L'analisi

La stagione degli utili promette bene, Europa verso ripresa più diffusa degli Usa

La Financière de l’Échiquier sottolinea che negli Stati Uniti le revisioni al rialzo si concentrano su uno stretto gruppo mentre nel Vecchio Continente puntano a un recupero generale

di Stefano Caratelli 30 Maggio 2024 14:54

financialounge -  azioni Clément Inbona La Financière de l'Echiquier trimestrali USA
La stagione degli utili aziendali del primo trimestre sta per concludersi, consentendo di trarre alcuni insegnamenti macroeconomici. Gli utili per azione hanno superato dell’8% circa le aspettative degli analisti sulle due sponde dell'Atlantico. Non è una vera sorpresa, dato che le società cercano di orientare il consenso verso aspettative leggermente inferiori alla realtà per poi poter sorprendere in positivo e orientare le aspettative per i prossimi trimestri al rialzo. Lo dimostra l’andamento delle azioni il giorno dopo la pubblicazione, mediamente nullo per i titoli dell'Euro Stoxx e leggermente negativo per l'S&P 500, segno che gli investitori sono insensibili a questo “mercato dell’inganno”.

ECONOMIA USA PIÙ BRILLANTE DI QUELLA DELL’EUROZONA


Lo sottolinea La Financière de l’Échiquier nel “punto della settimana” a cura del Fund Manager Clément Inbona, secondo cui una costatazione chiara sta prendendo forma. La forza dell'economia Usa, la cui crescita è stimata oggi al 5,5% annuo, porta a un aumento degli utili dell’8%, mentre la situazione è più contrastata nell'Eurozona, dove la crescita nominale si è attestata ad appena il 3% e sta pesando sui risultati delle aziende dell'Euro Stoxx, che arretrano del 7,5% nell'ultimo anno. La composizione degli indici delle due zone spiega questa divergenza.

MA SENZA I MAGNIFICI 7 LA CRESCITA DEGLI UTLI SI AZZERA


Inbona infatti rileva che attraverso un effetto base negativo il calo dei prezzi delle materie prime ha avuto un effetto significativo sugli utili europei, mentre in Usa, con il loro peso sugli indici e soprattutto con le attività nel campo dell'Intelligenza Artificiale, i Magnifici Sette costituiscono una potente forza trainante. Ma se si escludono, la crescita degli utili nell’indice è pari a zero. Quella dei Magnifici Sette, invece, raggiunge un livello stratosferico superiore al 50%. Nvidia, star dell'IA, ha visto gli utili più che quintuplicare in un anno e ha contribuito, da sola, alla metà circa dell'aumento degli EPS dell'S&P 500.

IN EUROPA RIPRESA DEGLI UTILI AMPIAMENTE DIFFUSA


Questa stagione, secondo l’esperto di La Financière de l’Échiquier, è anche ricca di insegnamenti per i trimestri a venire. La tenuta dei dati macroeconomici in Usa e il rimbalzo della crescita europea, dopo cinque trimestri consecutivi asfittici, comportano una revisione al rialzo delle previsioni degli utili per il 2024 su entrambe le sponde dell'Atlantico. Ma Inbona osserva il profilarsi di due tendenze. In Europa, da aprile gli analisti hanno rivisto al rialzo le stime per il 2024 e il rapporto tra revisioni al rialzo e al ribasso è ora superiore a 1, segno che la ripresa è ampiamente diffusa.

UN PUNTO FORIERO DI CHIARIMENTI INTERESSANTI


Negli Usa invece, le revisioni al rialzo si concentrano sulla cerchia ristretta delle 7 maggiori capitalizzazioni di mercato, mentre se queste si escludono dall'S&P 500 gli utili delle altre 493 società sono stati rivisti al ribasso per il 2024. Un punto non fa tendenza, conclude l’analisi dell’esperto di La Financiere de l’Echiquier, “anche se è foriero di chiarimenti interessanti per il prossimo futuro”.

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