L'intervista

Nvidia a Financialounge.com: ''Non facciamo solo chip, ma anche software''

Carlo Ruiz, Vice president Enterprise solutions & operations Nvidia, ospite del format video “Border” di Financialounge.com, con Davide Renzulli di Columbia Threadneedle Investments, spiega le ultime strategie del gruppo

di Annalisa Lospinuso 28 Maggio 2024 15:08

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Nvidia è stata leader indiscussa delle aziende tech del 2023. Anche nel primo trimestre del 2024 ha raggiunto risultati record con una crescita dei ricavi a tre cifre. Ma è ora di guardare avanti. Oltre i chip. A dirlo è Carlo Ruiz, Vice President Enterprise Solutions & Operations di Nvidia, nel corso del format video "Border" di Financialounge.com, condotto da Emilio Cozzi. Nel corso della trasmissione video, alla quale ha preso parte anche Davide Renzulli, Head of Advisory di Columbia Threadneedle Investments, Carlo Ruiz ha detto chiaramente che, sebbene il 2023 sia stato fantastico, “è soltanto l’inizio”.

GLI OBIETTIVI DI NVIDIA


Ma quali sono ora gli obiettivi principali di Nvidia per mantenere l’attuale ritmo di crescita? “Il nostro obiettivo principale – dice Ruiz a Financialounge.com – sarà quello di portare tutte queste grandi tecnologie, tutte queste innovazioni, la nuova generazione di GPU Blackwell ai nostri partner e ai nostri clienti. Ecco su cosa siamo concentrati. E parlando di sfide, penso che la sfida sia chiaramente rappresentata dal fatto che l'informatica generica, quella basata sulle CPU convenzionali, ha esaurito la sua forza”.

IL SETTORE DEI CHIP IN CONTINUA ESPANSIONE


Nel corso della puntata di Border dedicata ai semiconduttori, Davide Renzulli, Head of Advisory di Columbia Threadneedle Investments, sottolinea come il settore offra sempre maggiori opportunità per gli investimenti, ma è importante avere una visione a 360 gradi sulle aziende che operano nell'IA e nei microchip per cogliere in pieno queste occasioni. “Se tornassimo indietro, negli anni 2000, la richiesta di microchip era relegata semplicemente ai computer – sottolinea Renzulli – oggi invece abbiamo l’intelligenza artificiale, abbiamo le macchine elettriche, abbiamo il cloud, abbiamo i pagamenti online, abbiamo i video games, abbiamo tantissima tecnologia che chiaramente continua a richiedere l’utilizzo di microchip. Il settore potrà raggiungere i 1000 miliardi di dollari di valore al 2030”.

APPROCCIO DIRETTO AGLI INVESTIMENTI


Proprio perché la crescita del settore è così accelerata, occorre avere un approccio ampio e diretto per scegliere bene le aziende sulle quali investire. “Già dieci anni fa Columbia Threadneedle Investments ha acquisito una piccola boutique di investimento che risiede proprio a Menlo Park in California, centro nevralgico della Silicon Valley. Questo ci dà il vantaggio di avere una visione diretta di quello che accade nel cuore della tecnologia mondiale, il nostro team di gestione ha la possibilità di visitare queste aziende, cercando sempre nuove idee di investimento. Perché molto spesso si parla di investimenti nei giganti del tech, ma ci sono tante aziende che sono funzionali alle large cap e che rappresentano delle eccellenze nella loro nicchia”, aggiunge l'Head of Advisory di Columbia Threadneedle Investments.

IL SUCCESSO DI NVIDIA


Il successo globale dell'IA ha trasformato anche la stessa Nvidia che ha dovuto adeguare la sua offerta a una domanda che cresce a ritmo accelerato. Come sottolinea Ruiz, per comprende a fondo il successo di Nvidia non bisogna più pensare alla società di Santa Clara come un’azienda di microchip. Quella era la startup delle origini. “Non progettiamo solo chip – dice il Vice President Enterprise Solutions & Operations di Nvidia – ma l’intera architettura del sistema. Ci occupiamo del software, delle librerie e di tutti i kit di sviluppo software per consentire queste innovazioni in una varietà di settori. Progettiamo e costruiamo di tutto, dai server IA ai supercomputer, fino alle macchine autonome, come le auto a guida autonoma”. “Quindi non operiamo solo nel settore dei semiconduttori, perché non spiegherebbe la capitalizzazione di oggi, ma come detto abbiamo un approccio davvero full stack”, aggiunge.

LE NUOVE FRONTIERE DEL BUSINESS


Niente a che fare con la Nvidia delle origini, “molto concentrata sulla grafica dei pc per offrire un’esperienza di gioco ricca e divertente”. Adesso “abbiamo inventato una GPU come processore parallelo per creare e calcolare tutti questi mondi virtuali o per realizzare effetti video nel cinema. Siamo stati anche pionieri del concetto di calcolo accelerato. Quindi ci siamo concentrati su problemi che i normali computer non potevano risolvere. Ora stiamo progettando anche acceleratori per il networking, qualcosa che chiamiamo DPU, unità di elaborazione dati. Oppure abbiamo sviluppato Grace CPU, una CPU altamente specializzata. E naturalmente abbiamo l’ultima gamma di GPU. Si può quindi dire che NVIDIA è diventata anche un'azienda di software. Naturalmente continuiamo a lanciare nuovi chip, ma il valore aggiunto è dato dal software associato, dalle applicazioni e dagli ecosistemi che abbiamo costruito”.

GUARDA QUI TUTTA LA PUNTATA DI BORDER CON LA PARTECIPAZIONE DI NVIDIA



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