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PGIM Real Estate: immobiliare globale sulla strada del recupero, a velocità diverse

Sul mercato USA i fondamentali restano forti nonostante la strada accidentata dei tagli ai tassi, l’Europa è rimasta indietro anche rispetto all’Asia, dove si presentano sacche di opportunità attraenti

di Stefano Caratelli 23 Maggio 2024 16:13

financialounge -  mercati pgim real estate real estate
Le prospettive del mercato globale del real estate sono in miglioramento con opportunità convincenti nelle tre grandi aree, USA, Europa e Asia-Pacifico, sostenute da robusti fondamentali e domanda difensiva degli investitori. Dopo una buona performance nell’ultimo trimestre del 2023, nuove preoccupazioni sul percorso dei tagli dei tassi da parte delle banche centrali hanno generato venti contrari per il settore, con l’inflazione in rientro ma ancora vischiosa in determinati segmenti, come quello degli affitti, ma anche in USA fondamentali e domanda restano buoni, mentre in Europa i tagli dei tassi in arrivo dovrebbero fornire sostegno e l’Asia Pacifico è in grado di sostenere la volatilità grazie a crescita di fondo e spazio al rialzo per le valutazioni dei centri dati.

USA, DOMANDA E FONDAMENTALI RESTANO FORTI


PGIM Real Estate, in un’analisi di Rick Romano, Daniel Cooney, e Michael Gallagher, entra nel dettaglio delle prospettive positive ritenendo che il peggio della correzione che ha interessato il mercato delle proprietà immobiliari sia ormai alle spalle e che sia in atto una fase di ri-prezzamento con punti di ingresso attraenti per gli investitori e opportunità sostenute da fondamentali e domanda. Secondo gli esperti di PGIM, in USA permangono domanda e fondamentali forti nonostante le incertezze su tassi e inflazione, con un trend in crescita di M&A e privatizzazioni che dovrebbe proseguire.

FOCUS SU SEGMENTI DIFENSIVI


Romano, Cooney e Gallagher continuano a Vedere le migliori opportunità in aziende in grado di usare il vantaggio costo-capitale per generare crescita esterna aggiuntiva. Segmenti difensivi, come le abitazioni per anziani e ospitalità assistita, dove i livelli di occupazione restano ben sotto i livelli pre-COVID, e situazioni speciali che interessano selezionati target di M&A in aree chiave a forte potenziale. Intanto l’onda dell’Intelligenza Artificiale supporta i centri dati, che hanno continuato a sovraperformare nel primo trimestre. Nel segmento uffici resta cautela, con trend in miglioramento nell’area di New York City ma situazioni ancora sfidanti sulla West Coast.

IN EUROPA ATTESO SUPPORTO DAL TAGLIO DEI TASSI


In Europa, dopo il forte rimbalzo di fine 2023, il mercato ha sottoperformato USA e Asia a seguito delle attese ridimensionate di taglio dei tassi, con alcuni dei principali vincitori della fase precedente che hanno sofferto correzioni e impatto negativo sulla leva finanziaria. Ora le prospettive migliorate sui fronti di inflazione e tassi in Eurozona e UK aiuteranno l’immobiliare a posizionarsi per una ripresa, secondo gli esperti di PGIM Real Estate, che vedono anche segnali incoraggianti dal mercato dei capitali, a supporto dei rifinanziamenti. Le aziende probabilmente continueranno a preservare la cassa e migliorare i bilanci, che hanno bisogno di rientrare da alti livelli di leva.

QUADRO MISTO IN ASIA PACIFICO


Infine, l’Asia Pacifico presenta un quadro misto, ma con sacche di attraenti opportunità, in un quadro che vede Australia e Giappone forti, Hong Kong sempre combattuta e la Cina offuscata da prospettive economiche grigie. Con le incognite del rischio geopolitico e delle elezioni USA che continuano a incombere, PGIM Real Estate continua a vedere segmenti in grado di sostenere la volatilità, come i centri dati, sostenuti da un trend secolare di crescita soprattutto in Australia.

IN GIAPPONE GIOCA A FAVORE LA REFLAZIONE


In Giappone, prosegue l’analisi di Romano, Cooney e Gallagher, la politica reflazionistica sta attraendo interesse da parte degli investitori globali dopo che Bank of Japan ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007. Il trend è destinato a proseguire e molti hotel giapponesi dovrebbero continuare a beneficiare dalle riaperture post pandemia, e gli sviluppatori che ne traggono maggior vantaggio dovrebbero performare meglio. A Singapore, infine, la preferenza di PIMCO va a fund manager e proprietari che dovrebbero far meglio ma mano che inflazione e crescita ripartono.

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