Diversificare i portafogli
Perché RBC BlueBay AM guarda all’universo globale nel segmento investment grade
Gli ingredienti importanti per creare alfa sono il giusto insieme di opportunità, la dispersione, l’analisi proprietaria, una solida costruzione del fondo e una consolidata gestione del rischio
di Leo Campagna 28 Maggio 2024 15:39
I mercati globali dei titoli di Stato investment grade possono assicurare un portafoglio ben diversificato con un basso rischio di credito. “Il vantaggio più evidente dell’universo globale è la diversificazione, che significa ottenere all’incirca lo stesso rendimento di quello ricavabile con le obbligazioni nazionali, ma assumendo meno rischi. Questo è possibile adottando un portafoglio valutario coperto, dal momento che, di solito, la volatilità del cambio è troppo elevata per il reddito fisso. Ne deriva che l’information ratio di un prodotto a reddito fisso globale dovrebbe risultare migliore rispetto a quello di un investimento puramente in obbligazioni nazionali” fa sapere Kaspar Hense, Senior Portfolio Manager nell’Investment Grade team di RBC BlueBay Asset Management.
Il manager spiega poi perché la gestione attiva sia il modo migliore per cogliere una serie di opportunità globali. “La legge fondamentale degli investimenti dimostra che, quando l’abilità del gestore è consolidata, l’alfa è tanto maggiore quanto più ampio è l’insieme di opportunità di mercato. Riteniamo - spiega Hense - che ciò sia particolarmente vero nei mercati globali del reddito fisso, che presentano una bassa correlazione tra loro. I mercati più piccoli nell’universo globale investment grade, come il Messico o l’Ungheria, tendono ad avere modelli di volatilità molto diversi tra loro e possono avere una bassa correlazione con i mercati principali negli Stati Uniti o in Europa”.
Hense, alla luce dell’attuale contesto di mercato, ritiene che con i tassi correnti sia il momento giusto per investire in obbligazioni globali, a differenza degli ultimi dieci anni quando i rendimenti, in generale, erano bassi e per le aziende era conveniente rifinanziarsi. Inoltre, durante questo periodo, le misure fiscali hanno stimolato la crescita, ma in misura differenziata: in Europa, per esempio, mentre in paesi come Francia e Spagna è salito il rapporto debito/Pil, in altri, come Germania e Paesi Bassi, è diminuito.
“Nei prossimi cinque anni ci dovrebbe essere una maggiore spesa fiscale in Europa, soprattutto sul lato discrezionale. Ciò apre opportunità nell’area euro, dove riteniamo che gli spread siano ben supportati quest’anno, la spesa sia in aumento e il debito finanziato dall’UE molto probabilmente arriverà tramite il Partenariato europeo per l’innovazione (EIP)” riferisce ncora il manager di RBC BlueBay AM. Il quale, ricordando i tanti appuntamenti elettorali previsti quest’anno che guideranno i mercati, ritiene probabile che i rendimenti subiscano pressioni al rialzo e lo stesso le valute.
Proprio l’ampia dispersione delle aspettative macroeconomiche dovrebbe sostenere la volatilità nei mercati globali. “Questo contesto è particolarmente interessante per la nostra proposta di investment grade – con molto alfa da catturare – da parte di un team molto stabile con esperienza di 20 anni, che utilizza un processo di investimento disciplinato, forte e comprovato” sottolinea Hense. Il suo riferimento è alla capacità di RBC BlueBay AM di conseguire rendimenti superiori al target alfa negli ultimi 14 anni, per tutti i sei prodotti investment grade di riferimento, su quasi tutti gli orizzonti temporali, in molti contesti di mercato diversi, compresi periodi difficili, come la crisi finanziaria globale e la pandemia.
“Riteniamo di poter replicare questa performance in futuro, partendo peraltro da rendimenti elevati. L’inflazione dovrebbe persistere su livelli sostenuti ed alimenterà la volatilità. Tuttavia, mentre il tasso di rendimento dei titoli a breve (oggi vicini al 5%) diminuirà nei prossimi 12 mesi di circa 100 punti base (-1,0%), potrebbe avere senso bloccare i rendimenti attraverso scadenze più lunghe. È vero che i rendimenti non stanno scendendo così tanto come ci si aspettava o come osservato dopo la crisi finanziaria globale, ma se il processo sarà più lento, gli investitori obbligazionari globali beneficeranno di rendimenti più elevati per un periodo più lungo” conclude Kaspar Hense, Senior Portfolio Manager nell’Investment Grade team di RBC BlueBay Asset Management.
IL VALORE AGGIUNTO DELLA GESTIONE ATTIVA
Il manager spiega poi perché la gestione attiva sia il modo migliore per cogliere una serie di opportunità globali. “La legge fondamentale degli investimenti dimostra che, quando l’abilità del gestore è consolidata, l’alfa è tanto maggiore quanto più ampio è l’insieme di opportunità di mercato. Riteniamo - spiega Hense - che ciò sia particolarmente vero nei mercati globali del reddito fisso, che presentano una bassa correlazione tra loro. I mercati più piccoli nell’universo globale investment grade, come il Messico o l’Ungheria, tendono ad avere modelli di volatilità molto diversi tra loro e possono avere una bassa correlazione con i mercati principali negli Stati Uniti o in Europa”.
IL MOMENTO GIUSTO PER INVESTIRE IN OBBLIGAZIONI GLOBALI
Hense, alla luce dell’attuale contesto di mercato, ritiene che con i tassi correnti sia il momento giusto per investire in obbligazioni globali, a differenza degli ultimi dieci anni quando i rendimenti, in generale, erano bassi e per le aziende era conveniente rifinanziarsi. Inoltre, durante questo periodo, le misure fiscali hanno stimolato la crescita, ma in misura differenziata: in Europa, per esempio, mentre in paesi come Francia e Spagna è salito il rapporto debito/Pil, in altri, come Germania e Paesi Bassi, è diminuito.
I TANTI APPUNTAMENTI ELETTORALI DI QUEST’ANNO
“Nei prossimi cinque anni ci dovrebbe essere una maggiore spesa fiscale in Europa, soprattutto sul lato discrezionale. Ciò apre opportunità nell’area euro, dove riteniamo che gli spread siano ben supportati quest’anno, la spesa sia in aumento e il debito finanziato dall’UE molto probabilmente arriverà tramite il Partenariato europeo per l’innovazione (EIP)” riferisce ncora il manager di RBC BlueBay AM. Il quale, ricordando i tanti appuntamenti elettorali previsti quest’anno che guideranno i mercati, ritiene probabile che i rendimenti subiscano pressioni al rialzo e lo stesso le valute.
PERCHÉ SCEGLIERE RBC BLUEBAY
Proprio l’ampia dispersione delle aspettative macroeconomiche dovrebbe sostenere la volatilità nei mercati globali. “Questo contesto è particolarmente interessante per la nostra proposta di investment grade – con molto alfa da catturare – da parte di un team molto stabile con esperienza di 20 anni, che utilizza un processo di investimento disciplinato, forte e comprovato” sottolinea Hense. Il suo riferimento è alla capacità di RBC BlueBay AM di conseguire rendimenti superiori al target alfa negli ultimi 14 anni, per tutti i sei prodotti investment grade di riferimento, su quasi tutti gli orizzonti temporali, in molti contesti di mercato diversi, compresi periodi difficili, come la crisi finanziaria globale e la pandemia.
RENDIMENTI PIÙ ELEVATI PIÙ A LUNGO
“Riteniamo di poter replicare questa performance in futuro, partendo peraltro da rendimenti elevati. L’inflazione dovrebbe persistere su livelli sostenuti ed alimenterà la volatilità. Tuttavia, mentre il tasso di rendimento dei titoli a breve (oggi vicini al 5%) diminuirà nei prossimi 12 mesi di circa 100 punti base (-1,0%), potrebbe avere senso bloccare i rendimenti attraverso scadenze più lunghe. È vero che i rendimenti non stanno scendendo così tanto come ci si aspettava o come osservato dopo la crisi finanziaria globale, ma se il processo sarà più lento, gli investitori obbligazionari globali beneficeranno di rendimenti più elevati per un periodo più lungo” conclude Kaspar Hense, Senior Portfolio Manager nell’Investment Grade team di RBC BlueBay Asset Management.