Scelte di investimento

Fidelity: come valutare un buon investimento income azionario

Fred Sykes, Gestore di portafoglio di Fidelity, ha messo a punto un elenco di 29 domande da porre alle società candidate all’investimento. La differenza risiede nelle scelte di allocazione del capitale e nella sostenibilità dei dividendi

di Antonio Cardarelli 24 Maggio 2024 12:23

financialounge -  dividendi Fidelity International fred sykes mercati
Il reddito azionario può essere una componente fondamentale di un portafoglio più ampio. Ma scegliere i titoli giusti per ottenere un income dalle azioni richiede un’analisi diligente, finalizzata a identificare le società con allocazioni di capitale adeguate e che hanno il potenziale per generare un livello sostenibile di utili per azione su un periodo lungo.

MODELLO DI BUSINESS SEMPLICE


Fred Sykes, Gestore di portafoglio di Fidelity, porta l’esempio di un distributore quotato sulla Borsa di Londra per tracciare il profilo di una società con le caratteristiche giuste a fornire income. Per prima cosa, specifica Sykes, il business è molto semplice: con le sue flotte di furgoni l’azienda fornisce altre aziende di prodotti di cui hanno bisogno, come per esempio tazze di carta per il caffè, incarti per gli hot dog e così via. Prodotti che sono fondamentali per la gestione di un’attività, ma che costituiscono una parte modesta dei costi totali. “Pertanto i clienti scelgono il distributore che offre qualità e puntualità nelle consegne piuttosto che quello con i prezzi più bassi”, specifica l’esperto di Fidelity. Altri punti a favore di questa azienda sono, inoltre, la fidelizzazione, la scala di acquisto e l’alta densità dei percorsi, che consentono al distributore di ridurre i costi unitari e avere una straordinaria barriera di ingresso.

ALLOCAZIONE DEL CAPITALE


“Individuare modelli di business duraturi e un management che condivide il nostro punto di vista sull’allocazione del capitale sono i due principali fattori di successo a lungo termine”, prosegue Sykes. L’esperto nota che per la maggior parte delle società ad alto rendimento di una certa dimensione è difficile sfruttare appieno il capitale generato e preservare i rendimenti. Il punto è come impiegare la liquidità: “Restituirla agli azionisti sotto forma di dividendi può sembrare sciocco per alcuni manager, ma razionare il capitale consente di attribuire un ordine di priorità ai progetti e proteggere i rendimenti della società”, afferma Sykes. Secondo l’esperto, gli investimenti a reddito sono interessanti anche perché il regolare impegno per i dividendi impone disciplina nell’allocazione del capitale. Al contrario, le grandi acquisizioni possono assorbire anni di flussi di cassa.

LE DOMANDE DA PORRE


Il distributore preso come esempio da Sykes, invece, ha preferito procedere con tante piccole acquisizioni (oltre 200 negli ultimi 20 anni) di aziende complementari con attività simili. L’obiettivo del distributore è preservare la reputazione e le caratteristiche delle aziende acquisite, spesso tenendo i manager al loro posto. “Nelle riunioni con i vertici di queste realtà, abbiamo parlato della cultura che facilita questa atmosfera che crea valore: decentralizzazione, autonomia, fiducia e incentivi chiari sono molto importanti”, commenta Sykes. Il gestore di Fidelity ha stilato un elenco di 29 domande da porre a una società prima di valutare l’investimento, alcune richiedono un’analisi quantitativa, ma altre dalle valutazioni discrezionali. “La maggior parte di queste domande richiede una ricerca approfondita, ma la risposta (o l’impossibilità di giungere a un risultato) contribuisce a orientare la decisione di investimento. Se le risposte a tutte o alla maggior parte di queste domande sono affermative, le probabilità di fare un buon investimento sono a nostro favore. E il mio distributore ha ottenuto 28 su 29”, conclude Sykes.

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