Lo studio

Il 75% dei portafogli degli under 35 è in ETF

Secondo una ricerca di Scalable Capital, i giovani investono di più rispetto ai più anziani e tendono a optare per ETF legati alla tecnologia e all’intelligenza artificiale. Ma l’Italia è ancora indietro rispetto agli altri Paesi europei

di Antonio Cardarelli 30 Maggio 2024 14:53

financialounge -  economia ETF giovani scalable capital
Nonostante abbiano risorse inferiori, gli under 35 investono di più rispetto alle generazioni che li hanno preceduti. È quanto emerge da uno studio della piattaforma di investimento Scalable Capital che ha messo a confronto le abitudini di risparmio e investimento della fascia di età tra i 18 e i 34 anni con quelle dei più “anziani”.

MINORI RISORSE


In base a questa analisi gli under 35 si distinguono per autonomia e consapevolezza nelle scelte di investimento, oltre che per attenzione alla sostenibilità. Come detto, la capacità di spesa è inferiore rispetto, per esempio, alla generazione degli italiani tra i 55 e i 64 anni: 58. 429 euro contro 147.415, in questo caso parliamo di attività finanziarie riferite al 2022 (dati Statista). Ma pur avendo minori risorse, gli under 35 hanno dimostrato più lungimiranza rispetto alle generazioni precedenti. Non solo rappresentano la percentuale maggiore dei clienti di Scalable, ma paragonando la composizione del loro portafoglio medio a quello degli over 55 emerge un comune approccio di lungo periodo, basato su diversificazione, adattabilità ai diversi contesti di mercato e scelta di strumenti che offrono protezione del capitale al minor rischio possibile.

AMPIO USO DEGLI ETF


Entrambe le generazioni fanno un ampio uso di ETF, che rappresentano in entrambi i casi la parte più importante nel mix di investimento (74% per la fascia 18/34 vs 59% per gli over 55), seguono singole azioni (23% per i giovani vs 36% per i più maturi) e altri prodotti (3% per i primi e 5% per i secondi). Tuttavia, secondo l’analisi di Scalable i più giovani hanno capito prima la rilevanza del risparmio e dell’investimento e per investire preferiscono i canali digitali. Guardando nel dettaglio degli ETF più richiesti, entrambe le generazioni optano per fondi mondiali negoziati in borsa (ETF) ampiamente diversificati e per ETF tematici su settori specifici quali l'intelligenza artificiale, l'automazione e la robotica. A differenza dei più giovani, che scelgono soluzioni orientate verso tecnologia e sostenibilità, i più anziani preferiscono investire in ETF basati sulle materie prime come l’oro.

IN ITALIA MEDIA PIÙ BASSA


Per quanto riguarda il risparmio, emerge una maggiore tendenza nella fascia d’età 25-34, con il 42% che ha un piano di accumulo. Percentuale che si abbassa al 32% per gli over 55. La fascia di età più giovane (18-24 anni), inoltre, ha aumentato la propria quota di risparmio di 4,5 volte negli ultimi due anni. La GenZ si distingue per attenzione alla sostenibilità: per loro gli ETF tematici più popolari sono i fondi dei settori dell'energia pulita e del cambiamento climatico, mentre ad attrarre la fascia degli over 55 sono i cosiddetti “megatrend” della tecnologia, come intelligenza artificiale e robotica. Inoltre, secondo un’indagine condotta da Scalable Capital tramite la società di ricerca Appinio nella fascia d'età 25-34 anni la percentuale di coloro che investono è del 14,9%, il doppio della media considerando le altre fasce d'età. In media, attualmente il 5,1% degli italiani investe in ETF, contro una media europea più che doppia con il 10,3%.

LUNGIMIRANZA DEI GIOVANI


“Quello che leggiamo nel comportamento dei nostri clienti è una grande lungimiranza da parte dei giovani che hanno colto le opportunità del digitale per far fruttare piccoli capitali e arrivare agli stessi obiettivi di chi li ha preceduti affidandosi ad una gestione patrimoniale professionale che richiedeva grandi capitali e comportava grandi costi. Costruire un portafoglio ben bilanciato richiede una comprensione approfondita degli strumenti, degli obiettivi e della capacità di rischio. Le scelte, anche se tra due generazioni così lontane nel tempo e nella capacità di investimento, non sono molto differenti a conferma di una grande consapevolezza da parte dei giovani. La priorità per entrambi i cluster è la conservazione del capitale al fine di tutelarsi dall’inflazione. I più giovani hanno poi ovviamente una prospettiva fisiologica di più lungo periodo in cui far crescere il patrimonio. In pochi anni Scalable Capital ha superato il milione di clienti che appartengono a tutte le fasce di età, è però innegabile che per i più giovani, soluzioni come la nostra siano l’unica alternativa”, spiega Alessandro Saldutti, Country Manager di Scalable Capital Italia.

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