Investimenti green

Per abrdn le azioni small cap sono un terreno fertile per gli investimenti sostenibili

Le imprese di piccole e medie dimensioni possono fungere da facilitatori chiave per le grandi aziende impegnate a perseguire gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’Onu

di Leo Campagna 31 Maggio 2024 14:37

financialounge -  abrdn ESG investimenti green small cap Tzoulianna Leventi
Gli investitori tendono a trascurare le azioni delle aziende di piccole e medie dimensioni perché non sono presenti negli indici azionari standard più diffusi. Inoltre, i dati di terze parti relativi ai temi della sostenibilità sono relativamente scarsi, e questo spinge i fondi d’investimento conformi all'Art. 9, cioè quelli che hanno un obiettivo di investimento sostenibile con un forte focus ESG, a ignorarle.

UN TERRENO FERTILE IN OTTICA DI INVESTIMENTI SOSTENIBILI


“Nella nostra analisi abbiamo individuato validi motivi per cui le aziende di minori dimensioni rappresentano un terreno fertile in un’ottica di investimenti sostenibili” fa sapere Tzoulianna Leventi, fund manager azioni small e mid cap, abrdn. Secondo la quale, le pmi offrono diversi livelli di allineamento rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’ONU e sono di grado di svolgere ruoli critici nel più ampio sistema della sostenibilità, oltre al fatto che, spesso, sono nelle condizioni di apportare benefici alle comunità locali in modo diretto.

PIÙ VICINE ALLE COMUNITÀ LOCALI


“Nei paesi più poveri, in particolare, costituiscono una delle principali fonti di posti di lavoro, reddito e accesso a beni e servizi essenziali, contribuendo a ridurre la povertà, la disuguaglianza e l'esclusione. Il fatto che operino a livello locale, consente loro un maggiore incentivo a promuovere buone relazioni con i clienti e dipendenti, che provengono dalla comunità locale” spiega Leventi.

UN CONTRIBUTO SOSTANZIALE ALL’AGENDA DEGLI SDG


In termini di sostenibilità, le aziende di minori dimensioni eccellono nell'innovazione e questo può agevolare la risoluzione di problematiche che altrimenti potrebbero essere ignorati. “Le small e mid cap possono fornire un contribuire sostanziale all'agenda degli SDG, facendo leva sulla crescente domanda di prodotti e servizi sostenibili e sulla disponibilità di finanziamenti e altri incentivi per le imprese green e responsabili” riferisce la manager di abrdn.

COMPLEMENTARI ALLE LARGE CAP ANCHE NEGLI SDG


D’altra parte il loro ruolo fondamentale nelle catene del valore manifatturiero contribuisce al successo delle aziende più grandi di cui sono spesso complementari. Un aspetto cruciale anche per soddisfare le ambizioni delle grandi imprese relative agli SDG grazie alla funzione di facilitatori chiave delle pmi. “Il fatto che le small e mid cap costituiscano circa l'85% dell'universo azionario globale investibile in termini di numero di società, le proietta di fatto come indispensabili in qualsiasi soluzione di investimento con un approccio sostenibile” sottolinea Leventi.

UTILI ALLA DIVERSIFICAZIONE DEI FONDI AZIONARI CONFORMI ALL’ART. 9


Si tratta di un profilo rilevante per la diversificazione dei portafogli degli investitori con mandati allineati agli SDG. Infatti, la maggior parte dei fondi azionari conformi all'Art. 9 tendono a investire in una rosa ristretta di large cap, aumentando il rischio di concentrazione. Senza trascurare infine, la loro innovazione e flessibilità in termini di prodotti e servizi di nicchia in grado di soddisfare una specifica esigenza sociale o ambientale. “Le small e mid cap spesso possono reagire rapidamente alle mutevoli domande del mercato e alle preferenze dei clienti, soprattutto nel contesto della sostenibilità i cui requisiti normativi richiedono una notevole agilità aziendale” specifica la manager di abrdn.

FATTORI DI QUALITÀ E GESTIONE ATTIVA


Guardando in avanti, è probabile che la maggior parte delle banche centrali sia prossima a tagliare i tassi di interesse, e, di solito, le azioni small e mid cap tendono a recuperare più velocemente nel corso delle recessioni e a sovraperformare su periodi più lunghi. “Riteniamo che gli investitori che nel lungo termine possono tollerare una certa dose di volatilità (e i periodi di sottoperformance ciclica) verranno premiati. Inoltre, mentre è possibile ridurre i rischi di questa asset class grazie all'orientamento verso fattori di qualità, i gestori attivi specializzati possono capitalizzare le opportunità, soprattutto alla luce del fatto che nel settore finanziario in generale, le risorse per l'analisi delle aziende più piccole è limitata” conclude Leventi.

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