L'apertura dei mercati
Pirelli in forte calo in Borsa (-5%) dopo l'uscita dei cinesi di Silk Road dal capitale azionario
Il fondo cinese ha venduto la totalità delle azioni Pirelli in proprio possesso, pari al 9%. A Piazza Affari male Tim dopo l'approvazione dei conti trimestrali, in positivo Webuild dopo l'aggiudicazione di un contratto per la metro di Parigi
di Antonio Cardarelli 30 Maggio 2024 09:12
Partenza prudente per il Ftse Mib di Piazza Affari, che nei primi scambi viaggia intorno alla parità. Fa peggio Francoforte (-0,3%) mentre Parigi prova a restare in territorio positivo.
Il fondo cinese Silk Road ha annunciato l’uscita completa dall’azionariato di Pirelli (PIRC) e il titolo parte in calo del 5%. Come comunicato dall'azienda, il fondo (presente anche nel capitale di Autostrade per l’Italia) ha venduto le oltre 90 milioni di azioni in suo possesso, pari al 9% circa del capitale. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il collocamento è avvenuto a 5,76 euro per azione a fronte di una guidance iniziale di 5,69-6,19 euro. Il prezzo del collocamento rappresenta uno sconto del 6,95% rispetto all'ultima chiusura del titolo in Borsa e l'incasso lordo per Silk Road è pertanto di 520 milioni. Nel frattempo Camfin, la holding controllata da Marco Tronchetti Provera, sale dal 20% al 22,78% del capitale. Nell'azionariato di Pirelli Chemchina/Sinochem sono primi azionisti con il 37% del capitale, ma con l’uscita di Silk Road gli azionisti cinesi perdono il controllo assoluto in assemblea.
Sempre a Piazza Affari occhi puntati su Tim (TIT), partita in calo del 4%, che ieri ha presentato i conti trimestrali in attesa del via libera definitivo dell’Antitrust Ue alla cessione della rete al fondo americano Kkr. I ricavi totali del primo trimestre 2024 dell’intero gruppo ammontano a 3,9 miliardi di euro, in crescita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, anche se con un calo del mercato domestico. Il risultato netto è in negativo per 400 milioni di euro, meno rispetto ai 689 milioni del primo trimestre 2023, mentre l’indebitamento è cresciuto a 26,64 miliardi di euro. Il cda ha confermato la guidance per il 2024 già comunicata nel piano triennale.
Infine, sempre a Milano, da monitorare l’andamento di Webuild (in avvio +1,3%). L’azienda italiana che si è aggiudicata il 45% di un contratto da 1,38 miliardi di euro per la costruzione del Lotto 2 della Tratta ovest della linea 15 del Grand Paris Express, la nuova metropolitana della regione dell'Ile de France, che prevede la costruzione di 4 stazioni e sette chilometri di tunnel. Da registrare, inoltre, l’Ipo a Piazza Affari annunciata da Golden Goose, gruppo del lusso, lifestyle e sportswear, che debutterà su Euronext a giugno.
Ieri a Wall Street seduta in negativo in attesa dei dati sull’inflazione americana in arrivo domani. A innervosire la Borsa Usa sono stati i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni in rialzo. Dopo gli ultimi dati economici, è cresciuto il timore che la Federal Reserve possa ulteriormente ritardare il taglio dei tassi d'interesse. Sempre domani è in arrivo il dato sull’inflazione dell’Unione europea, con la Bce che sembra ormai avviata verso il taglio dei tassi di interesse nella riunione del 6 giugno. Sui mercati asiatici chiusura in calo per il Nikkei di Tokyo (-1,3%) mentre anche Hong Kong e Shanghai viaggiano in rosso a poco dalla chiusura.
Sul fronte dei cambi, prosegue la debolezza dell'euro che vale 1,079 dollari (da 1,081 di ieri) e passa di mano a 169,2 yen (da 170,3), mentre il biglietto verde scambia a 156,7 yen (157,5). In calo il prezzo del petrolio con il Wti di luglio che cede lo 0,21% a 79,06 dollari al barile e il Brent di pari scadenza a 83,38 dollari (-0,26%). Scende anche il gas ad Amsterdam dello 0,23% attestandosi a 33,80 euro al MWh.
SILK ROAD ESCE DA PIRELLI
Il fondo cinese Silk Road ha annunciato l’uscita completa dall’azionariato di Pirelli (PIRC) e il titolo parte in calo del 5%. Come comunicato dall'azienda, il fondo (presente anche nel capitale di Autostrade per l’Italia) ha venduto le oltre 90 milioni di azioni in suo possesso, pari al 9% circa del capitale. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il collocamento è avvenuto a 5,76 euro per azione a fronte di una guidance iniziale di 5,69-6,19 euro. Il prezzo del collocamento rappresenta uno sconto del 6,95% rispetto all'ultima chiusura del titolo in Borsa e l'incasso lordo per Silk Road è pertanto di 520 milioni. Nel frattempo Camfin, la holding controllata da Marco Tronchetti Provera, sale dal 20% al 22,78% del capitale. Nell'azionariato di Pirelli Chemchina/Sinochem sono primi azionisti con il 37% del capitale, ma con l’uscita di Silk Road gli azionisti cinesi perdono il controllo assoluto in assemblea.
I CONTI TRIMESTRALI DI TIM
Sempre a Piazza Affari occhi puntati su Tim (TIT), partita in calo del 4%, che ieri ha presentato i conti trimestrali in attesa del via libera definitivo dell’Antitrust Ue alla cessione della rete al fondo americano Kkr. I ricavi totali del primo trimestre 2024 dell’intero gruppo ammontano a 3,9 miliardi di euro, in crescita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, anche se con un calo del mercato domestico. Il risultato netto è in negativo per 400 milioni di euro, meno rispetto ai 689 milioni del primo trimestre 2023, mentre l’indebitamento è cresciuto a 26,64 miliardi di euro. Il cda ha confermato la guidance per il 2024 già comunicata nel piano triennale.
COMMESSA IN FRANCIA PER WEBUILD
Infine, sempre a Milano, da monitorare l’andamento di Webuild (in avvio +1,3%). L’azienda italiana che si è aggiudicata il 45% di un contratto da 1,38 miliardi di euro per la costruzione del Lotto 2 della Tratta ovest della linea 15 del Grand Paris Express, la nuova metropolitana della regione dell'Ile de France, che prevede la costruzione di 4 stazioni e sette chilometri di tunnel. Da registrare, inoltre, l’Ipo a Piazza Affari annunciata da Golden Goose, gruppo del lusso, lifestyle e sportswear, che debutterà su Euronext a giugno.
FRENATA FED SUL TAGLIO DEI TASSI?
Ieri a Wall Street seduta in negativo in attesa dei dati sull’inflazione americana in arrivo domani. A innervosire la Borsa Usa sono stati i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni in rialzo. Dopo gli ultimi dati economici, è cresciuto il timore che la Federal Reserve possa ulteriormente ritardare il taglio dei tassi d'interesse. Sempre domani è in arrivo il dato sull’inflazione dell’Unione europea, con la Bce che sembra ormai avviata verso il taglio dei tassi di interesse nella riunione del 6 giugno. Sui mercati asiatici chiusura in calo per il Nikkei di Tokyo (-1,3%) mentre anche Hong Kong e Shanghai viaggiano in rosso a poco dalla chiusura.
VALUTE E PETROLIO
Sul fronte dei cambi, prosegue la debolezza dell'euro che vale 1,079 dollari (da 1,081 di ieri) e passa di mano a 169,2 yen (da 170,3), mentre il biglietto verde scambia a 156,7 yen (157,5). In calo il prezzo del petrolio con il Wti di luglio che cede lo 0,21% a 79,06 dollari al barile e il Brent di pari scadenza a 83,38 dollari (-0,26%). Scende anche il gas ad Amsterdam dello 0,23% attestandosi a 33,80 euro al MWh.
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