all’interno dell’asset class evitando le potenziali insidie” commenta la responsabile del reddito fisso dei mercati emergenti di RBC BlueBay Asset Management.

L’HIGH YIELD AZIENDALE DEI MERCATI EMERGENTI


D’altra parte, conclude Kurdyavko, l’investimento nel segmento high yield aziendale dei mercati emergenti, partendo da una percentuale di rendimento prossima all'8,5% e utilizzando un approccio attivo e strategico, consente di trarre vantaggio dal rialzo potenziale mitigando al contempo l’incertezza.

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