Strategie di investimento

Newton IM: con una rinascita del value possibile cambio di leadership nei mercati azionari

Tre gestori del portafoglio Income di Newton Investment Management (gruppo  BNY Mellon) illustrano la loro opinione su reddito azionario, dividendi e value investing nel nuovo scenario di tassi più elevati

di Leo Campagna 31 Maggio 2024 10:49

financialounge -  BNY Mellon Investment Management Jon Bell mercati Newton Investment Management Zoe Kan
Dopo la grande crisi finanziaria si è osservato un lungo periodo, caratterizzato da un allentamento quantitativo e da tassi di interesse sempre più bassi, che favoriva le azioni growth e meno i dividendi. Adesso, con la fine dell’era del “denaro gratis”, tre gestori del portafoglio Income di Newton Investment Management (gruppo  BNY Mellon) spiegano perché ci potrebbe essere un cambio di leadership nei mercati azionari, illustrando la loro opinione su reddito azionario, dividendi e value investing.

‘BIG GOVERNMENT’ E ‘LOTTA PER IL POTERE’


“L’attuale scenario ostacola un taglio dei tassi aggressivo da parte delle banche centrali” fa sapere Jon Bell, Global income portfolio manager, Newton. “Da un lato premono due temi macro entrambi inflazionistici. Il primo che possiamo definire ‘big government’ ha visto gli interventi delle banche centrali, dal lockdown durante il Covid, e l’influenza sui prezzi di energia e beni alimentari. Dall’altro, che potremmo etichettare come ‘lotta per il potere, assistiamo alla battaglia tra democrazie liberali e autocrazie, alla guerra tecnologica e ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente”.

RENDIMENTI DA DIVIDENDI MENO VOLATILI DI QUELLI DA CAPITALE


Secondo Bell, la forza di questi temi supera le forze disinflazionistiche globali in gioco, come andamento demografico, debito elevato e rivoluzione tecnologica. In parallelo, alla luce di uno scenario di tassi di interesse più elevati, diventano più importanti i dividendi azionari. “Tendenzialmente i rendimenti da dividendi sono meno volatili di quelli da capitale e, cosa più importante, la loro rilevanza è risultata evidente quando le bolle delle azioni growth sono scoppiate, come nel 1930 dopo il crollo del mercato azionario del 1929 e negli anni Duemila. Ancora, negli anni Settanta del secolo scorso, ovvero l’ultima volta in cui l’inflazione ha rappresentato un fattore importante nelle economie” argomenta Bell mentre John Bailer, US equity income portfolio manager, Newton, illustra cosa può accadere ad alcune aziende in uno scenario più inflazionistico.

ATTENZIONE ALLA POTENZIALE COMPRESSIONE DEI MULTIPLI


“All’inizio dello scorso anno, lo scenario di tassi di interesse più elevati ha colpito alcune banche regionali statunitensi e lo stesso potrebbe accadere per altre società, soprattutto quelle che hanno tratto beneficio dal cosiddetto “denaro gratis”. La sopravvalutazione dell’indice S&P 500 non tocca le azioni più convenienti, che restano tali. Quando il gruppo più costoso si distacca da quello più conveniente, va privilegiata l’attenzione alla potenziale compressione dei multipli piuttosto che alla crescita degli utili: questo ci porta a preferire le aziende con un buon valore intrinseco, un’attività dinamica e fondamentali solidi” sottolinea Bailer.

IN ASIA FOCUS SULLE AZIENDE DI QUALITÀ CHE PAGANO DIVIDENDI


Restando in tema di dividendi, Zoe Kan, Income portfolio manager Asia, Newton, suggerisce, per coloro che puntano sull’Asia per il prossimo decennio e oltre, di non soffermarsi sulle strategie basate solo sulla crescita e di guardare a quelle che investono in aziende di qualità, che pagano dividendi, spesati dai flussi di cassa, che possono essere capitalizzati nel tempo.

VOLATILITÀ IN AUMENTO


“Con il nuovo regime dei tassi di interesse, è probabile che la volatilità aumenti. Il cambiamento delle dinamiche di crescita e dell’economia in Cina, in particolare, potrebbe impattare sugli investitori che puntano esclusivamente sulle strategie di crescita nella regione asiatica. Si pensi alle piattaforme di e-commerce cinesi, che hanno una quota consistente del benchmark, chiamate ad affrontare sia l’incertezza macroeconomica cinese che il rischio normativo” specifica Kan.

OPPORTUNITA’ A TAIWAN  E SINGAPORE


D’altra parte l’Asia è centrale nella filiera dei prodotti tecnologici a livello mondiale, in particolare per quanto riguarda molti degli elementi fondamentali per l’intelligenza artificiale (IA). “Quest’ultimo mega trend spalanca molteplici opportunità agli investitori income, a cominciare dalle società tecnologiche di Taiwan. Ma occasioni d’investimento attraenti sono presenti anche in diverse aziende con una buona governance, bilanci solidi e rapporti di distribuzione elevati a Singapore, posta peraltro vicina alle regioni interessate dal passaggio di gran parte della ricchezza e del commercio asiatico” conclude Kan.

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