Mercati e investimenti

Mercati su sentiero positivo nel 2024 con ripresa globale e inflazione in calo

L’ultimo “weekly market outlook” di Columbia Threadneedle Investments vede ottime prospettive di ulteriori guadagni da qui a fine anno, soprattutto per Eurozona e Regno Unito

di Virgilio Chelli 22 Maggio 2024 08:22

financialounge -  Columbia Threadneedle Investments mercati Steven Bell
Una ripresa globale dell’economia, il calo dell'inflazione e i tagli in arrivo dei tassi d'interesse sono tutti fattori che puntano a un contesto favorevole per i mercati finanziari, con ottime prospettive di ulteriori guadagni da qui a fine del 2024. E’ l’indicazione del l’ultimo “weekly market outlook” di Columbia Threadneedle Investments, a cura di Steven Bell, Chief Economist EMEA, la cui analisi parte dagli ultimi dati sull'inflazione USA, che hanno registrato un leggero calo accolto favorevolmente dai mercati. Anche i dati sull’inflazione nel Regno Unito e nell’Eurozona dovrebbero segnalare ottime probabilità di inflazione al ribasso, mentre è prevedibile un indebolimento della spesa al consumo sempre in USA con nuova pressione al ribasso sui prezzi.

OTTIME PROSPETTIVE DI GUADAGNI DI QUI A FINE ANNO


Intanto le economie di Eurozona e Regno Unito stanno crescendo rapidamente, ma secondo Bell questo non dovrebbe avere un impatto sulle scelte delle banche centrali di tagliare i tassi. Alla luce di queste dinamiche, secondo l’esperto di Columbia Threadneedle, il contesto appare favorevole per i mercati finanziari, con ottime stime di guadagni per il resto del 2024. Ora i dati sull’inflazione del Regno Unito dovrebbero mostrare un calo molto più marcato degli USA, con una prospettiva di inflazione pari o intorno al target del 2% della Banca d'Inghilterra per i prossimi 12 mesi, mentre ci si aspetta un miglioramento anche per l'inflazione dell'Eurozona.

PRESTO I TAGLI DI BCE E BANK OF ENGLAND


Queste dinamiche, secondo Bell, rappresentano ottime notizie che dovrebbero spianare la strada ai tagli dei tassi di interesse, la cui portata dipenderà dai dati. Sia in Eurozona che nel Regno Unito le prospettive sull’inflazione sono discrete e, anche se entrambe le economie stanno migliorando, soprattutto quella britannica, Bell prevede che le rispettive banche centrali taglieranno più di quanto i mercati stiano attualmente prezzando. Al momento sono previsti, entro fine anno, tagli di 68 punti base in Eurozona e di 56 punti nel Regno Unito; con l’attesa che i risultati si avvicinino al punto percentuale pieno.

SITUAZIONE PIÙ INCERTA IN USA CON INFLAZIONE VISCHIOSA


L’esperto di Columbia Threadneedle vede una situazione più incerta in USA, dove l'inflazione è stata vischiosa nell’ultimo periodo, notando in particolare il singolare trattamento della componente degli affitti nell'indice che potrebbe mantenere l'inflazione più alta ancora a lungo. La speranza di un taglio dei tassi dipende dall’atteso significativo rallentamento economico. Avendo speso più del loro reddito, i consumatori USA sono ora costretti a ridimensionarsi, e infatti la fiducia, che ha alimentato i consumi nell'ultimo anno e oltre, inizia a diminuire e l’attesa è di un ulteriore indebolimento della spesa, che dovrebbe comunque ridurre la crescita e generare nuova pressione al ribasso sui prezzi.

CRESCITA MOLTO PIÙ SOLIDA DEL PREVISTO IN UK


Nel frattempo, prosegue Bell, l’andamento economico in Eurozona e Regno Unito è in rapida crescita, ma non dovrebbe costituire un ostacolo al taglio dei tassi, in quanto lo scenario di base stimava una lieve recessione. Il Regno Unito lo scorso anno è stato uno dei paesi con i risultati peggiori in termini di crescita e inflazione, ma oggi sembra aver ripreso terreno su entrambi i fronti, dopo che gli ultimi dati hanno mostrato una crescita solida, molto più del previsto, e l’esperto di Columbia Threadneedle prevede ulteriori buone notizie a riguardo nei prossimi mesi. La conclusione tratta da Bell è che “una ripresa globale dell’economia, il calo dell'inflazione e la prossima riduzione dei tassi d'interesse sono tutti fattori che determinano un contesto favorevole per i mercati finanziari, con ottime prospettive di ulteriori guadagni da qui alla fine del 2024”.

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