Cosa aspettarsi
Raiffeisen CM: valutazioni interessanti a lungo termine per i mercati emergenti
Raiffeisen Capital Management analizza le interrelazioni con la politica monetaria e fiscale USA, la Cina debole frena, ma le valutazioni azionarie generali a sconto sono attraenti. Bene anche i bond
di Stefano Caratelli 31 Maggio 2024 17:00
Storicamente aprile è un mese molto positivo al contrario di quest’anno, che è stato invece difficile sia per i mercati azionari che obbligazionari. La rinnovata e robusta crescita in USA e le sorprese negative sull'inflazione hanno alimentato timori di un rinvio dei tagli dei tassi della Fed a cui si è aggiunta l'escalation delle tensioni in Medio Oriente. In questo contesto di incertezza tra fine marzo e metà maggio, i mercati azionari sviluppati hanno registrato solo un minimo calo, mentre i Mercati Emergenti sono saliti significativamente, con l’azionario cinese di Hong Kong e i gli azionari emergenti europei.
Nel consueto panorama dei Mercati Emergenti, il Team CEE & Global Emeging Markets di Raiffeisen Capital Management rileva che i mercati emergenti europei hanno registrato guadagni superiori alla media, mentre l'America Latina è stata ancora una volta la più debole. Il miglioramento degli indicatori economici in Europa ha indubbiamente aiutato. Intanto l'India, da sempre preferita da molti investitori stranieri e uno dei migliori mercati nel 2023, è sostanzialmente ferma. Le azioni cinesi negoziate a Hong Kong hanno registrato un'ottima performance, ma probabilmente non sono state spinte solo da acquisti esteri, con anche molti investitori cinesi che hanno contribuito.
La politica monetaria USA e le economie sia di Cina che USA, insieme ai conflitti e ai rischi geopolitici, restano i temi dominanti sui mercati. Ma anche i risultati aziendali e le prospettive di business guidano i prezzi azionari, anche se è meno probabile che facciano notizia, e l'andamento degli utili continua a fornire una spinta soprattutto negli USA, ma anche in alcuni mercati europei. Per quanto riguarda il percorso della Fed, i mercati stanno rimbalzando da un dato all'altro, con diversi scenari possibili.
Secondo il Team di Raiffeisen sono ancora ipotizzabili sia un "soft landing" che un "no landing", ed è importante capire che i due scenari non rappresentano una situazione definitiva, ma potrebbero ancora essere seguiti da uno slittamento verso la recessione o da una nuova ripresa con rischi di inflazione. La Fed sta cercando di usare gli strumenti di politica monetaria per attutire le conseguenze della politica estremamente favorevole alla spesa pubblica del governo americano. Non è certo se le preoccupazioni scompariranno completamente dopo le elezioni di novembre, per cui le incertezze potrebbero continuare a occupare i mercati anche il prossimo anno.
Ci sono comunque elementi a favore di un calo almeno moderato dei rendimenti USA, che tenderebbe a essere positivo anche per obbligazioni e azioni dei Mercati Emergenti. Intanto la ripresa in Cina continua a essere piuttosto lenta, e non favorisce il settore manifatturiero globale, attualmente sostenuto principalmente dall'economia USA. Le nuove tariffe punitive e le restrizioni alle importazioni imposte alla Cina da Washington sono di scarso aiuto. Ma le valutazioni azionarie dei Mercati Emergenti restano interessanti a lungo termine
Le prospettive di scarsa crescita globale sono compensate da valutazioni a lungo termine ancora molto favorevoli di molti azionari emergenti, ancora scambiati a sconto significativo rispetto ai mercati sviluppati. Nel lungo periodo, lo sconto dovrebbe almeno ridursi un po', secondo il Team di Raiffeisen, soprattutto perché la crescita continuerà a essere superiore ai paesi industrializzati.
Anche le prospettive a medio e lungo termine per le obbligazioni emergenti rimangono positive, e i rendimenti storicamente interessanti per le emissioni in valuta locale e i buoni rendimenti assoluti per quelle in dollari costituiscono una buona base per un potenziale di guadagno ancora piuttosto solido. Per quest'anno Raiffeisen vede un potenziale particolarmente buono nelle obbligazioni emergenti in dollari, ma questo non vale per tutti i Paesi e tutti gli emittenti, per cui una buona selezione era e rimane indispensabile.
IN EVIDENZA GLI EMERGENTI EUROPEI, SUDAMERICA DEBOLE
Nel consueto panorama dei Mercati Emergenti, il Team CEE & Global Emeging Markets di Raiffeisen Capital Management rileva che i mercati emergenti europei hanno registrato guadagni superiori alla media, mentre l'America Latina è stata ancora una volta la più debole. Il miglioramento degli indicatori economici in Europa ha indubbiamente aiutato. Intanto l'India, da sempre preferita da molti investitori stranieri e uno dei migliori mercati nel 2023, è sostanzialmente ferma. Le azioni cinesi negoziate a Hong Kong hanno registrato un'ottima performance, ma probabilmente non sono state spinte solo da acquisti esteri, con anche molti investitori cinesi che hanno contribuito.
LA STAGIONE DEGLI UTILI CONTINUA A SPINGERE LE AZIONI USA
La politica monetaria USA e le economie sia di Cina che USA, insieme ai conflitti e ai rischi geopolitici, restano i temi dominanti sui mercati. Ma anche i risultati aziendali e le prospettive di business guidano i prezzi azionari, anche se è meno probabile che facciano notizia, e l'andamento degli utili continua a fornire una spinta soprattutto negli USA, ma anche in alcuni mercati europei. Per quanto riguarda il percorso della Fed, i mercati stanno rimbalzando da un dato all'altro, con diversi scenari possibili.
LA FED E LA POLITICA USA DELLA SPESA PUBBLICA
Secondo il Team di Raiffeisen sono ancora ipotizzabili sia un "soft landing" che un "no landing", ed è importante capire che i due scenari non rappresentano una situazione definitiva, ma potrebbero ancora essere seguiti da uno slittamento verso la recessione o da una nuova ripresa con rischi di inflazione. La Fed sta cercando di usare gli strumenti di politica monetaria per attutire le conseguenze della politica estremamente favorevole alla spesa pubblica del governo americano. Non è certo se le preoccupazioni scompariranno completamente dopo le elezioni di novembre, per cui le incertezze potrebbero continuare a occupare i mercati anche il prossimo anno.
LA CINA DEBOLE NON AIUTA IL MANIFATTURIERO GLOBALE
Ci sono comunque elementi a favore di un calo almeno moderato dei rendimenti USA, che tenderebbe a essere positivo anche per obbligazioni e azioni dei Mercati Emergenti. Intanto la ripresa in Cina continua a essere piuttosto lenta, e non favorisce il settore manifatturiero globale, attualmente sostenuto principalmente dall'economia USA. Le nuove tariffe punitive e le restrizioni alle importazioni imposte alla Cina da Washington sono di scarso aiuto. Ma le valutazioni azionarie dei Mercati Emergenti restano interessanti a lungo termine
MA LE VALUTAZIONI A SCONTO DELLE AZIONI EMERGENTI SONO ATTRAENTI
Le prospettive di scarsa crescita globale sono compensate da valutazioni a lungo termine ancora molto favorevoli di molti azionari emergenti, ancora scambiati a sconto significativo rispetto ai mercati sviluppati. Nel lungo periodo, lo sconto dovrebbe almeno ridursi un po', secondo il Team di Raiffeisen, soprattutto perché la crescita continuerà a essere superiore ai paesi industrializzati.
PROSPETTIVE POSITIVE ANCHE PER LE OBBLIGAZIONI
Anche le prospettive a medio e lungo termine per le obbligazioni emergenti rimangono positive, e i rendimenti storicamente interessanti per le emissioni in valuta locale e i buoni rendimenti assoluti per quelle in dollari costituiscono una buona base per un potenziale di guadagno ancora piuttosto solido. Per quest'anno Raiffeisen vede un potenziale particolarmente buono nelle obbligazioni emergenti in dollari, ma questo non vale per tutti i Paesi e tutti gli emittenti, per cui una buona selezione era e rimane indispensabile.